I prezzi delle polizze Rc auto continuano la loro crescita anche nel 2025, con l’ultimo trimestre che mostra un aumento diffuso in molte province italiane. I dati più recenti offerti dall’Ivass, e commentati da Assoutenti, mettono in evidenza un quadro dettagliato delle variazioni tariffarie, caratterizzato da forti divari territoriali e una significativa pressione sui consumatori, nonostante un calo dell’incidentalità stradale nel Paese.
Andamento dei prezzi rc auto nel primo trimestre 2025
Secondo l’analisi di Assoutenti, il costo medio delle polizze Rc auto nel primo trimestre del 2025 ha raggiunto i 410 euro, con un incremento del 4,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Questo dato segnala una tendenza al rialzo non attenuata dalle condizioni macroeconomiche, segnate dall’inflazione contenuta. Gli automobilisti italiani si trovano quindi a fronteggiare tariffe più care in modo diffuso e costante.
Aumenti nelle province italiane
Nel dettaglio, gli aumenti più marcati si registrano in città come Caltanissetta, dove il premio medio è cresciuto del 6,9% annuo. Seguono Viterbo e Roma, con incrementi rispettivamente del 6,6% e del 6,4%. Questi incrementi sottolineano come, pur avendo una ridotta frequenza di sinistri, le aree interessate vedano crescere le spese per le coperture RCA. Rimane l’eccezione di Reggio Calabria, che ha fatto registrare una leggera diminuzione del premio medio, pari allo 0,2%.
Differenze territoriali nelle tariffe rc auto: le province più care e quelle più economiche
La forbice tariffaria tra le province italiane continua a essere notevole. Napoli si conferma la provincia più cara, con un costo medio per la polizza fissato a 592,5 euro. Sul podio delle tariffe alte si posizionano anche Prato, con 586,8 euro, e Caserta, con 528,5 euro. Questi valori evidenziano un carico economico pesante per gli automobilisti in queste zone.
Dall’altra parte della classifica si trova Enna, che rappresenta la provincia con il premio più basso, attestandosi attorno ai 297 euro. Seguono Potenza e Oristano, con valori medi rispettivamente di 305 e 310 euro. Il divario tra la provincia più cara e quella con premi più bassi si avvicina così ai 295 euro, una differenza che si traduce in un reale impatto finanziario per chi deve assicurare il proprio veicolo.
Criticità del sistema rc auto e richieste di intervento da parte di Assoutenti
La crescita continua delle tariffe Rc auto non sembra giustificata dalle tendenze attuali dell’incidentalità, che invece risultano in diminuzione. Questo squilibrio ha spinto il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso, a sottolineare la necessità di interventi urgenti sul sistema assicurativo. In particolare, ha ricordato la sentenza della Corte Costituzionale che ha reso facoltativo l’indennizzo diretto, una misura che potrebbe contribuire a frenare la corsa al rialzo dei costi.
Governance e trasparenza nel settore assicurativo
Melluso ha anche richiamato l’attenzione sulla struttura di controllo del settore assicurativo, puntando sulla necessità di una riforma dell’Autorità di vigilanza e di una governance composta da figure indipendenti dal mondo assicurativo. Questi cambiamenti sono ritenuti fondamentali per garantire maggiore trasparenza e tutelare gli automobilisti.
Impatto della crescita dei premi sulle famiglie italiane
L’aumento medio delle tariffe Rc auto tocca in modo diretto il bilancio delle famiglie italiane, soprattutto in aree con premi molto oltre la media nazionale. In città come Napoli o Prato, l’assicurazione rappresenta una voce di spesa significativa, che può pesare sulle scelte quotidiane delle persone, dal mantenimento del veicolo all’uso del mezzo per lavoro o tempo libero.
Il divario tra province più costose e più economiche contribuisce a una differenza netta nella qualità dell’accesso ai servizi assicurativi, con automobilisti di alcune zone costretti a sostenere spese maggiori per coperture identiche. Questa disparità può alimentare anche fenomeni di evasione o la ricerca di soluzioni alternative poco tutelate.
La crescita continua delle polizze Rc auto, aumentando i costi fissi per i cittadini, pone l’Italia di fronte a un tema di equilibrio tra sicurezza stradale, tutela dei consumatori e sostenibilità economica. Le scelte delle istituzioni e degli enti di controllo saranno cruciali per gestire questa pressione tariffaria, evitando ulteriori impatti negativi sul mercato delle assicurazioni auto.