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La corsa del ricordo di grosseto anima il centro storico con una gara notturna dedicata alle vittime delle foibe

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Una serata insolita ha preso vita nel cuore di Grosseto con la prima edizione notturna della corsa del ricordo, che ha unito sport e memoria cittadina. Più di cento atleti hanno sfidato un circuito cittadino ripetuto quattro volte, portando energia e significato in una manifestazione che onora le vittime delle foibe e l’esodo delle comunità italiane dal confine nordorientale dopo la seconda guerra mondiale. La gara, supportata dal Comune di Grosseto e organizzata da ASI e ANVD, ha raccolto appassionati e istituzioni in un evento capace di unire sport, storia e comunità.

La prova femminile: gara combattuta e risultati sorprendenti

Anche la gara femminile ha acceso l’interesse e ha visto una lotta accesa per la vittoria finale. Paola Novelli, atleta locale dell’ASD Track&Field Master Gross, si è aggiudicata il primo posto con il tempo di 46:44, lottando fino all’ultimo giro su un percorso che richiedeva resistenza e concentrazione. Novelli ha saputo mantenere un ritmo costante, tenendo a distanza le dirette inseguitrici.

Al secondo posto è arrivata Marinela Chis, atleta del Team Marathon Bike, che ha fatto il suo ritorno alle corse dopo una pausa prolungata. La sua prestazione, chiusa in 47:34, è stata accolta con favore da pubblico e addetti ai lavori. Al terzo posto si è classificata Silvia Sclano dell’ASD Atletica Costa d’Argento, che ha tagliato il traguardo in 48:13, confermando una crescita costante nelle sue prestazioni.

La gara femminile ha mostrato uno scenario di spiccata competitività e un equilibrio fra le prime posizioni che ha tenuto alta l’attenzione fino alla fine. La presenza di atlete che rientrano da pause sportive rende il risultato ancora più interessante, allargando il campo a storie personali di recupero e tenacia.

Il contesto e il valore commemorativo della corsa del ricordo a grosseto

La corsa del ricordo nasce con l’obiettivo di ricordare le tragedie legate alle foibe e il dramma dell’esodo di molte famiglie italiane da Istria, Fiume, Pola e Dalmazia dopo la guerra. Grosseto si è aggiunta all’elenco delle città italiane che ospitano questa manifestazione, giunta ormai alla sua undicesima edizione a livello nazionale, ma per la prima volta organizzata in notturna proprio nel suo centro storico. La scelta del percorso urbano ha aggiunto un’atmosfera particolare, coinvolgendo i partecipanti e il pubblico in un contesto suggestivo che ha smorzato la consueta frenesia notturna della città, sostituita dal ritmo cadenzato degli atleti.

La collaborazione di ASI e ANVD con il Comune ha permesso di mettere in piedi una gara che non si limita a una competizione sportiva, ma punta a tenere vivo il ricordo di eventi dolorosi con un momento di aggregazione. La presenza di società sportive locali e di atleti provenienti dalle zone limitrofe segna l’importanza che lo sport continua ad avere come strumento di unione. La corsa, infatti, si inserisce in un contesto più ampio di iniziative che mirano a mantenere viva la memoria storica attraverso modalità non convenzionali, coinvolgendo le nuove generazioni in modo diretto e partecipativo.

La gara maschile: la sfida tra campioni e la svolta finale

Tra gli oltre cento atleti in gara, l’attenzione si è concentrata fin dall’inizio sulla prova maschile, dove è sceso in pista Joachim Nshimirimana. Atleta burundese trapiantato in Toscana, Nshimirimana vanta una carriera significativa, avendo partecipato a due olimpiadi e conquistato numerose vittorie in maratone e mezze maratone. Partito con decisione, ha imposto un ritmo elevato che sembrava indirizzato a una vittoria netta, staccando gli inseguitori sul circuito cittadino.

La gara ha preso una piega inaspettata poco prima del traguardo, quando Nshimirimana ha accusato un malore che ne ha rallentato la corsa. Questo ha permesso a Gabriele Lubrano, portabandiera dell’ASD Atletica Costa d’Argento, di superarlo e guadagnare il primo posto con un crono di 32:48. Al secondo posto si è piazzato Michele Checcacci del Team Marathon Bike con 33:33. Nshimirimana, nonostante le difficoltà fisiche, ha stretto i denti per raggiungere comunque il traguardo, conquistando il terzo posto con il tempo di 33:44.

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La gara ha confermato la forza e la tenacia degli atleti, dimostrando il valore della competizione anche quando intervengono imprevisti fisici. La partecipazione di campioni di livello internazionale ha arricchito la manifestazione, stimolando un confronto atletico di qualità e offrendo al pubblico una prova avvincente e serrata fino alla fine.

L’organizzazione e il coinvolgimento della comunità nella corsa del ricordo

Dietro la riuscita dell’evento c’è una cura attenta all’organizzazione, affidata al Team Marathon Bike sotto la guida di Maurizio Ciolfi. La gestione tecnica della gara ha funzionato senza intoppi, dalla preparazione del percorso alle premiazioni, facendo sì che ogni dettaglio rispondesse alle esigenze degli atleti e degli spettatori. Il rispetto dei tempi, la sicurezza sul tracciato e il coinvolgimento di varie figure istituzionali hanno dato peso alla manifestazione.

Tra gli ospiti presenti alla premiazione spiccavano le figure di rilievo come l’assessore allo sport del Comune di Grosseto e deputato Fabrizio Rossi, sostenitore dell’iniziativa; il vice sindaco Bruno Ceccherini; e rappresentanti dell’ANVGD fra cui Francesca Carpenetti e suo padre Francesco, ex calciatore di serie A e esule istriano. La loro partecipazione ha sottolineato il legame diretto fra memoria storica e comunità sportiva.

Sempre a margine della corsa, AVIS Grosseto ha promosso la donazione del sangue, mettendo in luce temi di solidarietà e aiuto reciproco. Un aspetto che lega la memoria storica alla vita quotidiana, riflettendo un impegno sociale che va oltre la gara. Questo intreccio di sport, storia e impegno civile ha caratterizzato una serata intensa e ricca di significato.

La corsa del ricordo si è quindi confermata come un appuntamento destinato a ripetersi e a crescere, unendo una ricorrenza storica a un evento sportivo capace di coinvolgere e far riflettere allo stesso tempo. Grosseto si è messa in gioco con una formula notturna che sembra destinata a lasciare il segno nel calendario locale.

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