Tre uomini residenti a cassino, già conosciuti dalle forze dell’ordine, sono stati arrestati con l’accusa di tentato omicidio, danneggiamento seguito da incendio, furto aggravato e detenzione di ordigno incendiario. I provvedimenti sono stati emessi dal gip del tribunale di cassino e notificati dai carabinieri il 30 luglio 2025. I fatti risalgono alla notte del 18 maggio, quando una serie di eventi violenti ha scosso due locali pubblici della città.
La vicenda è iniziata in un bar di cassino. Uno degli arrestati ha chiesto al gestore tre bottiglie di prosecco gratuite. Dopo qualche discussione, il titolare ha accettato di vendere due bottiglie a metà prezzo e regalarne una. L’uomo, accompagnato da un complice, ha poi raggiunto un altro esercizio pubblico in città. Qui si è acceso un litigio con un cliente di 41 anni. Il diverbio è cresciuto fino a degenerare in violenza quando il proprietario ha cercato di allontanare i due aggressori.
All’esterno del locale, gli arrestati hanno aggredito il 41enne usando sgabelli come armi improvvisate. Non si sono fermati lì: dopo una breve pausa, sono tornati accompagnati da un terzo uomo, brandendo minacce e infine accoltellando la vittima. Una delle coltellate ha raggiunto il corpo, ma fortunatamente non ha provocato danni agli organi vitali. L’uomo è stato subito soccorso e portato all’ospedale santa scolastica, dove ha ricevuto cure e assistenza.
Dopo l’aggressione, i tre uomini avrebbero pianificato un altro episodio violento. Hanno rubato un estintore da una stazione di servizio vicina e si sono procurati una bombola di gas gpl. Con questi materiali hanno costruito un rudimentale ordigno incendiario simile a una molotov. Tornati davanti ai due locali con cui avevano avuto la lite, hanno sfondato le vetrine usando bombola ed estintore come arieti. Poi hanno lanciato il dispositivo incendiario all’interno di uno degli esercizi.
L’ordigno ha causato un principio di incendio che avrebbe potuto provocare danni gravi, ma l’intervento rapido dei vigili del fuoco e dei carabinieri ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Grazie a questi soccorsi, nessuno si è ferito e i danni sono rimasti limitati agli infissi e agli interni dei negozi.
Le indagini sono state coordinate dalla procura di cassino e affidate ai carabinieri locali. Gli investigatori hanno raccolto testimonianze di chi era presente e hanno acquisito le registrazioni di videosorveglianza sia nei locali che lungo le vie limitrofe. Questi elementi hanno permesso di ricostruire con precisione i fatti, individuando ruoli e responsabilità dei tre arrestati.
Al momento il procedimento giace in fase preliminare ma la raccolta di prove appare solida. L’insieme delle testimonianze, con l’ausilio delle immagini registrate, ha rafforzato l’accusa contro il trio. La vicenda continua a muoversi nei canali giudiziari di cassino, in attesa delle prossime decisioni dei magistrati.
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