L’inchiesta condotta dalla Guardia di Finanza nelle province di Salerno e Potenza ha portato al sequestro di beni per un valore di 2,7 milioni di euro a Gerardo Volpe, ex istruttore contabile della Provincia di Salerno durante gli anni tra il 2005 e il 2012. Le indagini riguardano diversi episodi di illeciti legati alla pubblica amministrazione, fra cui la controversa vicenda delle cosiddette “strade fantasma” che già aveva attirato l’attenzione delle forze dell’ordine. L’operazione del tribunale rappresenta uno degli interventi applicativi precoci del Codice Antimafia in casi di reati amministrativi.
Gli accertamenti hanno permesso di individuare sette immobili e due terreni, posti sotto sequestro dalle autorità giudiziarie. Le proprietà comprendono una villa di tre piani nel quartiere residenziale chiamato “Casa Manzo”, situato a Salerno, e una villetta sulla costa di Montecorice, sempre in provincia di Salerno. Il valore stimato del patrimonio immobiliare raggiunge complessivamente i 2,7 milioni di euro.
La Procura di Salerno, guidata dal procuratore Giuseppe Borrelli, ha evidenziato come questo provvedimento rappresenti una delle prime applicazioni concrete del Codice Antimafia rivolto a inchieste che coinvolgono reati contro la pubblica amministrazione. Il sequestro immobiliare diventa così uno strumento per impedire al presunto responsabile di godere dei frutti di attività illecite.
Le investigazioni si concentrano sul periodo dal 2005 al 2012 quando Gerardo Volpe ricopriva il ruolo di istruttore contabile nell’ufficio finanziario della Provincia di Salerno. Il tribunale della Prevenzione ha osservato che durante quegli anni Volpe ha tenuto uno stile di vita che sembrava ben oltre le sue capacità economiche ufficiali.
L’acquisto di beni immobili così rilevanti è stato ritenuto sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati dall’ex funzionario. Questa discrepanza ha rappresentato uno dei primi elementi su cui si sono basate le autorità per iniziare approfondimenti mirati e successive misure restrittive patrimoniali.
Già nel quadro di varie indagini per reati contro la pubblica amministrazione, Gerardo Volpe era stato coinvolto nella vicenda delle “strade fantasma”. Questa indagine, emersa dopo la denuncia di Angelo Vassallo, sindaco-pescatore ucciso nel 2010 e noto per la sua attenzione sulla legalità, ha aperto molte piste sugli sprechi e le irregolarità nei lavori pubblici della Provincia.
Le “strade fantasma” riguardano opere pubbliche mai effettivamente realizzate ma contabilizzate come se fossero state completate. La Guardia di Finanza, dopo aver appurato la gravità delle irregolarità, ha concentrato l’attenzione anche su figure interne all’amministrazione provinciale, come Volpe, sospettate di aver favorito o coperto queste irregolarità.
Il sequestro odierno si colloca in questa cornice giudiziaria ancora aperta e testimonia la volontà delle autorità di agire contro i patrimoni che possono derivare da fondi pubblici sottratti indebitamente alla collettività.
L’evoluzione delle indagini sarà determinante per stabilire ulteriori responsabilità e eventuali sviluppi penali a carico dell’ex istruttore contabile di Salerno, mentre gli asset bloccati resteranno sotto custodia giudiziaria in attesa delle decisioni definitive del tribunale.
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