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nuova mutazione del gene lmna scoperta a caposele associata a cardiomiopatia grave e morte improvvisa

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Una mutazione del gene lmna, legata a una forma severa di cardiomiopatia che può provocare arresto cardiaco improvviso, è stata identificata per la prima volta in un piccolo comune dell’avellinese. Questa scoperta è emersa da uno screening genetico svolto su oltre duecento abitanti di Caposele, con risultati rilevanti per la prevenzione e la terapia della malattia. Lo studio, firmato dall’Irccs Ospedale San Raffaele di Milano, è stato pubblicato sulla rivista Journal of the American College of Cardiology: Heart Failure e rappresenta un passo avanti nello studio delle laminopatie e delle loro conseguenze cliniche.

La scoperta e l’importanza dello screening genetico a caposele

Lo screening è iniziato nel 2022 ed è terminato a giugno 2024, coinvolgendo 234 persone nate o residenti a Caposele, un paese noto per l’isolamento genetico della sua popolazione. È stata così identificata una nuova variante mutata del gene lmna, chiamata c.208del. Il dato più rilevante è che quasi il 13% dei partecipanti è portatore della mutazione, una percentuale molto alta rispetto a studi simili. Queste persone presentano alterazioni cardiache che spesso non manifestano sintomi evidenti, quindi rimangono non diagnosticate fino a episodi acuti. Un altro aspetto che emerge dallo studio è il coinvolgimento neuromuscolare in quasi metà dei casi, fenomeno che contribuisce a una più complessa presentazione clinica della malattia.

Questa scoperta permette di ampliare la conoscenza sulle laminopatie, malattie causate da mutazioni nel gene lmna che codifica per le lamine, proteine essenziali per la struttura del nucleo cellulare. Malgrado la gravità potenziale della cardiomiopatia associata, l’identificazione di portatori asintomatici offre la possibilità di intervenire in anticipo e ridurre il rischio di eventi fatali.

Caratteristiche cliniche e impatto della mutazione lmna c.208del

Il gene lmna produce proteine che hanno un ruolo strutturale nel nucleo delle cellule: le lamine. Le mutazioni di questo gene danno origine a malattie note come laminopatie, un gruppo di patologie che includono disturbi cardiaci e neuromuscolari potenzialmente letali. Nel caso specifico della mutazione c.208del, la cardiomiopatia può manifestarsi con vari gradi di gravità, talvolta in modo silente, fino a sfociare in aritmie pericolose per la vita.

Lo studio ha documentato casi di aritmie anche lievi, che però nel tempo possono culminare in eventi gravi come arresto cardiaco improvviso. In particolare, una giovane donna con una serie di morti improvvise in famiglia ha ricevuto diagnosi grazie allo screening. Dopo aver ricevuto un defibrillatore impiantabile, ha evitato esiti fatali alla comparsa di un’aritmia grave. Un altro paziente con aritmie di entità maggiore ha confermato la presenza di questa specifica mutazione all’interno della stessa famiglia.

Questi riscontri sottolineano la natura ereditaria della malattia. Le mutazioni del gene lmna, soprattutto nella sua variante c.208del, possono essere trasmesse da generazioni in generazioni, rendendo fondamentale intercettare i soggetti a rischio mediante analisi genetiche e controlli clinici periodici.

Ricostruzione genealogica e coinvolgimento della comunità locale

Per comprendere la diffusione e la trasmissione della mutazione tra la popolazione di Caposele è stata realizzata una ricostruzione genealogica digitale estesa, che ha analizzato oltre 12 generazioni per quasi 3.000 individui. Questo lavoro ha richiesto il contributo e la collaborazione degli abitanti, che hanno fornito dati familiari e aderito allo screening in più del 90% dei casi.

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Questo approccio ha permesso di tracciare con precisione la diffusione ereditaria della variante mutata e di evidenziare come la trasmissione familiare sia alla base della frequente presenza della malattia nel paese. La combinazione di dati genetici, storici familiari e analisi cliniche ha dato la possibilità di individuare rapidamente i soggetti a rischio.

Un ruolo fondamentale lo ha svolto un algoritmo basato sull’intelligenza artificiale, capace di prevedere con quasi il 90% di accuratezza i probabili portatori della mutazione. Questo strumento ha ottimizzato il processo di selezione dei candidati allo screening, rendendo più mirata la prevenzione e il monitoraggio.

Interventi terapeutici e possibilità di prevenzione salvavita

Grazie alla diagnosi precoce ottenuta dallo screening genetico e dalla valutazione clinica i medici sono riusciti a mettere in atto misure salvavita. Nei casi osservati sono stati impiantati defibrillatori per prevenire arresti cardiaci fatali. In alcune situazioni, la valutazione medica ha portato alla indicazione per il trapianto cardiaco, riconoscendo tempestivamente lo stadio avanzato della malattia.

Questi interventi hanno cambiato il destino di pazienti a rischio di morte improvvisa, dimostrando quanto sia importante intercettare la malattia nelle sue fasi iniziali. La mutazione genetica si presenta infatti con segni spesso non riconosciuti durante controlli di routine e senza test specifici.

Il successo dello screening messo in campo a Caposele apre la strada a iniziative analoghe in altre zone del Sud Italia con isolamento genetico, dove le mutazioni rare possono avere un’incidenza elevata. Questa esperienza segna un passo concreto verso una prevenzione che riduca le morti improvvise legate a malattie genetiche del cuore.

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