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Nuovo reparto trapianti al pascale di napoli per ridurre migrazioni al nord nella cura dei tumori del sangue

Il polo oncologico Pascale di Napoli ha inaugurato un reparto dedicato ai trapianti di cellule staminali e alle terapie cellulari avanzate. L’obiettivo principale è limitare la fuoriuscita di pazienti campani verso altre regioni, soprattutto al nord, dove si concentrano ancora molti centri specializzati per la cura dei tumori ematologici. Questo spazio è pensato per offrire trattamenti complessi come il trapianto allogenico e le innovative terapie CAR-T, aprendosi a nuove frontiere nelle cure oncologiche.

Un reparto all’avanguardia nel cuore dell’istituto tumori pascale

Al settimo piano dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli è stato realizzato uno spazio di 600 metri quadri: un nuovo reparto con sei posti letto, ciascuno in stanza singola. Ogni camera è dotata di sistemi avanzati di filtraggio dell’aria a pressione positiva pensati per minimizzare il rischio di infezioni. Il monitoraggio dei pazienti è continuo e multidimensionale, simile a quello di un reparto intensivo. Questo assicura controlli stringenti per chi affronta terapie così delicate e impegnative.

Aree comuni per la socialità e il benessere

Oltre alla degenza, nelle aree comuni è stata allestita una sala ricreazione che permette ai pazienti con maggiore autonomia di uscire dalle camere, incontrare i familiari e godere di momenti di socialità. Tavolini e sedie sono predisposti per i pasti e le visite, garantendo un ambiente più umano durante una fase di cura complessa. L’intera struttura si rivolge a pazienti candidati a interventi come il trapianto di cellule staminali da donatore e le terapie CAR-T, considerate tra le più avanzate per i tumori del sangue.

Ridurre la migrazione sanitaria per le terapie ematologiche nel sud italia

Napoli punta a coprire la domanda locale di terapie avanzate per tumori ematologici e a recuperare un consistente flusso di pazienti che oggi si spostano soprattutto verso centro e nord Italia. Secondo la direzione del reparto di ematologia oncologica, guidata da Antonello Pinto, questa nuova unità risponde a un bisogno reale della popolazione campana e delle aree limitrofe. Fino ad oggi, molti pazienti sono stati costretti a spostarsi per ricevere cure specialistiche come il trapianto allogenico o le cellule CAR-T.

La disponibilità di un reparto dedicato in una struttura di riferimento come l’Istituto Tumori Pascale riduce l’onere del viaggio e dell’allontanamento dal proprio territorio. Questo ha un impatto positivo sia sulle condizioni sanitarie sia sull’aspetto psicologico dei pazienti, che possono ricevere trattamenti delicati restando vicino alle proprie famiglie. In questo modo il Pascale si conferma un centro di primo piano, capace di attrarre anche pazienti da altre regioni del sud.

La svolta delle terapie CAR-T e il futuro delle cure oncologiche a napoli

Le terapie a base di cellule CAR-T rappresentano una delle frontiere più promettenti nella lotta contro i tumori del sangue. Si tratta di un trattamento che utilizza linfociti T modificati geneticamente per riconoscere e attaccare le cellule tumorali in modo mirato. L’introduzione di questa modalità terapeutica all’interno del Pascale garantirà maggiore accesso a una cura che prima era disponibile solo in pochi centri altamente specializzati.

Evoluzioni future nelle terapie cellulari

Questa nuova ala del reparto di ematologia oncorologica si propone di diventare un punto di riferimento non solo per le patologie ematologiche ma anche per futuri sviluppi nelle terapie cellulari, potenzialmente applicabili anche ai tumori solidi. Per molti pazienti, le CAR-T sono già una valida alternativa quando i trattamenti tradizionali risultano inefficaci, aprendo scenari nuovi nella gestione clinica.

Dichiarazioni ufficiali e il sostegno delle istituzioni regionali

Il direttore generale del polo oncologico Pascale, Maurizio di Mauro, ha evidenziato come questa nuova apertura sia la risposta a un bisogno urgente: «più terapie, più cure e meno viaggi della speranza in altre regioni d’Italia». Di Mauro ha ricordato il ruolo del presidente della regione Campania, Vincenzo De Luca, che ha mostrato attenzione concreta per il progetto.

De Luca ha visitato personalmente la struttura e ha sottolineato quanto il Pascale rappresenti già un centro di eccellenza nella cura dei tumori liquidi. Ha spiegato che oggi si introducono nuove possibilità terapeutiche con cellule geneticamente modificate, anche provenienti da donatori esterni, per affrontare in modo più efficace alcune forme di tumore del sangue. Questo intervento punta quindi a migliorare le risposte cliniche e la qualità della vita dei pazienti campani.

Monica Ghilocci

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