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Tar annulla le elezioni 2024 a pescara, marsilio critica i ricorsi e difende il sindaco masci

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La decisione del Tar abruzzese ha cancellato il risultato delle elezioni comunali 2024 a Pescara, imponendo un nuovo voto in 27 sezioni. La notizia ha acceso un acceso confronto politico e giudiziario, con accuse reciproche e richieste di chiarimenti che animano la città. Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, ha espresso un giudizio duro sugli esiti del ricorso al tribunale amministrativo, denunciando la tendenza ad attaccare i verbali elettorali in modo poco trasparente e invitando a mantenere un atteggiamento rispettoso in un clima complesso. Intanto il sindaco Carlo Masci prepara le prossime mosse legali per mantenere la propria posizione.

La sentenza del tar e l’annullamento dei voti in 27 sezioni di pescara

Il Tar abruzzese ha deciso di annullare le votazioni in 27 sezioni di Pescara, generando una profonda scossa nel quadro elettorale cittadino. Il ricorso che ha portato a questa sentenza riguarda presunte irregolarità e difformità nella compilazione dei verbali elettorali. Secondo il tribunale amministrativo, gli errori riscontrati sono significativi da compromettere la regolarità complessiva del voto in quelle sezioni. Il provvedimento impone quindi lo svolgimento di un nuovo turno elettorale per ristabilire una base legittima e trasparente del risultato.

Questa non è la prima volta che si assiste a dispute simili in contesti elettorali, ma il numero delle sezioni coinvolte e la rilevanza della città spingono la questione al centro del dibattito pubblico. Le autorità responsabili si trovano a valutare con attenzione il bilanciamento tra il diritto al voto e la necessità di garantire processi puliti e verificabili. La sentenza mette in evidenza una fragilità nel meccanismo di controllo dei verbali e la difficoltà di sostenerlo davanti alle contestazioni formali.

La posizione di marco marsilio e la critica agli oppositori

Marco Marsilio, presidente della regione Abruzzo, ha preso la parola in merito alla sentenza del Tar offrendo una lettura concreta e severa. Marsilio ha definito la strategia di contestare le elezioni basandosi su cavilli o irregolarità risibili come inutile e dannosa, sottolineando che una simile ricerca di errori probabilmente riguarderebbe quasi tutte le competizioni elettorali in contesti metropolitani simili, dove i seggi sono molti e le procedure complesse.

Ha ricordato che il sindaco Masci seguirà il percorso del ricorso al Consiglio di Stato per garantire la tutela del voto che ha visto un consistente margine di vantaggio rispetto alla seconda lista. Marsilio ha aggiunto che l’attenzione deve rivolgersi alla sostanza del risultato e non ai dettagli tecnici che rischiano di rovinare la credibilità dell’intero sistema elettorale.

Le accuse di dolo e brogli e la risposta alla polemica politica

La questione ha sollevato accuse pesanti da parte di alcune forze politiche, che hanno parlato di dolo e brogli. Marsilio ha denunciato queste affermazioni come infondate e pericolose, sottolineando l’importanza di mantenere un clima di rispetto reciproco anche in presenza di tensioni politiche acute. Ha invitato gli avversari a moderare i toni, ricordando che oltre a ogni contestazione formale esistono i confini della decenza e della reputazione personale.

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Marsilio ha ribadito che ogni dubbio sull’esattezza dei verbali e la correttezza delle procedure può essere affrontato nelle sedi competenti, ma mettere in gioco la dignità e l’onore dei protagonisti della vicenda con accuse gravi richiede prove concrete e non insinuazioni. In questo modo ha voluto sostenere pubblicamente il sindaco Masci, presente a una conferenza stampa organizzata per spiegare la situazione e illustrare le prossime risposte giudiziarie da parte dell’amministrazione comunale.

Le prospettive giudiziarie e la sfida politica futura a pescara

La decisione del Tar agita il clima politico a Pescara e potrebbe condizionare le dinamiche future dell’amministrazione locale. Il sindaco Masci e i suoi collaboratori stanno infatti preparando i documenti per il ricorso al Consiglio di Stato, ultimo grado della giustizia amministrativa, nella speranza di ribaltare la sentenza e confermare il risultato originale.

Il ricorso punterà a dimostrare la sostanziale regolarità del voto e a rilevare l’irrilevanza delle irregolarità contestate rispetto al risultato complessivo. La lotta legale si intreccia quindi con quella politica, in un contesto in cui i cittadini attendono chiarezza e stabilità, senza che le polemiche e le ingiustificate denunce oscurino il lavoro degli eletti.

L’intervento del presidente Marsilio sottolinea la delicatezza della vicenda e la necessità di un confronto rigoroso ma rispettoso, in cui la giustizia faccia il suo corso senza travalicare i confini dettati dal rispetto reciproco fra le forze politiche. La città di Pescara resta al centro dell’attenzione, mentre si attende l’esito del pronunciamento del Consiglio di Stato e le decisioni che ne conseguiranno nelle prossime settimane.

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