Un inseguimento ad alta velocità ha segnato la notte tra ferentino e sora, con l’arresto di un giovane frosinate già noto alle forze dell’ordine. L’intervento dei carabinieri, durante un posto di blocco a castelmassimo nel comune di veroli, ha interrotto la fuga e portato all’arresto del conducente di una Smart Fortwo. Questo episodio conferma l’attenzione delle forze dell’ordine su strade e traffico notturno, specie in zone critiche come la superstrada ferentino–sora.
Il controllo dei carabinieri e la fuga della smart fortwo
La vicenda è partita durante un servizio dei carabinieri dell’aliquota radiomobile della compagnia di alatri, impegnati in un controllo stradale all’uscita della superstrada a castelmassimo, frazione di veroli. Il giovane al volante, alla vista dei militari, non si è fermato all’alt imposto. Ha accelerato dando il via a una fuga spericolata, ignorando i segnali e rischiando la sicurezza degli altri utenti della strada.
L’auto coinvolta, una smart fortwo, ha imboccato la superstrada in direzione di sora, mantenendo una velocità elevata e cambiando rapidamente corsia per evitare il blocco. L’inseguimento si è protratto per diversi chilometri sotto la luce fioca delle poche lampade stradali, mettendo a repentaglio la circolazione locale e costringendo i carabinieri a inseguirlo con attenzione per evitare incidenti. L’intervento tempestivo dei militari alla guida e la loro presenza sulle arterie principali ha evitato che la fuga si trasformasse in una tragedia.
La cattura dopo la fuga a piedi tra le vie di frosinone
Arrivato nella città di frosinone, il 27enne ha chiesto di seminare i carabinieri abbandonando la vettura per tentare la fuga a piedi. Ha attraversato in fretta le strade vicine alla villa comunale, cercando di sfuggire a chi lo inseguiva. Il terreno urbano, con stretti vicoli e zone di parchi pubblici, ha però reso complicata la corsa, affaticando il giovane.
I carabinieri si sono immediatamente lanciati al suo inseguimento, bloccandolo dopo pochi minuti grazie anche alla conoscenza del territorio e all’azione coordinata tra i militari. Il fermo è avvenuto senza ulteriori scontri o danni a cose e persone, testimonianza del controllo e della disciplina degli agenti durante l’operazione.
Le condizioni del giovane e le conseguenze legali dell’episodio
Al momento dell’arresto, il 27enne appariva in evidenti condizioni di alterazione, con comportamenti e sintomi tipici dell’uso di sostanze stupefacenti. Il controllo con il test salivare ha confermato la positività a droghe. Quando i carabinieri hanno richiesto di confermare tale stato presso una struttura sanitaria, il giovane ha deciso di rifiutare ulteriori accertamenti, atto che ha aggravato la posizione.
I reati contestati includono la resistenza a pubblico ufficiale, dati i precedenti, oltre alla guida sotto l’effetto di sostanze stupefacenti e il rifiuto di sottoporsi agli accertamenti medici. La patente è stata ritirata immediatamente per scongiurare ulteriori pericoli su strada. Questi provvedimenti rientrano nelle normative vigenti per tutelare la sicurezza pubblica e prevenire rischi.
Il processo e le misure cautelari applicate dal tribunale di frosinone
Dopo l’arresto i carabinieri hanno consegnato il 27enne all’autorità giudiziaria di frosinone, che ha disposto gli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida. Il tribunale ha confermato l’arresto e applicato una misura cautelare che obbliga il giovane a dimorare in città, con divieto di uscire di casa tra le 20:00 e le 8:00 del mattino seguente.
Le indagini sono in corso per chiarire ogni dettaglio della vicenda, compresi i motivi che hanno spinto il giovane a fuggire e i possibili coinvolgimenti o episodi precendenti. Il lavoro dei carabinieri sta proseguendo con ascolti, analisi delle prove raccolte e verifiche approfondite. Il caso evidenzia le difficoltà legate alla guida in stato di alterazione e l’impegno delle forze dell’ordine per limitarne i danni.