A piazza Municipio, a Napoli, è stata ripristinata la targa dedicata a Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista tragicamente assassinato la notte del 31 agosto 2023 per motivi futili. Dopo essere stata danneggiata nei mesi successivi alla sua installazione, la targa torna a ricordare la sua storia, in un momento di partecipazione collettiva che ha coinvolto famiglia, istituzioni e forze dell’ordine.
La cerimonia di ripristino e la presenza delle istituzioni
La cerimonia si è svolta in presenza di figure chiave della città. Alla rinnovata targa erano presenti la madre del ragazzo, Daniela Di Maggio, il prefetto di Napoli Michele di Bari, il sindaco Gaetano Manfredi e i vertici delle forze dell’ordine locali. Questi ultimi hanno assicurato un impegno continuo nella tutela della legalità e nella sicurezza nei quartieri più sensibili della città. Il sindaco, con un gesto semplice ma carico di significato, ha deposto un fascio di fiori ai piedi della targa, sottolineando l’importanza di mantenere vivo il ricordo di Giovanbattista e di continuare a promuovere un ambiente civile e sicuro.
Il prefetto di bari durante la cerimonia
Il prefetto di Bari ha ricordato come l’apposizione della targa rappresenti non solo una commemorazione ma un monito e un impegno concreto delle istituzioni per contrastare la violenza, affermando che “lo Stato continuerà a intervenire con decisione ovunque sia necessario.” Ha sottolineato inoltre il desiderio condiviso dalla popolazione di superare queste pagine tragiche e di costruire un futuro diverso.
La testimonianza di daniela di maggio e il progetto per la periferia
Durante la cerimonia la madre di Giovanbattista ha espresso gratitudine verso le istituzioni per aver ascoltato la sua richiesta di giustizia e memoria. Daniela Di Maggio ha parlato di suo figlio come simbolo della Napoli che deve emergere, una città migliore e capace di offrire modelli positivi alle nuove generazioni. Ha proposto un progetto educativo che partirà a settembre nella scuola ‘Cilea-Mameli‘ di Caivano, comune vicino a Napoli.
Dettagli del progetto giogiò può solo uscire il sole adesso
Il progetto, dal titolo Giogiò può solo uscire il sole adesso, prevede l’apertura di una scuola di musica rap e l’istituzione di un’aula dedicata al corno francese. Lo scopo è dare spazio alla cultura musicale come strumento di aggregazione e riscatto sociale, soprattutto in periferia. Accanto a questo, è previsto uno sportello di consulenza per supportare i giovani con promozione di legalità e comportamenti civili. Daniela ha spiegato che “l’obiettivo è portare strumenti concreti per cambiare le condizioni sociali, offrendo un modello replicabile in altri contesti problemativi.”
Un ricordo che va oltre la targa: impegno e memoria attiva
L’omicidio di Giovanbattista Cutolo ha acceso un dibattito acceso su sicurezza, legalità e ruolo della comunità nella città. La targa rimane un segno fisico di questa tragedia, ma la volontà della famiglia e delle istituzioni è farne un punto di partenza per azioni concrete. L’iniziativa educativa rappresenta un tentativo di intercettare le nuove generazioni e proporsi come alternativa ai circuiti di violenza e illegalità.
Napoli, periferie, e la risposta culturale
Questa realtà napoletana riflette un bisogno più ampio di riportare hub culturali e sociali nelle periferie, rispondendo con educazione e partecipazione a episodi di criminalità giovanile. Le istituzioni stanno consolidando presenze sul territorio mentre la cittadinanza si mostra sempre più attenta a queste iniziative. Lo Stato mantiene un ruolo attivo nel contrasto alla violenza, monitorando costantemente le aree a rischio.
Nel quadro delle recenti vicende, la sostituzione della targa danneggiata non è solo un gesto materiale ma una riaffermazione di memoria. E implica la volontà di non dimenticare chi ha perso la vita in modo assurdo. Napoli continua a confrontarsi con queste sfide, cercando strumenti per proteggere i suoi cittadini e valorizzare le storie di chi ha subito ingiustizie.