Napoli si prepara ad accogliere dal 26 al 29 settembre la 24ª edizione della fiera vebo, evento che raduna produttori, distributori e professionisti del settore bomboniera, regalo, design e arredamento per la casa. La manifestazione si svolgerà alla Mostra d’Oltremare e conferma il suo ruolo come piattaforma principale per incontrare direttamente operatori italiani e internazionali.
Vebo 2025 come luogo d’incontro per operatori e professionisti del settore
La fiera vebo mantiene la sua formula esclusivamente B2B, pensata per favorire un confronto diretto tra produttori, distributori, grossisti e acquirenti. Questo appuntamento, ormai consolidato, funge da snodo centrale per scambi commerciali nel campo dell’oggettistica e dell’arredo casa.
Gli organizzatori puntualizzano come vebo sappia adattarsi ai cambiamenti del mercato, offrendo una cornice dinamica in grado di accogliere le richieste di un pubblico professionale sempre più variegato. Operatori diversi da tutta Italia, insieme con delegazioni straniere, saranno presenti per presentare le novità e stringere accordi commerciali.
La sede scelta, la Mostra d’Oltremare, garantisce spazi ampi e funzionali per accogliere più di 200 aziende espositrici. Tra queste si trovano realtà storiche e nuove proposte, in un mix pensato per valorizzare prodotti tradizionali e innovazioni del mondo dell’home decor.
Un’offerta espositiva che intreccia tradizione e novità
Vebo 2025 punta a mostrare una proposta molto variegata, dove si potranno trovare bomboniere classiche accanto a complementi d’arredo dal design contemporaneo. L’evento abbraccia prodotti legati alle festività, articoli per la tavola, novità per il Natale e tendenze emergenti nell’home decor.
Luciano Paulillo, amministratore delegato, ha evidenziato la lunga storia della manifestazione e la volontà di puntare su aziende di alto profilo. Questo conferma vebo come il principale evento nazionale dedicato agli oggetti per la casa e al mondo delle bomboniere, un ambito che nel tempo ha saputo evolversi senza perdere radici nel saper fare tradizionale.
La gamma espositiva sarà ampia a sufficienza da incontrare le esigenze di diversi tipi di acquirenti e consumatori, favorendo l’incontro tra domanda e offerta in un unico ambiente fisico che facilita le trattative e lo scambio di idee.
I temi principali: sostenibilità, design e nuove esperienze di consumo
Al centro dell’attenzione per la 24ª edizione ci sono alcuni temi chiave che riflettono i mutamenti del settore. La sostenibilità occupa un ruolo di primo piano, con prodotti realizzati seguendo criteri più attenti all’ambiente e a ridurre gli sprechi.
Le esperienze immersive, già presenti in altri contesti fieristici, vengono portate anche a vebo per offrire ai visitatori modi innovativi di conoscere i prodotti. L’uso dei colori diventa uno strumento per valorizzare i complementi e creare atmosfere uniche, mentre il business design viene raccontato come leva per sviluppare nuove strategie commerciali.
Parole del presidente marco paulillo
Secondo il presidente Marco Paulillo, l’intento è superare la semplice esposizione di merci e trasformare l’evento in uno spazio dove confrontarsi su aspetti culturali e sociali legati all’oggettistica e all’arredamento. Questo rafforza la vocazione di vebo come luogo di crescita economica ma anche di riflessione.
Impatto economico e culturale sulla città di napoli
La presenza di vebo a Napoli non è solo un fatto commerciale. La manifestazione crea flussi importanti per l’indotto turistico della città, portando operatori e visitatori che alimentano l’ospitalità e i servizi.
Si tratta di un evento che contribuisce a valorizzare Napoli come polo di riferimento per appuntamenti legati al design e agli oggetti per la casa. L’azione di vebo si riflette anche sulla cultura d’impresa locale, stimolando idee e collaborazioni.
La sinergia tra operatori e territorio si traduce in un’occasione di sviluppo per chi lavora nel commercio ma anche per tanti altri comparti, dal trasporto alla ristorazione. Un segnale chiaro della capacità della fiera di andare oltre la semplice esibizione di prodotti, diventando un elemento di sostegno per il tessuto produttivo della regione.