La città di roma si distingue anche nei primi mesi del 2025 per la vivacità del suo tessuto imprenditoriale. Nel secondo trimestre dell’anno la capitale guida la classifica italiana con un bilancio netto di 3.849 nuove imprese, risultato che testimonia una ripresa positiva nonostante le incertezze che caratterizzano il contesto economico e socio-politico attuale. Questi dati emergono dal report Movimprese, aggiornato al 30 giugno 2025, e rivelano quanto l’area metropolitana continui a spingere lo sviluppo economico locale e regionale.
Il saldo positivo di imprese a roma e provincia
Nel periodo tra aprile e giugno del 2025, roma ha registrato 7.047 nuove iscrizioni di imprese, a fronte di 3.198 cessazioni. Questo ha portato a un saldo netto di +3.849 realtà imprenditoriali, il più alto in italia per quel trimestre. I numeri mostrano un tasso di crescita dello 0,88%, superiore non solo alla media nazionale che si attesta allo 0,56%, ma anche rispetto al resto delle principali città italiane. A fine giugno, complessivamente, nel territorio tra roma e provincia risultano attive 438.752 imprese, pari al 7,5% del totale nazionale.
Questi dati confermano come roma si mantenga una città dinamica per l’imprenditorialità, continuando a essere attrattiva per nuovi investimenti e attività commerciali. Il saldo positivo indica che le nuove aperture superano di gran lunga le chiusure, segnalando un tessuto produttivo resiliente e in espansione. Nonostante le difficoltà di un contesto internazionale segnato da incertezze economiche e tensioni sociali, la capitale dimostra di saper reagire con una crescita concreta.
Andamento nel lazio e nelle province
I dati positivi della capitale si riflettono anche nel più ampio contesto regionale. Il lazio si posiziona come la prima regione italiana per tasso di crescita imprenditoriale nel secondo trimestre 2025, con uno 0,79%. Nel complesso, la regione ha visto 9.106 nuove iscrizioni di imprese contro 4.427 cessazioni, generando un saldo positivo di 4.679 unità. Il totale delle imprese attive nel lazio al 30 giugno arriva a 594.145, pari al 10,1% del totale nazionale.
Le province del lazio mostrano variazioni differenti. Latina guida con un tasso di crescita del 0,62%, seguita da Frosinone , Viterbo e Rieti . Questi numeri indicano una crescita diffusa, anche se meno marcata rispetto alla capitale. Le dinamiche imprenditoriali nelle province riflettono un andamento positivo che supporta lo sviluppo regionale, confermando il ruolo chiave del lazio nell’economia italiana.
Le dichiarazioni della camera di commercio di roma e le prospettive per il futuro
Nel corso della presentazione dei dati, il presidente della camera di commercio di roma, lorenzo tagliavanti, ha evidenziato come questi numeri rappresentino una base di speranza in un contesto difficile. Tagliavanti ha definito i dati “moderatamente ottimistici”, sottolineando la capacità di roma e lazio di reagire alle condizioni avverse che persistono a livello globale e interno.
Secondo il presidente, le risorse derivanti dal piano nazionale di ripresa e resilienza e gli investimenti previsti per il giubileo del 2025 hanno già prodotto effetti tangibili sull’economia locale. Questi fondi stanno supportando l’attività produttiva e favorendo un percorso di crescita destinato a durare nel tempo. Tagliavanti ha comunque rimarcato la necessità di non abbassare la guardia. Le tensioni sociali ed economiche restano forti e possono compromettere questa ripresa. Serve un sostegno concreto e continuo per consolidare le imprese esistenti e stimolare nuove iniziative.
L’attenzione si rivolge quindi alle politiche locali e nazionali in grado di rafforzare la produttività e il lavoro nel territorio di roma e lazio. Il giubileo rappresenta un’opportunità straordinaria per mettere in moto investimenti e occupazione, mentre il pnrr continua a fornire un flusso di risorse da impiegare per garantire uno sviluppo più solido e stabile.