Sabato mattina a Ceprano si è svolta una visita guidata unica nel suo genere. Per la prima volta il pubblico ha potuto ammirare un tratto emerso della via Latina, la storica strada romana che collegava Roma a Capua. Questo evento ha attratto l’attenzione di istituzioni, esperti e cittadini, riuniti per scoprire un frammento di storia tornato alla luce dopo secoli sepolto nel sottosuolo.
Il recupero della via latina grazie agli scavi per il metanodotto ceprano–sora
Il ritrovamento è venuto fuori durante gli scavi archeologici avviati per la realizzazione del metanodotto SGI “Ceprano–Sora”. Lavori che, oltre alla loro funzione infrastrutturale, hanno permesso di riportare alla luce un pezzo importante dell’antichità. A occuparsi dell’intervento sono state diverse realtà, fra cui l’amministrazione comunale e l’ecomuseo Argil, che hanno coordinato l’operazione e promosso l’apertura al pubblico.
Il sindaco Marco Colucci ha ricordato come questa scoperta rappresenti un valore per tutta la città, sottolineando gli sforzi congiunti tra istituzioni, tecnici e volontari. La collaborazione tra le parti ha reso possibile non solo il recupero di questo tratto di via Latina, ma anche la sua futura valorizzazione. Le parole del primo cittadino hanno rimarcato la volontà di integrare questa scoperta nel patrimonio storico e turistico locale, offrendo ai cittadini e visitatori un’occasione per conoscere la storia di Ceprano attraverso un contatto diretto con un reperto antico.
I protagonisti della scoperta e il valore culturale dell’area
L’evento è stato arricchito dalla presenza di figure chiave che hanno dato un contributo tecnico e scientifico al progetto. Alessandro Betori, soprintendente archeologia per le province di Frosinone e Latina, ha illustrato l’importanza del ritrovamento nel contesto regionale. Carlo Molle, funzionario e direttore degli scavi per la soprintendenza, ha spiegato i dettagli del lavoro sul campo e le caratteristiche del tratto ritrovato.
Anche rappresentanti della SGI spa, la società responsabile del metanodotto, hanno preso parte all’incontro, confermando l’impegno a rispettare e tutelare le testimonianze storiche emerse durante i lavori. Claudio Calastri, responsabile scientifico dello scavo per Ante Quem srl, ha aggiunto spiegazioni sul valore archeologico e sulle potenzialità di questo sito per approfondimenti futuri.
L’attenzione degli esperti ha confermato che il tratto di via Latina recuperato è uno spaccato che racconta la posizione strategica di Ceprano lungo questa importante arteria commerciale e militare romana.
Un crocevia di antiche rotte e commerci che riaffiora dall’antichità
La sezione di strada emersa è in ottime condizioni di conservazione, permettendo una visione concreta di come si presentasse la via Latina in epoca romana. Questo tratto racconta storie di viaggi, scambi commerciali e passaggi di popoli che, per secoli, hanno attraversato Ceprano.
Ancora oggi il territorio si conferma una zona di passaggi e collegamenti, proprio come in passato. La scoperta restituisce alla città un legame tangibile con la sua storia antica, un patrimonio che assume un significato particolare per abitanti attuali e visitatori.
L’amministrazione comunale ha annunciato che nei prossimi giorni sarà organizzata una nuova visita aperta a tutti, per consentire a quanti vorranno di vedere con i propri occhi questa testimonianza storica e approfondire la conoscenza del territorio sotto una luce diversa.
Il ruolo dei volontari e progetti futuri per la valorizzazione culturale
Il sindaco ha voluto sottolineare anche il contributo dell’ecomuseo Argil e, in particolare, il lavoro di Ivana Orsini e dei volontari impegnati nel progetto. Questo impegno ha contato molto nel rendere accessibile la scoperta e nel curarne la comunicazione verso la cittadinanza.
Queste figure rappresentano una risorsa concreta per Ceprano, capaci di dare continuità all’attenzione verso il patrimonio culturale locale. I prossimi eventi promessi dall’amministrazione saranno una tappa per rendere fruibile e raccontato al meglio questo tratto di via Latina.
L’obiettivo è trasformare il reperto in un punto di riferimento storico e turistico, senza perdere di vista la dimensione comunitaria. Quel pezzo di strada emerso dal sottosuolo diventa così un elemento tangibile che collega oggi con il passato di Ceprano.