Nell’area montuosa che separa Collarmele da Pescina, in Marsica, si è sviluppato un vasto incendio boschivo. Le fiamme hanno creato colonne di fumo visibili non solo nei paesi vicini, ma anche fino alla Valle Peligna. Squadre dei vigili del fuoco di Avezzano e dell’Aquila stanno lavorando per limitare il fronte del rogo e spegnerlo. Le autorità regionali richiamano l’attenzione sulle difficoltà nella gestione degli incendi e sulla necessità di interventi più efficaci.
Il fronte delle fiamme tra collarmele e pescina: l’intervento in corso
L’incendio si è sviluppato in un’area boschiva estesa tra i territori comunali di Collarmele e Pescina, in provincia dell’Aquila. Le prime segnalazioni sono arrivate nella mattinata e sul posto si sono subito recate squadre dei vigili del fuoco provenienti da Avezzano e dall’Aquila, per contenere l’emergenza. Il fuoco ha interessato la vegetazione in quota, compromettendo alberi e il sottobosco. Le colonne di fumo si sono alzate alte, rendendo evidente la gravità della situazione anche da lontano, fino alla vicina Valle Peligna.
Attività di contenimento e supporto sul campo
Il lavoro dei vigili del fuoco si è concentrato soprattutto nel circoscrivere l’area interessata dal fronte di fuoco per impedire che le fiamme si espandessero ulteriormente. Questo tipo di intervento richiede tempi e risorse considerevoli, data la conformazione montuosa e la vegetazione fitta. A supporto dei vigili, si sono attivati anche volontari locali e squadre del servizio antincendio regionale, che hanno collaborato alle operazioni di spegnimento.
Le autorità locali hanno diramato avvisi alla popolazione per limitare gli spostamenti nelle zone vicine e per prestare attenzione al traffico durante le operazioni di soccorso. Non sono stati segnalati feriti o evacuazioni finora, ma la situazione resta monitorata con attenzione. Le condizioni meteo, con temperature elevate e vento variabile, complicano l’attività di contenimento.
La gestione dell’emergenza e le dichiarazioni di maurizio scelli
Maurizio Scelli, direttore dell’agenzia di protezione civile regionale, ha rilasciato dichiarazioni sul momento delicato che sta affrontando la Marsica a causa dei ripetuti incendi. Scelli ha sottolineato l’impegno delle équipe sul campo, che lavorano senza sosta per fronteggiare ogni nuova emergenza. “Tuttavia, ha lamentato una gestione che non può più limitarsi a intervenire solo quando il rogo è ormai scoppiato.”
Secondo Scelli, la strategia deve spostarsi verso la prevenzione, attraverso sistemi più efficaci e coordinati tra enti diversi. Lo scenario attuale evidenzia un gap nelle possibilità di previsione e controllo dell’incendio, che si traduce nel dover rincorrere ogni episodio invece di anticiparlo. La protezione civile regionale sta cercando di potenziare la rete di monitoraggio e la collaborazione con comuni e forze dell’ordine, per tenere sotto controllo il rischio incendi soprattutto in aree sensibili come la Marsica.
Necessità di coordinamento e strumenti aggiornati
Il direttore ha ribadito la necessità di strumenti tecnici aggiornati e di una sinergia forte tra istituzioni, volontari e società civile. “Solo con un coordinamento efficace sarà possibile limitare danni a territori boschivi estesi e proteggere le comunità coinvolte da situazioni emergenziali sempre più frequenti, dovute anche alle condizioni climatiche degli ultimi anni.”
Il contesto ambientale e le conseguenze del ripetersi degli incendi in marsica
La Marsica è una zona che presenta ampi tratti boschivi e montuosi, spesso esposti al rischio incendi nei mesi caldi. L’episodio attuale si aggiunge a una serie di roghi che interessano la regione ogni estate, mettendo sotto pressione le risorse antincendio e causando danni consistenti all’ecosistema locale. In molte aree la vegetazione richiede tempo per rigenerarsi, e il ripetersi di incendi minaccia la biodiversità.
Le fitte colonne di fumo sono segnalate anche da paesi lontani dal luogo dell’incendio, un segno della portata del fenomeno. Gli abitanti di Collarmele, Pescina e comuni vicini sono quindi esposti non solo a effetti diretti come il rischio per la sicurezza, ma anche a problematiche legate alla qualità dell’aria. Il particolato derivante dai roghi può avere ripercussioni sulla salute, soprattutto per persone con patologie respiratorie.
Rischi ambientali e necessità di interventi
I danni al patrimonio forestale hanno ripercussioni anche sull’equilibrio del territorio, con il rischio di frane e erosioni in zone montuose. Le istituzioni regionali sono chiamate a intervenire non solo nel breve termine con la lotta agli incendi, ma anche con progetti di salvaguardia ambientale a lungo termine. La gestione del verde e il controllo dell’abbandono di rifiuti o di comportamenti negligenti rappresentano fattori chiave per ridurre le cause di nuovi roghi.
Lo scenario attuale sottolinea un problema complesso che interessa più direttamente la Marsica, ma che ha impatti su tutta la regione Abruzzo, come dimostra la presenza dei vigili del fuoco anche da diversi distretti. Mantenere alta l’attenzione e intervenire con risorse adeguate rimane la priorità.