Il comune di fro sinone ha adottato una nuova ordinanza rivolta agli esercizi pubblici della città, con l’obiettivo di tutelare il riposo e la tranquillità dei residenti durante l’estate. Le regole, valide dal 26 luglio al 26 agosto 2025, impongono limiti precisi sugli orari di vendita di bevande alcoliche e sulle emissioni sonore musicali nei locali aperti al pubblico. Il sindaco riccardo mastrangeli ha sottolineato l’importanza di questo intervento nel bilanciare le esigenze di residenti e attività commerciali.
Il sindaco mastrangeli ha spiegato che l’amministrazione mira a costruire una città più vivibile, capace di garantire la sicurezza e il benessere di tutti. La sua dichiarazione evidenzia un impegno a promuovere una convivenza pacifica tra i cittadini, favorendo l’uso armonico degli spazi pubblici. Secondo il primo cittadino, ogni provvedimento deve tenere conto sia della qualità della vita degli abitanti, sia delle esigenze legate all’offerta economica e sociale della città.
Questa nuova ordinanza rappresenta dunque una risposta concreta alle richieste dei residenti che lamentano disturbi legati ai rumori notturni e alla diffusione di musica ad alto volume, spingendo verso un controllo più serrato dei comportamenti degli esercizi pubblici in chiave di rispetto della quiete. L’amministrazione tenta di evitare conflitti tra chi vive in zona e chi gestisce attività di somministrazione e vendita, lavorando per armonizzare queste spinte contrastanti.
Un aspetto importante è l’intenzione dichiarata di non penalizzare eccessivamente il tessuto economico locale. mastrangeli ha voluto mettere in luce come l’ordinanza tenga conto delle dinamiche lavorative di bar, ristoranti e negozi, consentendo un giusto equilibrio tra il diritto al riposo e la possibilità di svolgere il proprio lavoro.
L’ordinanza obbliga gli esercizi di somministrazione e vendita al dettaglio di alimenti e bevande, oltre che alle attività artigianali legate al settore alimentare e delle bevande, a rispettare limiti ben precisi per oltre un mese estivo.
Da domenica a giovedì, la vendita e la somministrazione di bevande alcoliche e superalcoliche – anche per asporto – devono terminare entro le ore 00.30. Le emissioni sonore musicali invece devono cessare entro l’1.00. Questi orari cercano di favorire un periodo di pace notturna ragionevole ma non estremamente precoce.
Nei fine settimana, quindi venerdì e sabato, le restrizioni si spingono leggermente oltre: la vendita e la somministrazione di alcolici è vietata dopo l’1.00 di notte, mentre la musica deve interrompersi entro l’1.30. Questi margini temporali più lunghi tengono conto della maggiore frequentazione dei locali nei giorni di festa.
L’ordinanza specifica inoltre che tali limitazioni non modificano gli orari di chiusura degli esercizi. I locali possono rimanere aperti oltre questi orari ma senza vendere alcolici o diffondere musica oltre i termini stabiliti.
La misura si rivolge a due categorie che spesso vivono in contrapposizione: i residenti che cercano riposo e tranquillità e i titolari di attività che devono garantire un servizio attrattivo e remunerativo. Il sindaco ha rimarcato l’intenzione di sostenere entrambi.
Gli esercenti, seppure sottoposti a restrizioni, non vedono modificati gli orari di chiusura, cioè possono continuare a lavorare e accogliere clienti purché rispettino le regole sull’alcol e sulla musica. Questo permette di tutelare la sopravvivenza delle attività senza ignorare il disagio arrecato a chi vive nei pressi.
Dal lato dei residenti, i mesi estivi rappresentano un momento delicato, in cui la città si anima e i rumori possono aumentare causando difficoltà nel riposo. Le restrizioni puntano a limitare queste situazioni, assicurando che durante le ore centrali della notte si possa recuperare il silenzio necessario.
La convivenza tra queste due esigenze è al centro della scelta comunale. mastrangeli ha voluto rimarcare che le decisioni sono frutto di un dialogo e di uno sforzo per offrire soluzioni compatibili con il benessere complessivo della città. L’ordinanza si configura quindi come un tentativo di governare momenti che nel passato avevano generato tensioni e lamentele diffuse.
Il bilanciamento dei diritti tra operatori e cittadini si traduce in questo caso in limiti temporanei mirati e percorribili. L’obiettivo finale è dare spazio a una convivenza civile, in cui ogni parte si sente tutelata. Le prossime settimane di applicazione del provvedimento saranno determinanti per misurare gli effetti e calibrare eventuali aggiustamenti futuri.
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