A partire dal 5 luglio 2025, i parigini hanno potuto tornare a nuotare nella Senna dopo 102 anni di divieto. Il fiume, che attraversa la capitale francese, è ora accessibile in tre punti precisi, presidiati da personale comunale per garantire sicurezza e qualità dell’acqua. Questa apertura segna l’esito di un lungo progetto di recupero ambientale che ha coinvolto la città per decenni, restituendo ai cittadini la possibilità di vivere un pezzo di patrimonio naturale spesso negato.
Le aree dove è consentito fare il bagno sono state individuate con attenzione dal comune. Si trovano a Bercy, nel settore est, al Pont de Grenelle vicino alla Tour Eiffel, e nel tratto “Bras Marie”, di fronte all’Ile-Saint-Louis nel quartiere del Marais. Proprio in quest’ultimo luogo, le prime persone in fila erano già all’alba, desiderose di tuffarsi in quelle acque che fino a poco tempo fa erano fuori da ogni forma di balneazione. Gli spazi sono stati segnalati chiaramente e presidiate da operatori formati dal comune, un elemento chiave per il controllo e la sicurezza dei bagnanti.
Ogni zona ha regole precise: i nuotatori devono indossare salvagenti gialli, agganciati in vita, e la presenza di bagnini è costante. Chi non rispetta le indicazioni viene allontanato senza esitazione, almeno ai primi segnali di mancata osservanza. È stato previsto anche l’impiego di gommoni di soccorso pronti a intervenire in caso di emergenza. Questo sistema vuol tutelare sia l’esperienza ricreativa sia l’incolumità di chi si avventura in acqua in un fiume che presenta caratteristiche diverse rispetto a una piscina.
L’apertura delle tre zone rimarrà attiva fino al 31 agosto 2025 ma già è sul tavolo l’idea di allargare il numero di punti balneabili fino a una trentina per permettere a una fetta maggiore di cittadini di vivere il fiume nei mesi più caldi.
Il ritorno alla balneazione è parte di un investimento imponente da 1,4 miliardi di euro, che si è concretizzato in interventi concreti per risanare il fiume. Il progetto prende le mosse da una promessa fatta trent’anni fa dal presidente Jacques Chirac, che mirava a rendere pulite le acque della senna e aperte al pubblico. Un grosso sforzo ha riguardato soprattutto la deviazione delle acque reflue a monte di Parigi, prima che confluiscano nel fiume, riducendo l’inquinamento e migliorando nettamente la qualità dell’acqua.
Il prefetto Marc Guillaume ha confermato che oggi la qualità dell’acqua della senna è definita “eccezionale”. Vengono monitorati due batteri importanti: l’Escherichia coli, presente dieci volte meno rispetto ai limiti di legge, e gli Enterococchi, con valori inferiori di almeno venticinque volte. Questo risultato permette un uso sicuro del fiume in termini di salute pubblica. Nonostante ciò, il controllo resta rigoroso e si rinnova frequentemente. Lo sappiamo: a Parigi acque piovane e reflue scorrono nello stesso collettore, quindi un temporale intenso può comunque causare qualche problema momentaneo di esondazione e scarsa qualità.
Per tenere informati i cittadini, sono installate bandiere verdi, gialle o rosse lungo le rive, cambiate in tempo reale in base alla qualità dell’acqua rilevata da sonde elettroniche che prelevano campioni in continuo.
Nuotare in un fiume come la senna non è privo di rischi. Le correnti possono essere forti, soprattutto in alcune stagioni o dopo forti piogge. Inoltre, la presenza di piante acquatiche dal fondale può complicare la nuotata intrappolando gambe o braccia dei nuotatori. È per questo motivo che nei punti balneari sono obbligatori i salvagenti, e si mantengono in servizio bagnini e squadre di soccorso.
Questo presidio costante serve a evitare pericoli e uscire tempestivamente dalle situazioni di emergenza, soprattutto in quei tratti in cui è difficile controllare ogni dettaglio dall’esterno. Le norme di sicurezza sono stringenti e vengono fatte rispettare con rigore anche in presenza di piccoli segnali di pericolo. Il Comune e l’amministrazione di Parigi hanno voluto sottolineare la necessità di mantenere alta l’attenzione, nonostante il ritorno alla balneazione venga visto come un evento storico.
Il ripristino della senna come spazio per nuotare è, a oggi, una realtà concreta, grazie a una serie di interventi concreti su acqua, pulizia, sicurezza e sorveglianza, che godono del sostegno istituzionale e dei cittadini stessi. Il fiume, dopo oltre un secolo, torna a far parte della vita quotidiana dei parigini.
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