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Inclusione lavorativa e turismo a pompei: la rete tra associazioni promuove nuove opportunità per i diversamente abili

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L’incontro a Pompei ha riunito enti e associazioni impegnati a favorire l’inclusione lavorativa attraverso la cultura e il turismo. La ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha illustrato il progetto che collega accessibilità e valorizzazione dei siti culturali, con un’attenzione particolare alle persone con disabilità. In un contesto unico come quello dell’area archeologica di Pompei, si sono confrontate esperienze e prospettive per sviluppare una rete più ampia a livello nazionale, che renda i musei e i luoghi storici più inclusivi e aperti a tutti.

L’iniziativa a pompei e il ruolo delle associazioni nel progetto di inclusione

L’appuntamento a Pompei ha rappresentato il primo passo di un percorso che mira a collegare diverse realtà del terzo settore e associazioni attive nel campo dell’inclusione lavorativa, con un’attenzione particolare al turismo culturale. La ministra Locatelli ha sottolineato come questa rete possa ampliarsi, coinvolgendo altri enti che condividono l’obiettivo di favorire l’accessibilità nei musei, nei siti archeologici, nei luoghi d’arte e religiosi in Italia.

Un esempio concreto è quello dell’Associazione Il Tulipano, che ha portato avanti un progetto di agricoltura sociale proprio nell’area archeologica di Pompei. L’iniziativa prevede anche la formazione di giovani con disabilità nel settore del restauro e nella cura dei beni culturali. Queste attività offrono ai partecipanti non solo competenze tecniche ma anche la possibilità di inserirsi nel mondo del lavoro attraverso percorsi che valorizzano le loro abilità.

Il direttore del sito archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel, è stato riconosciuto dalla ministra per aver accolto e sostenuto sin da subito questa realtà. L’esperienza è cresciuta nel tempo e ha coinvolto sempre più ragazzi, dimostrando i benefici di un’inclusione effettiva sul piano personale e sociale.

Finanziamenti ministeriali e potenziamento degli spazi per persone con disabilità

Alessandra Locatelli ha ricordato l’importanza del mondo del terzo settore, che conserva competenze e risorse da valorizzare. Per questo motivo, il ministero sta per mettere a disposizione un bando da 370 milioni di euro, destinati a finanziare attività ricreative, lavorative e servizi abitativi per persone con disabilità. Questi fondi rappresentano un’occasione concreta per rafforzare iniziative sul territorio, estendendo i progetti già avviati e creando nuove opportunità.

In Campania, in particolare, la ministra ha auspicato un impegno maggiore da parte delle istituzioni locali per sostenere questi percorsi. Il potenziale delle persone coinvolte nel progetto è apparso evidente nel corso dell’incontro, con ragazzi pronti a svolgere ruoli come guide turistiche e operatori culturali. Al di là dell’aspetto sociale, investire in queste capacità offre una ricaduta economica significativa per il territorio, che può beneficiare di servizi e attività più accessibili.

Questa attenzione concreta alla formazione e all’inserimento professionale si traduce in una strategia che punta a valorizzare i talenti di ciascuno, senza barriere o preclusioni.

I protagonisti dell’incontro e le collaborazioni attive sul territorio

All’evento di Pompei hanno partecipato diverse realtà che collaborano abitualmente per sviluppare progetti di inclusione legati al turismo e alla cultura. Oltre a Il Tulipano, erano presenti la Fondazione Danelli, la cooperativa sociale ParteNeapolis, Capri senza Barriere, la cooperativa La Sciuscella, Ancos Roma e La Nostra Famiglia di Bosisio Parini.

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Queste organizzazioni coprono una vasta gamma di attività, dalle iniziative culturali alla promozione del turismo accessibile, fino alla formazione e all’assistenza diretta alle persone con disabilità. Il confronto tra questi soggetti contribuisce a creare sinergie e a scambiare esperienze, indispensabili per potenziare il lavoro sul campo.

La presenza di Filomena Zamboli, preside del liceo Pascal, ha aggiunto un importante spessore educativo al confronto. Il liceo porta avanti percorsi inclusivi che prevedono l’acquisizione di competenze sociali e professionalizzanti, supportando i giovani in un cammino che li prepara a entrare nel mondo adulto con autonomia e cittadinanza attiva.

Inclusione e rete: una prospettiva di futuro per i giovani con disabilità

L’incontro ha evidenziato come l’inclusione passi attraverso la creazione di reti solide e condivise. Il legame tra il Parco archeologico di Pompei, l’associazione Il Tulipano e il comune locale rappresenta un esempio concreto di collaborazione, capace di attivare percorsi di lavoro e di crescita per i ragazzi coinvolti.

Giovanni Minucci, figura chiave del Tulipano, ha contribuito a consolidare questo cammino, portando avanti la convinzione che “nessuno debba sentirsi escluso dalla società oppure dalle opportunità offerte da un territorio ricco di storia e cultura.”

Queste esperienze dimostrano il valore di un approccio che non si limita al sostegno, ma punta all’autonomia e all’inserimento pieno, attraverso progetti concreti e spazi accessibili. Pompei diventa così non solo un luogo di memoria, ma anche un laboratorio di inclusione, dove la cultura si fa ponte tra diversità e partecipazione attiva.

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