La summer school 2025 organizzata dal centro studi umanistici “marco tullio cicerone” di arpino ha preso il via lunedì 23 giugno, concentrandosi sul tema della formazione del perfetto oratore nella tradizione della scuola romana. L’iniziativa ha richiamato studiosi e studenti provenienti da diverse università italiane ed europee, offrendo un’occasione di confronto e studio sul mondo della retorica antica e sul patrimonio culturale legato alla figura di cicerone.
Arrivo e apertura dei lavori nella città di cicerone
Il primo giorno dell’evento ha visto l’arrivo dei partecipanti nella città natale di marco tullio cicerone, arpino, luogo che si prepara ad ospitare per l’intera settimana un ricco programma di lezioni e dibattiti. Dopo la registrazione, la summer school ha ufficialmente preso il via martedì 24 giugno. La mattinata è stata aperta dal professor mario de nonno dell’università roma tre, che ha tenuto una lectio magistralis incentrata sulla “conversione della grammatica latina: dai grammatici cristiani alla grammatica cristiana”. Questo intervento ha offerto una riflessione approfondita sulle trasformazioni linguistiche e culturali legate al passaggio dal mondo pagano a quello cristiano, sottolineando come la grammatica abbia rappresentato un ponte importante nel contesto dell’evoluzione antiquaria e letteraria.
Pomeriggio dedicato a cicerone e ai giovani oratori
Nel pomeriggio, il professor paolo de paolis dell’università di verona ha proseguito con una lezione dedicata al rapporto tra cicerone e la formazione del giovane oratore, tema chiave della summer school. L’intervento ha messo in luce le tecniche e i modelli che cicerone ha lasciato come eredità per la formazione degli oratori romani, tracciando un quadro preciso delle pratiche educative e della cultura retorica dell’epoca. Non è mancato un momento culturale fuori dall’aula, con la visita alle abbazie di san domenico abate e di casamari, due luoghi ricchi di storia e arte, che hanno offerto ai partecipanti un’esperienza diretta del territorio e del suo patrimonio artistico legato anche alla tradizione monastica e culturale locale.
Impegni didattici e visite culturali della seconda giornata
La giornata di mercoledì 25 giugno ha confermato la varietà e la profondità dell’offerta didattica. Il professor paolo d’alessandro ha affrontato la dottrina metrica e retorica, elementi fondamentali per comprendere le strutture del discorso nella cultura romana. Successivamente la professoressa anna zago e la dottoressa fatima el matouni hanno proposto un approfondimento sulle figure retoriche e sull’insegnamento di villa et virtutes nella tradizione grammaticale latina, offrendo una prospettiva dettagliata sulla formazione morale e culturale che accompagnava l’apprendimento linguistico in epoca antica. La giornata si è conclusa con una visita guidata all’acropoli di arpino, che ha permesso di contestualizzare storicamente e geograficamente i contenuti trattati durante le lezioni, immergendo i partecipanti nel cuore antico della città.
Lezioni e laboratori a metà settimana tra cultura romana e retorica
Il programma di giovedì 26 giugno ha continuato a esplorare il mondo della formazione retorica nella roma antica. Il professor mario lentano dell’università di siena ha discusso della declamazione, ovvero dello studio dei principi del foro, richiamando l’attenzione sul valore pratico e teorico delle esercitazioni oratorie in ambito giudiziario e pubblico. A seguire, la professoressa francesca romana nocchi, dell’università roma tor vergata, ha illustrato le tecniche performative utilizzate da cicerone e quintiliano, ponendo l’accento sulla componente scenica del discorso e sull’importanza della preparazione del corpo e della voce nell’arte oratoria. Il professor alessandro garcea della sorbonne université paris ha chiuso le relazioni mattutine con un intervento su cesare, analizzando il suo approccio polemico tra eloquenza e grammatica, un tema che ha mostrato i rapporti tra politica e cultura retorica nell’antica roma. Nel pomeriggio sono stati organizzati laboratori pratici e la visita al centro storico di arpino, che ha offerto un altro momento di approfondimento culturale, mettendo in risalto le radici storiche della città e il rispetto per il patrimonio classico.
Ultimo giorno di lezioni su diritto e retorica con la cerimonia finale
Venerdì 27 giugno si sono svolte le ultime lezioni della summer school, con particolare attenzione al ruolo della iuris prudentia nella tradizione di cicerone e ulpiano. Il professor carlo pelloso dell’università di verona ha sviluppato il tema evidenziando come il diritto si connettesse strettamente con la pratica retorica, soprattutto nell’ambito dei processi e della formulazione delle prove. La professoressa lucia pasetti dell’università di bologna ha completato il percorso con una lezione sulle prove di fatto nella tradizione retorica, richiamando l’importanza dell’argomentazione e della dimostrazione concreta nelle arti oratorie. La giornata ha previsto laboratori finali e la cerimonia di consegna degli attestati di partecipazione ai corsisti, chiudendo così un ciclo di appuntamenti che ha visto arpino affermarsi ancora una volta come punto di riferimento per gli studi classici e la cultura latina.