Una cittadina di Roma, assistita dall’avvocato Antonio Formiconi, ha portato avanti una causa legale contro Turkish Airlines in seguito allo smarrimento del bagaglio durante un viaggio in Giappone nel 2018. La vicenda illustra i diritti dei passeggeri e i limiti di responsabilità delle compagnie aeree in questi casi.
Dettagli della prenotazione e della perdita del bagaglio
La signora aveva prenotato un volo con tessera TK 1864 Y da Roma Fiumicino il 13 aprile 2018 alle 19,45 e un successivo volo TK 0052 Y da Istanbul a Tokyo alle 01,40. Il viaggio faceva parte di un tour in Giappone dedicato alla fioritura dei ciliegi, con rientro previsto il 24 aprile 2018. La prenotazione, comprensiva del volo, dei pernottamenti e dell’assicurazione mondiale annullamento medico bagaglio, era stata effettuata tramite l’agenzia Karkadea Viaggi di Anguillara Sabazia per un totale di 2.860 euro.
Al suo arrivo a Tokyo la passeggera si è accorta che il bagaglio non era stato riconsegnato. Ha denunciato subito lo smarrimento, ma la valigia è stata ritrovata e consegnata solo otto giorni dopo, il 21 aprile, nella città di Kyoto, dove era in corso il tour.
Spese impreviste e tentativi di risarcimento
Durante il ritardo, la signora ha dovuto acquistare beni di prima necessità come abbigliamento e prodotti personali, documentando ogni spesa con ricevute e scontrini. Fin da subito ha richiesto il risarcimento danni, inviando una raccomandata in ottobre 2018 sia alla compagnia aerea che all’assicurazione, senza ricevere risposta.
A gennaio 2019 ha trasmesso via mail tutta la documentazione, ma anche in quell’occasione non è arrivata alcuna comunicazione. Per cercare una soluzione negoziata, a nome della cliente, l’avvocato Formiconi ha inviato un invito alla negoziazione assistita ad aprile 2020 ai due soggetti coinvolti, senza esito.
Le vie legali e le sentenze successive
A novembre 2020 la signora ha presentato un ricorso al giudice di pace di Roma per ottenere il risarcimento. La causa è durata fino al febbraio 2022, quando è stata emessa una sentenza che ha rigettato la domanda, senza imporre spese legali. Insoddisfatta, ha fatto appello al tribunale civile di Roma entro la fine del 2022.
Nel ricorso in appello si è richiamato l’articolo 43 del Codice del Turismo, che impone alle aziende coinvolte l’esatto adempimento delle obbligazioni contrattuali. L’avvocato ha sottolineato che anche i danni morali devono essere risarciti, come riconosciuto da diverse sentenze della Cassazione e orientamenti della Corte Costituzionale.
Normativa e giurisprudenza sullo smarrimento bagagli
Il Codice della Navigazione prevede la responsabilità del vettore per la perdita del bagaglio, anche se affidato a operatori a terra, salvo prova contraria. In caso di smarrimento, sono risarcibili sia il valore degli oggetti persi, sia le spese per beni sostitutivi.
La Convenzione di Montreal del 28 maggio 1999 disciplina la responsabilità e i limiti dell’indennizzo per bagagli smarriti o consegnati in ritardo durante il trasporto aereo. Il risarcimento massimo ammonta a 1000 diritti di speciali di prelievo per passeggero . In questa cifra sono inclusi sia i danni materiali che quelli morali, come stabilito dalla Corte di Cassazione nel 2021 e confermato dalla Corte di Giustizia Europea.
Le spese legali sostenute per la controversia non rientrano in questo limite e possono essere richieste a parte. Inoltre, se il viaggio coinvolge più vettori, questi sono responsabili in solido nei confronti del passeggero.
La sentenza finale e il risarcimento riconosciuto
Il tribunale civile di Roma ha riconosciuto alla passeggera un risarcimento pari a 1.226 euro più gli interessi legali dal 15 ottobre 2018 al momento del pagamento. La condanna comprende anche il rimborso delle spese legali. La compagnia Turkish Airlines è stata ritenuta responsabile per il danno subito a causa dello smarrimento e del ritardo nella consegna del bagaglio.
L’esito del processo mette in evidenza l’obbligo per le compagnie aeree di mantenere alta l’attenzione nel trattamento del bagaglio dei passeggeri e conferma la possibilità di ottenere risarcimenti, sia per danni materiali che morali, anche a distanza di anni dal viaggio.