Il festival Pomigliano Jazz compie 30 anni e conferma la sua fama nel panorama musicale jazz internazionale con una edizione che si svolge tra le Basiliche Paleocristiane di Cimitile, in provincia di Napoli. Il 19 e 20 luglio il pubblico potrà assistere a due serate con due interpreti di rilievo, Joe Lovano e Nubya Garcia, che porteranno sul palco suoni inediti e atmosfere ricche di suggestioni. Nata nel 1995, la manifestazione propone ogni anno talenti affermati e nuove leve, consolidando il legame con la città e la sua storia, in un contesto che unisce arte, musica e cultura.
Sabato 19 luglio, alla XXX edizione di Pomigliano Jazz, spicca Joe Lovano, sassofonista statunitense di Cleveland, celebre per aver ricevuto un Grammy Award. Lovano ritorna nel luogo campano dove si era già esibito nel 2009 con l’Orchestra Napoletana di Jazz diretta da Mario Raja. Ora propone un concerto molto atteso insieme al Marcin Wasilewski Trio, gruppo polacco formato da Marcin Wasilewski al pianoforte, Slawomir Kurkiewicz al contrabbasso e Michal Miskiewicz alla batteria. Il quartetto presenta dal vivo “Homage”, il nuovo album pubblicato nel mese di aprile per l’etichetta ECM, prodotto da Manfred Eicher.
Il disco si caratterizza per un equilibrio tra lirismo e tensione ritmica, elementi che emergono dalla sinergia dei musicisti. Lovano, abile improvvisatore, esplora un ambito musicale che va dal post-bop al jazz cameristico europeo, espandendo i confini del genere verso il free jazz. Le tracce di “Homage” colpiscono per i dialoghi sonori fluenti, dove ogni strumento ha il suo spazio. La collaborazione con il trio polacco esalta la capacità di Lovano di creare atmosfere meditativi ma anche cariche d’intensità. Prima dell’inizio del concerto, il sassofonista Luigi Di Nunzio presenta il progetto Eudaimonia, offrendo un’anticipazione della musica che si ascolterà nella serata.
Domenica 20 luglio la scena passa a Nubya Garcia, sassofonista e compositrice londinese, emergente figura della scena jazz inglese. Accompagnata in quartetto da Lyle Barton al pianoforte e tastiere, Max Luthert al contrabbasso e Sam Jones alla batteria, Garcia porta in concerto brani tratti dai suoi album “Source” e “Odyssey” . Quest’ultimo lavoro, uscito lo scorso settembre per Concord Jazz, contiene arrangiamenti orchestrali che si intrecciano a ritmi decisi, mostrando l’ampiezza delle influenze dell’artista, che spaziano dal jazz a sonorità afro-caraibiche, dub e r&b.
Nubya Garcia ha studiato jazz al Camden Music College con la pianista Nikki Yeoh, ma il suo percorso musicale si distingue per la capacità di fondere generi e atmosfere diverse, creando un linguaggio proprio. La sua musica è stata apprezzata in festival internazionali come Glastonbury e Newport Jazz, riscuotendo riconoscimenti critici, tra cui una nomination al Mercury Prize e il Rising Star Award di Downbeat. La serata prevede un’introduzione particolare affidata a Marco De Falco, dj e producer, che curerà le “Interferenze sonore”, un viaggio audio sensoriale che prepara il pubblico all’evento live.
Il festival continua la sua programmazione con tre appuntamenti speciali sul Vesuvio, che ampliano l’offerta musicale di Pomigliano Jazz 2025 e ne amplificano l’impatto culturale. Il 26 luglio è in programma un concerto sold out di Al Di Meola sul cratere del Gran Cono. Il giorno successivo, all’Osservatorio Vesuviano, ci sarà un incontro tra Gianluca Petrella, Pasquale Mirra e il musicista maliano Kalifa Kone, che offrirà un dialogo tra suoni mediterranei e africani.
Il 2 agosto il festival prosegue sull’Antica Strada Matrone con un concerto che vede protagonisti Javier Girotto e Francesco Nastro. Questi eventi si svolgono in location suggestive, capaci di mettere in risalto la relazione tra musica e paesaggio, in particolare la natura straordinaria del Vesuvio. La manifestazione si beneficia dei fondi della Regione Campania, del Ministero della Cultura e dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, assicurando la valorizzazione del patrimonio culturale e naturale della zona.
Pomigliano Jazz 2025 è promosso dalla Regione Campania tramite Scabec, utilizzando fondi di coesione nazionali. L’organizzazione è affidata alla Fondazione Pomigliano Jazz, in collaborazione con i comuni di Pomigliano d’Arco, Avella e Cimitile, e con il supporto di EAV e dell’Instituto Cervantes di Napoli. Questa articolata rete di partner garantisce la buona riuscita della kermesse e ne conferma la rilevanza a livello regionale e nazionale.
Il festival in questa sua trentesima edizione mantiene una forte attenzione al dialogo con il territorio, integrando musica e ambiente e proponendo appuntamenti di qualità che contribuiscono alla diffusione del jazz. Il ruolo delle istituzioni si traduce in un’azione concreta di promozione culturale, offrendo eventi dal vivo in spazi storici che diventano scenario ideale per concerti di rilievo internazionale. Così Pomigliano Jazz si conferma appuntamento irrinunciabile per appassionati e turisti.
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