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Velletri libris 2025 accoglie azar nafisi per una serata dedicata alla letteratura, cultura e libertà

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La rassegna letteraria velletri libris 2025 ha registrato un nuovo successo di pubblico venerdì 18 luglio con l’ospite d’eccezione azar nafisi. L’evento, parte di una serie di incontri promossi dalla fondazione de cultura e da mondadori bookstore con il sostegno della regione lazio e arsial, ha visto la partecipazione di numerosi appassionati di letteratura e cultura nel suggestivo chiostro della casa delle culture e della musica a velletri. La scrittrice iraniana, autrice di bestseller che hanno segnato in modo indelebile diverse generazioni, ha incantato il pubblico raccontando storie di resistenza culturale e umana legate al suo paese e alla lettura.

Un’atmosfera ricca di emozioni nel cuore di velletri

Il chiostro della casa delle culture e della musica si è trasformato in una cornice perfetta per ospitare un appuntamento atteso da tempo. L’atmosfera è stata scandita da momenti che hanno coinvolto tutti i sensi. Prima dell’incontro con azar nafisi, la serata si è aperta con un’interessante presentazione della cantina ospite, curata da massimo morassut del crea, che ha offerto ai partecipanti un’esperienza sensoriale incentrata sul legame fra vino e cultura. I lettori hanno ascoltato le letture di silvia ciriaci, che con voce intensa ha dato vita ai brani tratti dai libri dell’autrice, mentre la musica di paola cucuzza ha accompagnato dolcemente gli ospiti con melodie dal tono evocativo. Il momento più suggestivo è arrivato quando alcune artiste hanno accolto azar nafisi con canti dedicati alla pace e all’armonia. Questo omaggio, delicato e potente, ha sottolineato il valore del messaggio portato dall’autrice e la sua dedizione alle cause umanitarie. Il pubblico ha risposto con un silenzio carico di attenzione, catturato da quelle parole e note.

Il racconto di azar nafisi fra memoria e dignità

Durante la serata azar nafisi ha presentato due suoi libri, “leggere lolita a teheran” e “leggere pericolosamente”. L’autrice ha parlato della propria vicenda personale e della sua famiglia, intrecciandola con la narrazione del contesto storico e culturale iraniano. Questo viaggio nella memoria non ha soltanto illustrato fatti ma ha evocato la lotta per la libertà e la dignità, temi ricorrenti nelle sue opere. Con un riferimento affettuoso all’italia, nafisi ha voluto condividere con la platea una frase che accompagna le sue visite nel nostro paese: “la bellezza è verità”. Queste parole hanno risuonato tra il pubblico, riconoscendo nella cultura italiana un valore autentico che l’autrice stessa percepisce profondamente.

Il momento che ha colpito maggiormente i presenti è stato il racconto di una ex studentessa di nafisi. La giovane, dopo aver seguito le lezioni tenute dalla scrittrice, è stata arrestata e poi giustiziata. Nonostante la prigionia, la ragazza ha mantenuto viva la sua passione per la letteratura americana, condividendola con una compagna di cella. Questo gesto, simbolo di resistenza contro l’oppressione, ha messo in luce quanto la cultura possa rappresentare un baluardo di speranza anche in condizioni estreme. La commozione della sala ha testimoniato la forza di quella testimonianza.

Riflessioni sul totalitarismo e l’importanza della cultura

Azar nafisi ha poi concentrato il suo discorso su temi cruciali come il totalitarismo e le tecniche di propaganda adottate dai regimi. Ha spiegato come questi sistemi cerchino di annientare l’identità individuale per sostituirla con ideologie imposte. Nel suo intervento la scrittrice ha messo in rilievo il ruolo salvifico della letteratura e della cultura. Attraverso la lettura si può sviluppare un pensiero autonomo e critico che sfugge al controllo del potere. La salvaguardia della libertà mentale diventa quindi un atto necessario per resistere alle manipolazioni.

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Un punto chiave emerso durante l’incontro è stato il richiamo a non sovrapporre mai la natura di un popolo alle azioni dei regimi che ne governano la politica. Nafisi ha precisato: “dire che il mio paese è il regime è come dire che l’europa è solo fascismo o comunismo”. La cultura di una società va oltre la politica e spesso si contrappone ad essa. Questo messaggio invita alla distinzione tra identità collettiva culturale e realtà del potere politico, spesso oppressivo o distorto.

Dettagli sull’evento e prossimi incontri della rassegna

Al termine dell’incontro azar nafisi ha partecipato alla tradizionale sessione di firma copie e foto con i lettori, che si sono radunati con entusiasmo per prolungare l’esperienza e portare con sé un ricordo della serata. L’evento ha avuto come partner la fondazione di partecipazione arte & cultura città di velletri, casale della regina e crea – viticoltura enologia. Sponsor come allianz, banca popolare del lazio, class auto e casa di cura madonna delle grazie hanno garantito il supporto necessario per la realizzazione della rassegna.

Il calendario di velletri libris prosegue con un altro appuntamento appena pochi giorni dopo, martedì 22 luglio alle 20, quando lo scrittore fabio genovesi tornerà a presentare il suo ultimo romanzo, “mie magnifiche maestre”, edito da mondadori. L’ingresso sarà libero, consentendo a chiunque voglia di partecipare a immergersi nuovamente nel mondo della letteratura e del racconto. Questa programmazione fa parte di un ciclo che unisce il territorio dei castelli romani e la città metropolitana di roma capitale in un’offerta culturale sempre accessibile.

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