Nel Pronto Soccorso dell’ospedale Goretti di Latina si moltiplicano gli episodi di violenza contro il personale della sicurezza. La situazione da tempo desta preoccupazione tra i sindacati che chiedono misure urgenti per tutelare gli operatori, spesso esposti a pericoli senza un’adeguata protezione. Le aggressioni, quasi quotidiane, mettono a rischio sia chi lavora che chi accede al servizio sanitario.
Il personale della sicurezza, in particolare le guardie giurate impiegate nel pronto soccorso dell’ospedale Goretti, è ascoltato regolarmente da atti di violenza. L’ultima aggressione ha visto una guardia particolare giurata colpita durante il servizio. Secondo la Uiltucs Latina, questa forma di violenza non accenna a diminuire anzi, è destinata ad aumentare se non verranno prese decisioni immediate e incisive. In queste strutture, infatti, gli operatori lavorano dietro a un semplice banco simile a quello di una scuola, senza protezioni fisiche. Anche se davanti al loro ruolo è presente una postazione chiusa di Polizia di Stato, ciò non impedisce che avventori possano aggredirli in corridoio.
Le aggressioni coinvolgono non solo le guardie giurate ma anche altri operatori che si trovano esposti in una situazione di rischio crescente. Il problema è stato segnalato più volte, sia ai vertici della Direzione Sanitaria dell’AUSL di Latina sia all’azienda METROPOL, responsabile del servizio di sicurezza. L’aumento degli episodi violenti riflette un disagio che non è più possibile ignorare, considerando che il personale si trova spesso senza alcun riparo fisico o strumento che possa garantire una minima sicurezza.
La Uiltucs Latina, attraverso il suo delegato sindacale, ha più volte denunciato questa emergenza che, secondo il sindacato, è divenuta seria. Incontri e richieste sono state rivolte sia alla Direzione sanitaria che all’azienda di sicurezza METROPOL, ma senza risposte concrete. Il sindacato ha deciso dunque di avviare uno stato di agitazione per alcune anomalie nel servizio, a cui si aggiunge proprio la questione della sicurezza degli operatori.
Le guardie giurate, a differenza di altri lavoratori, portano un’arma ma ciò non riduce il rischio al quale sono esposte. L’assenza di una postazione protetta espone questi professionisti a situazioni estremamente pericolose, come l’episodio recente in cui un aggressore ha lanciato una pietra contro un operatore. Quella situazione poteva degenerare in conseguenze ben più gravi, ma la prontezza della guardia ha permesso di chiamare le forze dell’ordine evitando danni maggiori.
La Uiltucs avverte che se non si otterranno risposte certe sulla sicurezza degli operatori si arriverà a uno sciopero. La tutela di chi lavora in queste condizioni rappresenta un’urgenza, perché ogni rinvio rischia di esporre ancora di più i lavoratori a episodi di violenza che ormai sono ricorrenti nel pronto soccorso Goretti.
Le violenze non riguardano soltanto il pronto soccorso di Latina, ma si registrano anche in altri presidi ospedalieri della provincia pontina. Il fenomeno ha assunto dimensioni tali che denunciare e chiedere provvedimenti si è trasformato in una necessità per prevenire danni ulteriori.
In questo contesto, la guardia particolare giurata svolge un ruolo fondamentale per la sicurezza, ma deve poter lavorare in condizioni che lo proteggano davvero. La presenza di un gabbiotto di polizia chiuso, pur importante, non basta a garantire protezione all’operatore durante lo svolgimento delle sue attività quotidiane. Il confronto tra le aziende coinvolte e le istituzioni sanitarie dovrà chiarire come attrezzare gli spazi e migliorare le condizioni di lavoro, per arginare l’ondata di aggressioni.
Al momento gli operatori rischiano di rimanere esposti in corridoi e aree di accesso spesso impreparate e lasciate a se stesse. Di fronte a questa situazione il sindacato si prepara a bloccare il servizio per chiedere risposte veloci e concrete, poche settimane dopo che è stato aperto lo stato di agitazione per segnalare altre anomalie e mancanze nel servizio.
L’allarme lanciato da Uiltucs è una chiamata d’attenzione per tutti coloro che hanno responsabilità dirette nella gestione della sicurezza negli ospedali pontini. Si attendono interventi rapidi perché la salute e l’incolumità degli operatori non possono più essere messe in secondo piano.
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