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Nuovo stop alla chiusura di un locale di Scauri deciso dal Tar su ordine del questore

Il tribunale amministrativo regionale di Latina ha concesso un nuovo stop all’ordinanza del questore che disponeva la chiusura di un locale sul lungomare di Scauri, sospendendo il provvedimento per disturbi alla quiete pubblica e presunti rischi per l’ordine pubblico. La vicenda, iniziata il 20 giugno scorso, ora si arricchisce di nuovi sviluppi, dopo il ricorso presentato dai legali del locale. Il giudice ha chiesto approfondimenti sulla documentazione fornita dalle forze dell’ordine, rivelando irregolarità e dubbi sulle accuse mosse.

Proroga del blocco alla chiusura del locale sul lungomare di Scauri

Il provvedimento del questore, che avrebbe dovuto far chiudere un noto locale di Scauri per disturbi legati alla vita notturna, è stato bloccato nuovamente dal Tar di Latina. L’udienza collegiale ha confermato un ordine sospensivo già emanato in modo monocratico dal presidente del tribunale amministrativo, pochi giorni dopo la presentazione del ricorso da parte dell’avvocato Raffaele Sparagna. Questo blocco ha impedito che l’ordinanza diventasse esecutiva, lasciando il locale aperto e operativo.

Valutazioni del giudice sui documenti presentati

Il giudice aveva richiesto alla pubblica amministrazione il deposito completo di tutte le prove a sostegno delle accuse contro il locale, concentrandosi su segnalazioni che definivano come “gravi episodi di disturbo alla quiete pubblica, tumulti e pericolo per l’ordine pubblico”. Ora, in sede collegiale, il Tribunale ha deciso di mantenere la sospensione del provvedimento, attendendo ulteriori approfondimenti sugli atti forniti dalle forze dell’ordine.

L’avvocato Sparagna ha sottolineato nel ricorso le mancanze della documentazione: nessun accertamento oggettivo, nessuna denuncia penale o condanna, e nessuna violazione amministrativa riscontrata. Il locale risulta inoltre in possesso di tutte le licenze necessarie, incluso permesso valido per la vendita di alcolici. Questi elementi hanno portato il tribunale a richiedere un esame più approfondito.

Irregolarità e discrepanze riscontrate nelle relazioni delle forze dell’ordine

Durante l’istruttoria, la difesa ha evidenziato diversi elementi sospetti nelle relazioni e nelle annotazioni prodotte dalle forze dell’ordine a supporto dell’ordinanza di chiusura. Alcuni documenti presentano incongruenze e riferimenti che non coincidono con i fatti. L’avvocato Sparagna ha quindi chiesto al Tar di inoltrare gli atti alla magistratura ordinaria per accertare la possibile falsità di questi documenti.

Il legale ha chiarito che l’obiettivo non è screditare il lavoro dei tutori dell’ordine, ma ricercare la verità sui fatti contestati. Finora non risultano sanzioni penali comminate al locale, mentre l’unica contestazione riguarda la mancata esposizione delle tabelle con gli orari di apertura e chiusura, una questione amministrativa di modesta entità rispetto alle accuse iniziali.

Possibili errori o negligenze negli atti

Le anomalie hanno spinto la difesa a ipotizzare errori o negligenze nella redazione degli atti, ipotesi che resta aperta e sarà oggetto di verifica da parte della magistratura. In caso di accertamenti sulle falsificazioni, la vicenda potrebbe diventare un esempio significativo di abuso nell’uso dei poteri amministrativi.

Lo stato attuale del locale e i riflessi mediatici della vicenda

Al momento, il locale in questione resta aperto e svolge regolarmente la propria attività, essendo in regola con tutte le autorizzazioni previste dalla legge. Le licenze per la vendita di bevande alcoliche sono valide e nessun procedimento penale riguarda la proprietà o la gestione. L’unica sanzione applicata riguarda un aspetto formale, legato all’esposizione delle tabelle orarie.

La vicenda ha però prodotto effetti mediatici rilevanti, che hanno inciso sull’immagine del locale e sulla percezione pubblica. L’avvocato Sparagna ha parlato di “ferita mediatica” causata dalla rapida diffusione delle notizie sulla chiusura, ora sospesa, sottolineando i rischi di decisioni affrettate basate su documenti incerti.

Confronto sulle decisioni amministrative

Lo scambio giudiziario con il Tar e la possibile investigazione sulle presunte irregolarità nelle carte hanno aperto un confronto importante sul modo in cui le autorità amministrative gestiscono e motivano provvedimenti così restrittivi. La difesa attende ora ulteriori sviluppi per chiarire definitivamente la situazione, ma intanto il locale continua a operare senza limitazioni sul lungomare di Scauri.

Paolo Ludovichi

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