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inaugura a Ischia la mostra fotografica dedicata a Salvatore Liguori con 13 scatti dal set di Mimì

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Nel cuore dell’isola d’Ischia, a Casamicciola Terme, prende il via una mostra fotografica che racconta il cinema e il teatro attraverso l’obiettivo carico di sensibilità di Salvatore Liguori. Domenica 3 agosto alle 20:30, sulla Terrazza 91, apre l’esposizione “Un set in 13 scatti”, parte dell’ottava edizione dell’Ischia Film&Art Festival Luchino Visconti. L’iniziativa offre un’occasione per immergersi in immagini capaci di fissare l’essenza di un set cinematografico e celebrare la memoria di un giovane artista scomparso.

la mostra: uno sguardo profondo sul dietro le quinte di Mimì, il principe delle tenebre

La rassegna espone tredici fotografie scattate da Salvatore Liguori nel backstage del film “Mimì, il Principe delle Tenebre” diretto da Brando De Sica. Gli scatti mostrano frammenti di vita e lavoro sul set, rivelando dettagli fino a quel momento nascosti agli spettatori. Ogni fotografia cattura la tensione, la delicatezza e la dimensione emotiva del lavoro artistico dietro la macchina da presa. Insieme, formano una narrazione silenziosa, che raggiunge il pubblico usando il linguaggio delle emozioni visive piuttosto che delle parole.

L’intensità del racconto visivo di liguori

Il lavoro di Liguori si distingue per l’intensità con cui riesce a raccontare i momenti meno noti del cinema, quei passaggi in cui l’arte prende forma dietro le quinte. Il giovane fotografo napoletano, scomparso prematuramente, metteva in scena l’anima del set con una naturalezza che va oltre la semplice documentazione. Attraverso il suo obiettivo si coglie la magia dell’attesa, lo scambio di sguardi, la faticosa creazione dell’opera artistica. Le immagini sfiorano l’umanità e rivelano un’attenta osservazione dei gesti e delle emozioni.

Salvatore Liguori, un talento riconosciuto tra cinema e teatro

Salvatore Liguori si era affermato come fotografo di scena, con un percorso legato al mondo del teatro e del cinema. Oltre alla collaborazione con il film di De Sica, aveva lavorato a produzioni come “Uomini da marciapiede” di Francesco Albanese. Era anche direttore dell’Accademia di Formazione del Teatro Totò, ruolo che univa la pratica artistica alla formazione di nuove generazioni. Questo contributo formativo aggiungeva una dimensione ulteriore al suo lavoro visivo.

Esperienze e collaborazioni internazionali

Oltre alla fotografia di scena, Liguori si era distinto nella street photography, campo in cui sperimentava l’osservazione della vita quotidiana con uno sguardo attento e sensibile. Aveva partecipato a progetti internazionali, tra cui “Out My Window” della fotografa americana Gail Albert Halaban. Queste esperienze internazionali hanno ampliato il suo approccio visivo, rendendolo capace di cogliere la verità nascosta degli ambienti e degli istanti più comuni, trasformandoli in immagini evocative.

Il critico teatrale Giuseppe Giorgio ha scritto un ritratto del fotografo che sintetizza bene il senso del suo lavoro: le fotografie non sono solo narrazioni, ma carezze visive, silenzi che parlano più delle parole. La capacità di Liguori di fermare attimi di verità emotiva produce un dialogo aperto con chi osserva, mantenendo viva la sua presenza artistica nonostante la sua scomparsa.

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il premio Salvatore Liguori e la mostra itinerante

L’esposizione, prevista come evento speciale dell’Ischia Film&Art Festival Luchino Visconti, inizierà un percorso itinerante che la porterà in altri contesti culturali e festival del territorio e oltre. Questa mobilità servirà a diffondere l’eredità artistica di Salvatore Liguori e a mantenere vivo l’interesse per il suo lavoro visivo.

La mostra è legata anche all’istituzione del “Premio Salvatore Liguori” dedicato alla fotografia di scena. Il riconoscimento, voluto dagli organizzatori del festival, vuole valorizzare la sensibilità e la qualità visiva nel mondo del cinema e del teatro. Il premio diventerà un appuntamento fisso nelle prossime edizioni dell’Ischia Film&Art Festival. In questo modo, la memoria di un talento capace di coniugare tecnica e sentimento resterà protagonista nel panorama culturale.

La fotografia di scena come forma d’arte

L’iniziativa rappresenta un modo per sottolineare l’importanza della fotografia di scena come forma d’arte che racconta il lavoro dietro la scena e l’umano che vi si nasconde. Lo sguardo di Liguori sopravvive attraverso le sue immagini, pronte a parlare ad altri occhi e a nuove generazioni. Così, a Ischia, il cinema e il teatro si fondono nelle fotografie di un artista che ha saputo cogliere la vita mentre si faceva arte.

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