La città di Napoli accoglie nuovamente il capolavoro di Caravaggio, il “Martirio di sant’Orsola”, dopo la recente esposizione a Roma. Il dipinto, protagonista di una delle mostre più importanti del Giubileo 2025, torna nel cuore della città partenopea con un allestimento rinnovato che punta a valorizzare ogni dettaglio dell’opera. L’iniziativa, curata dalle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, rinnova così il legame tra il maestro lombardo e Napoli, custodendo e raccontando un pezzo fondamentale della storia artistica italiana.
Il ritorno del martirio di sant’Orsola nelle gallerie d’italia a napoli
Dopo l’esposizione nelle Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma, durata dal 6 marzo al 20 luglio 2025, il “Martirio di sant’Orsola” di Caravaggio è tornato in mostra nelle Gallerie d’Italia di via Toledo, nel centro storico di Napoli. Michele Coppola, executive director Arte, cultura e beni storici di Intesa Sanpaolo e direttore generale delle Gallerie d’Italia, ha sottolineato la parola “casa” per indicare il ritorno a Napoli di un’opera così importante per il patrimonio artistico locale e nazionale.
La mostra romana, intitolata “Caravaggio 2025” e sostenuta da Intesa Sanpaolo, ha raccolto un pubblico di 450 mila visitatori e ha attirato l’attenzione di tremila giornalisti provenienti da ogni parte del mondo. Questo successo ha rilanciato l’attenzione su Caravaggio nel contesto del Giubileo, momento di grande afflusso turistico e spirituale per la capitale.
Il dipinto, fiero testimone del Seicento, ora torna al suo spazio originario napoletano per essere ammirato da cittadini e turisti. Le Gallerie hanno investito risorse importanti per garantire un’accoglienza speciale all’opera, valorizzandola tramite un nuovo allestimento e una collocazione studiata per esaltarne colori e dettagli, molto ravvivati dopo i recenti restauri.
Sala e restauro per la valorizzazione del dipinto
La sala dedicata al Martirio di sant’Orsola all’interno delle Gallerie d’Italia a Napoli è stata completamente ripensata. Oltre all’illuminazione calibrata per porre in risalto le sfumature cromatiche e il gioco di luci che caratterizza l’opera, anche la preziosissima cornice ha ricevuto attenzioni particolari. Il restauro ha permesso di far riaffiorare punte di colore e dettagli nascosti, donando al quadro nuova forza visiva.
Inoltre, l’area che introduce alla sala è stata trasformata con un’installazione di arte contemporanea. Questo allestimento accompagna idealmente il pubblico verso l’incontro con Caravaggio, creando un percorso emozionale che prefigura l’impatto visivo e narrativo del dipinto. L’intento è di far percepire al visitatore non solo la storicità del quadro ma anche la sua attualità, capace di restare vibrante nel tempo.
Design e percorso emozionale per il visitatore
L’esperienza in galleria si arricchisce anche di elementi di design architettonico: un tunnel dorato e scale rosse conducono allo spazio dell’opera, segnalando l’arrivo a un momento di contemplazione forte. Questi passaggi aumentano la componente immersiva della visita e suggeriscono un senso di attesa e rispetto per il capolavoro.
Sicurezza e valore dell’opera
Il “Martirio di sant’Orsola” è dotato di una protezione elettronica che ne garantisce la sicurezza contro eventuali danneggiamenti o furti. L’opera è coperta da un’assicurazione dal valore di 100 milioni di euro, cifra che testimonia l’importanza e il pregio del dipinto firmato da Caravaggio.
Il direttore Michele Coppola ha ricordato che le Gallerie d’Italia hanno da poco superato il traguardo di un milione di visitatori, un dato che riflette l’interesse crescente per il patrimonio culturale custodito a Napoli. La riproposizione del dipinto, ora frutto di un restauro meticoloso, arricchisce la pinacoteca e offre una nuova modalità di fruizione del patrimonio artistico.
Il ritorno del quadro coincide con l’iniziativa delle Gallerie di offrire una giornata a ingresso gratuito durante la prima domenica di agosto, evento che consente anche a chi di solito non visita i musei di ammirare un’opera capace di raccontare così tanto della storia e dell’arte italiana. Napoli riafferma così il suo ruolo di polo culturale, difendendo e proponendo un patrimonio di valore mondiale, che parla ancora oggi a chiunque si fermi a osservarlo da vicino.