Il comune di Sezze ha messo in campo una serie di misure per contrastare chi non versa le tasse comunali e continua a usufruire dei servizi senza contribuire. Nei giorni scorsi la commissione gestione risorse e programmazione ha dato il via a un piano di controlli con l’invio immediato di centinaia di avvisi e verifiche approfondite su singoli cittadini e attività del territorio. L’obiettivo è chiaro: ridurre l’evasione aumentando la trasparenza e la correttezza nel pagamento della tassazione locale.
Il primo passo riguarda la notifica di oltre 200 avvisi di accertamento. Questo elenco è frutto di mesi di controllo incrociato e analisi dei dati raccolti dagli uffici comunali. Gli evasori totali sono quei cittadini rimasti sconosciuti agli uffici, ma che continuano a usare strade, servizi pubblici, raccolta rifiuti senza pagare alcunché. Gli avvisi rappresentano una presa di posizione formale e aiuteranno a far emergere situazioni fino a oggi celate.
Delle zone specifiche del centro storico sono diventate terreno di osservazione, a partire da via Pitti e via Cordonata Petrarca. Qui, gli uffici stanno mettendo a confronto dati diversi: denuncia dei rifiuti, contratti di affitto, utenze domestiche. Queste verifiche puntano a trovare disparità tra quanto dichiarato e l’effettivo utilizzo dei servizi. Lo sforzo è impegnativo e richiederà tempo, ma offre una prospettiva chiara per contenere l’evasione su tutta la città in modo sistematico.
Le operazioni iniziali hanno già segnalato alcune incongruenze che meritano ulteriori approfondimenti. Non si tratta solo di controlli superficiali, ma di un’indagine più articolata che prevede analisi dettagliate su ogni caso sospetto. Quando il lavoro nelle aree piloto sarà concluso, la mappatura dei mancati pagamenti si allargherà ad altre strade e quartieri del comune.
Questa attività avrà come protagonisti vari uffici comunali: tributi, anagrafe, SUAP, polizia locale e tecnico. Ciascuno metterà a disposizione informazioni specifiche, creando un sistema di controllo incrociato difficile da eludere. L’obiettivo non è solo punire ma incentivare la regolarizzazione spontanea, ricorrendo a un approccio rigoroso ma trasparente.
Il presidente della commissione, l’avvocato Federica Pecorilli, ha sottolineato come questa operazione nasca dalla collaborazione tra più uffici comunali. Ha spiegato che la lotta all’evasione è necessaria per garantire equità fiscale e una migliore distribuzione del carico tributario. In pratica, se tutti contribuissero, gli oneri sarebbero più leggeri per ciascun contribuente.
Il messaggio partito dall’amministrazione è chiaro: “pagare tutti per pagare meno”. Chi ha debiti può trovare in questi accertamenti l’occasione per regolarizzare la propria posizione e partecipare alla spesa pubblica, sino ad oggi troppo sbilanciata a causa degli evasori totali. Le azioni messe in campo segnano una svolta nel controllo fiscale di Sezze ma diventeranno efficaci solo nel medio-lungo periodo.
Il contrasto all’evasione si presenta quindi come una sfida che richiede tempo e attenzione, ma con strumenti settoriali e decisione. Le verifiche appena avviate e gli avvisi già inviati rappresentano una prima fase di un percorso iniziato per dare a tutta la cittadinanza condizioni più giuste e sostenibili.
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