Un nuovo focolaio di incendio è divampato nella zona di Pescina, in provincia di L’Aquila, interessando ancora la Marsica. Le alte temperature degli ultimi giorni, accompagnate da forti venti, hanno causato la riaccensione delle fiamme che si stavano spegnendo da poco. Questa ripresa del rogo aumenta l’allarme per le aree vicine, in particolare per l’impianto eolico situato sul crinale della montagna di Collarmele, che rischia di subire danni significativi.
Il caldo intenso che ha caratterizzato questa prima parte d’estate ha reso il terreno estremamente secco e infiammabile. A questo si è aggiunto un vento sostenuto, capace di spostare rapidamente il fuoco e di alimentare nuovi fronti. Questi elementi hanno contribuito a far ripartire l’incendio a Pescina, che solo recentemente sembrava sotto controllo. Le temperature elevate hanno fatto evaporare l’umidità residua nel sottobosco, mentre le raffiche hanno modificato la direzione e la velocità delle fiamme, complicando il lavoro delle squadre impegnate nello spegnimento.
Il territorio di Collarmele si trova esposto a questa combinazione pericolosa di vento e calura. Inoltre, la conformazione montuosa, con zone di difficile accesso, ha limitato le operazioni di contenimento. Per queste ragioni, le autorità hanno emesso un allarme per l’eventuale evacuazione preventiva di alcune aree, anche se al momento non risulta necessario.
Le operazioni per domare l’incendio sono partite questa mattina con l’arrivo di diverse squadre di emergenza. Vigili del Fuoco specializzati, volontari dell’Aib e personale della Protezione Civile lavorano insieme per arginare le fiamme. L’obiettivo primario è evitare che le fiamme raggiungano l’impianto eolico, risorsa fondamentale per la produzione di energia rinnovabile nella zona.
Per la difficile orografia e l’espansione rapida del rogo è stato impiegato un elicottero Erickson direttamente dalla Sala operativa regionale. Questo mezzo ha una capacità di carico idrico superiore ai normali elicotteri antincendio, permettendo lanci mirati anche in punti remoti e difficili da raggiungere via terra. Le squadre a terra stanno intanto tracciando linee tagliafuoco, usando mezzi meccanici e manuali per rimuovere la vegetazione infiammabile intorno alla zona più a rischio.
La sinergia tra personale specializzato, volontari e mezzi aerei rappresenta l’unica soluzione per evitare che il fronte di fiamma si allarghi ulteriormente e metta in pericolo l’intera valle.
L’incendio ha una ricaduta ben oltre il semplice paesaggio colpito dalle fiamme. L’impianto eolico di Collarmele rappresenta un’infrastruttura sensibile non solo per l’energia ma anche per la salvaguardia del territorio. Le pale eoliche sono fondamentali per la produzione di energia pulita e la loro distruzione comporterebbe gravi ripercussioni sul sistema energetico locale.
A livello ambientale, la zona attorno alle pale ospita inoltre boschi e fauna locali che possono subire danni irreversibili se il fuoco dovesse estendersi. Inoltre, il ripetersi di incendi in quest’area contribuisce a una perdita lenta ma continua di biodiversità e aumenta il rischio di erosione dei terreni.
Le squadre impegnate stanno quindi lavorando con grande attenzione per circoscrivere il fuoco, constatando ogni giorno l’evolversi delle condizioni atmosferiche e variando le strategie di intervento per mitigare i danni.
L’emergenza a Pescina resta alta nelle prossime ore, con la speranza che gli interventi in corso possano fermare una delle minacce più serie per il territorio della Marsica in questa estate.
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