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Un confronto in prefettura sulle difficoltà della gestione del bradisismo nei campi flegrei

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Si è svolta oggi in Prefettura una serie di audizioni che ha coinvolto i sindaci dei comuni flegrei, convocati davanti alla commissione parlamentare sul rischio sismico e idrogeologico per fare il punto sulle difficoltà nella gestione del bradisismo. Il dibattito ha raccolto osservazioni e proposte dal territorio, con l’obiettivo di migliorare gli interventi e la rapidità delle risposte alle emergenze che colpiscono l’area.

I sindaci sottolineano la necessità di poteri più ampi e tempi più rapidi

Durante gli incontri, il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha ribadito l’importanza di attribuire maggiori poteri ai primi cittadini, per consentire loro di intervenire con maggiore tempestività. La burocrazia ancora rappresenta un ostacolo significativo: serve una revisione normativa che limiti i rallentamenti nella gestione delle emergenze, in modo da permettere risposte immediate. Gianpiero Zinzi, componente della commissione parlamentare, ha sottolineato il lavoro che si sta svolgendo per rafforzare una filiera istituzionale, dove il governo ascolta con attenzione le istanze dei sindaci. Anche il primo cittadino di Pozzuoli ha confermato di aver trovato disponibilità presso il governo, con incontri diretti che hanno portato a risolvere questioni fondamentali come le vie di fuga dalla città.

La gestione delle emergenze idrogeologiche rappresenta un’altra area di intervento importante. Sul versante di Ischia, sono stati eseguiti 110 dei 209 interventi previsti per la messa in sicurezza del territorio. Questi lavori, finanziati dal governo, stanno procedendo anche se con difficoltà organizzative. Il dialogo tra governo e amministrazioni locali appare quindi centrale per dare concretezza ai provvedimenti.

Il ruolo dei decreti legge e il problema della partecipazione dei cittadini

Il parlamentare di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli ha descritto due giorni di audizioni intensi, che hanno messo in luce diversi livelli di insoddisfazione per come sono stati strutturati i decreti legge sul tema. Secondo Borrelli, le richieste dei sindaci non sono state pienamente accolte e l’assenza sul territorio del ministro Musumeci ha acuito le difficoltà nel dialogo. Eppure, si è raggiunto un accordo almeno sul miglioramento della partecipazione della popolazione alle prove di evacuazione, che tuttora risultano scarsamente frequentate.

Il problema del rallentamento nell’impiego delle risorse pubbliche resta aperto. La burocrazia frena spesso i finanziamenti destinati agli interventi, creando un gap tra la necessità di agire e l’effettiva capacità di realizzare i lavori. Questo deficit rischia di mettere a rischio la sicurezza in una zona già fragile dal punto di vista geologico.

Prefettura e amministrazioni locali: ascolto e richieste concrete

Il prefetto di Napoli, Michele di Bari, ha confermato l’impegno istituzionale nel portare avanti un’analisi puntuale degli eventi e delle esigenze del territorio. Ha citato i tre decreti legge già emanati, che devono essere accompagnati da decisioni efficaci a favore della popolazione colpita dal rischio di bradisismo. Il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, ha apprezzato il confronto istituzionale aperto e ha posto l’accento sulla necessità di maggiori risorse sia economiche che di personale. Manzoni ha indicato come urgente una proroga per i tecnici che operano da tempo, alcuni dei quali rischiano di non poter continuare il lavoro ora che le loro nomine stanno per scadere.

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Nel corso dell’audizione è emersa anche la questione della complessità normativa che spesso blocca la possibilità di accedere ai fondi. Il sindaco Manfredi ha evidenziato che anche piccoli abusi edilizi possono compromettere interventi importanti per il miglioramento antisismico degli edifici. Serve intervenire sulle norme, per semplificare e rendere più flessibile il percorso che porta al finanziamento dei lavori.

Le difficoltà di bacoli tra risorse umane e attenzione del governo

Il sindaco di Bacoli, Josi Gerardo Della Ragione, ha espresso critiche verso l’attenzione calata da parte del governo. Secondo lui, dopo un primo periodo di ascolto avvenuto fino a inizio 2024, gli ultimi decreti non rispecchiano più le esigenze espresse dai territori. A questo si aggiunge un problema di organici negli enti locali: molti dipendenti comunali non hanno contratti stabili e le recenti proroghe, di pochi mesi, non garantiscono continuità. Della Ragione ha denunciato che questa situazione, con personale formato poi perso, provocherà serie difficoltà nell’applicazione degli interventi di sicurezza e prevenzione.

Gli incontri organizzati dalla prefettura e dalla commissione parlamentare sul rischio sismico rappresentano un momento importante di confronto diretto con chi vive in prima linea il problema del bradisismo nei Campi Flegrei. Ogni proposta avanzata sarà parte di un percorso destinato a rispondere con misure concrete e tempi più stretti, dando voce agli amministratori locali e alle comunità coinvolte.

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