Tre ragazzi di latina hanno creato un’app che promette di cambiare la vita delle persone con disabilità visiva. Si chiama Theia Vision Assistant ed è un software per smartphone e tablet dotato di intelligenza artificiale, pensato per facilitare le attività quotidiane di chi non vede. L’app aiuta a riconoscere oggetti, colori e testi, e a muoversi con maggiore sicurezza negli ambienti.
Il progetto nasce dalla passione per la tecnologia di Roberto Marianantoni, Gianluca Samaritani e Matteo Marucco, ma anche dalla volontà di abbattere gli ostacoli che le persone con disabilità visiva affrontano ogni giorno. Gianluca, in particolare, ha vissuto da vicino questa realtà, essendo figlio di genitori non vedenti. Questo legame stretto con chi vive la disabilità ha dato forma concreta all’applicazione, pensata per rispondere a bisogni reali e non a ipotesi teoriche.
Se non fosse per questa esperienza, forse Theia Vision Assistant sarebbe rimasta solo un’idea, invece è diventata un prodotto concreto, utilizzabile da chi ha bisogno di migliorare l’autonomia nelle attività che sembrano semplici, ma per molte persone sono complessi ostacoli quotidiani. Avere vicino qualcuno che conosce davvero quelle difficolta ha permesso ai tre giovani di lavorare su un’interfaccia e funzioni efficaci e adeguate alle necessità di chi non vede.
Il cammino verso il lancio dell’app non è stato facile. Al momento della nascita della startup, l’intelligenza artificiale era solo agli inizi e in pochi immaginavano quanto avrebbe rivoluzionato il settore delle applicazioni per disabilità. Roberto, Gianluca e Matteo hanno cercato appoggi finanziari tra investitori, ma si sono scontrati con molte porte chiuse. Molte aziende non hanno voluto credere in quel progetto, forse per la complessità o per il rischio percepito.
Nonostante questo muro di scetticismo, i giovani imprenditori non hanno mollato. Hanno continuato a sviluppare il software in autonomia, attendendo il momento in cui le tecnologie su cui si basavano, soprattutto l’intelligenza artificiale, sarebbero cresciute abbastanza da permettere di portare a compimento il progetto. Il risultato è arrivato il 29 maggio, data in cui Theia Vision Assistant è stata resa disponibile sia per dispositivi Android, sia per iOS.
Il successo dell’app passa anche dalle persone che l’hanno sperimentata prima del lancio ufficiale. Numerosi non vedenti hanno prestato il loro tempo per provare le funzioni dell’app e suggerire modifiche. Questo confronto diretto ha dato modo di affinare il funzionamento in modo che rispondesse davvero alle esigenze di chi ha difficoltà visive.
L’idea di base era semplice: permettere a chi non vede di orientarsi meglio tramite lo smartphone, descrivendo in tempo reale ciò che lo circonda. Non si può ancora camminare con l’app come unico aiuto, ma Theia Vision Assistant già ora accompagna ogni gesto, dando informazioni precise sugli oggetti presenti e i testi da leggere. I progressi effettuati grazie ai test hanno permesso di sviluppare strumenti per riconoscere colori e tipi di indumenti, distinguere contenitori, leggere etichette di medicinali e persino cartelli stradali o indicazioni in luoghi pubblici.
Theia Vision Assistant si comporta come un assistente virtuale vocale, ma con un compito più mirato. Risponde ai comandi vocali e descrive ad alta voce ogni elemento riconosciuto attraverso la fotocamera dello smartphone. Prima di scattare una foto, l’app aiuta a puntare l’oggetto, facilitando per esempio la scelta degli indumenti o l’identificazione di una scatola di farmaci.
Questa funzione diventa preziosa nelle azioni quotidiane come scegliere i vestiti del giorno o capire che cosa c’è nel frigorifero. L’app sa identificare oggetti diversi e leggere testi stampati, migliorando l’autonomia di chi la usa e riducendo la necessità di assistenza diretta.
La startup, pur piccola, si presenta con grandi ambizioni. Essendo partita senza sostegni esterni e finanziamenti importanti, i suoi creatori puntano molto sul passaparola e sulla diffusione tramite eventi. A latina, città di origine dei fondatori, l’app è stata presentata in incontri organizzati insieme all’Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Onlus-Aps, coinvolgendo direttamente i potenziali utenti.
Il progetto è destinato a crescere, anche grazie alla possibilità tecnica di aggiornare e migliorare il software in modo continuo. Theia Vision Assistant non è un prodotto finito, ma un’iniziativa vivace che si evolve con l’aiuto di chi la usa, per affinare le sue funzionalità e portare più autonomia a chi ha problemi di vista.
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