Domenica 22 giugno, alle 19, il parco matusa e via aldo moro a frosinone ospitano un’iniziativa fuori dal comune. Un appuntamento aperto a tutti che invita a scambiare abbracci genuini, senza il contorno abituale di cibo o bevande. L’evento intitolato “regaliamo abbracci” vuole mettere in luce il valore del contatto umano nel quotidiano, soprattutto in un’epoca in cui sembra scomparire la vicinanza autentica tra le persone.
L’evento “regaliamo abbracci”, un momento per ritrovare la dimensione umana
L’iniziativa nasce dall’idea di due cittadini di frosinone, monica campoli e simone ciotoli. Loro hanno scelto di trasformare un gesto semplice in qualcosa che può cambiare la giornata di chi partecipa. Non si tratta solo di un abbraccio, ma di un modo per far sentire le persone accolte e viste in mezzo alla frenesia delle giornate.
Al parco matusa chiunque può avvicinarsi, senza limiti di età o formalità, e ricevere o dare abbracci con altri. La risposta già registrata dagli organizzatori mostra quanta voglia ci sia di condividere emozioni, di sentirsi parte di una comunità senza barriere. I partecipanti si incontrano senza scambiarsi parole, ma attraverso un contatto fisico che tocca il cuore.
Messaggi che parlano con gli abbracci
Cartelli esposti durante l’evento ricordano frasi come “free hugs”, “regalo abbracci”, o “un abbraccio non si rifiuta mai”. Questi messaggi puntano a rafforzare l’idea che l’abbraccio resta il primo linguaggio naturale, quello che supera le distanze emotive e sociali.
Un’abbraccio al parco per riscoprire i legami e rallentare il ritmo della vita
L’abbraccio, spesso dato per scontato, assume un ruolo centrale nell’iniziativa. Questo gesto elementare segnala la necessità di una pausa nell’era digitale, dove i rapporti si riducono spesso a scambi superficiali o messaggi virtuali. L’evento mira a spezzare il circolo dell’isolamento.
In un mondo che corre, fermarsi per un abbraccio significa concedersi un momento per riconnettersi con gli altri e con sé stessi. Molti partecipanti hanno raccontato di aver riscoperto sensazioni dimenticate, come il calore umano e la presenza autentica di un altro essere umano nel qui e ora.
Parole degli organizzatori
monica campoli e simone ciotoli sottolineano come queste azioni semplici possono aprire la strada a una cultura più inclusiva e solidale. L’abbraccio diventa quindi il simbolo di un cambio di passo, un modo per tornare a vivere la presenza fisica senza paure, senza distanze, senza giudizi.
Come partecipare e cosa sapere prima di andare all’incontro
Per chi vuole prendere parte all’appuntamento al parco matusa bastano poche cose: un cuore aperto e la voglia di condividere un gesto gratuito che non richiede presentazioni o spiegazioni. Si può arrivare direttamente sul posto, senza appuntamento, e unirsi al gruppo.
Chi preferisce, può contattare gli organizzatori ai numeri forniti o tramite i canali social per avere maggiori informazioni o per partecipare attivamente all’organizzazione. Non ci sono limiti al numero di partecipanti, e ogni abbraccio è un’offerta libera.
L’invito spazia a tutte le fasce d’età: bambini, adulti e anziani trovano spazio in questa esperienza unica. La semplicità dell’iniziativa permette a chiunque di sentirsi accolto, anche chi solitamente non frequenta eventi pubblici o ritrovi di gruppo.
Un incontro dove il silenzio del gesto parla più di mille parole, capace di aprire nuovi momenti per riflettere sul valore della relazione umana, nel cuore di frosinone, un giugno in cui un’abbraccio può cambiare la routine.