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A latina il sottoscala9 lancia una raccolta fondi per evitare la chiusura e rilanciare le attività culturali

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Il sottoscala9 di Latina, storico circolo culturale attivo da oltre quindici anni, affronta una nuova sfida. In seguito all’annuncio di una possibile chiusura, il collettivo ha aperto una raccolta fondi online per salvare il luogo che ha ospitato concerti, spettacoli e iniziative sociali di rilievo nazionale. Si punta a coinvolgere la città e i tanti estimatori della musica indipendente, del teatro e della socialità, per mantenere vivo uno spazio che ha segnato la scena culturale locale dal 2009.

La campagna “diamoci sotto” per raccogliere fondi e far ripartire il circolo

Il 1° luglio 2025 il collettivo ha lanciato la campagna di raccolta fondi “Diamoci Sotto” attraverso la piattaforma GoFundMe. L’obiettivo è raggiungere 15 mila euro per saldare le spese arretrate e dare una base su cui rilanciare le attività del circolo. La somma servirà a coprire affitti, utenze e interventi urgenti per mantenere aperto lo spazio.

Il crowdfunding è rivolto non solo a iscritti e amici storici, ma a tutta la cittadinanza che ha mai partecipato a un evento o che ritiene necessario tutelare un luogo di cultura autonoma. Cinque gruppi di lavoro si occupano già della riorganizzazione e del rilancio, impegnandosi a rafforzare la comunità che ha animato il sottoscala9.

Un aspetto significativo riguarda la destinazione del 10% dei fondi raccolti all’associazione Gazzella Onlus, impegnata nel sostegno umanitario alla popolazione di Gaza, con distribuzione di cibo e acqua. Il gesto sottolinea l’attenzione del circolo anche verso questioni internazionali e di solidarietà.

La storia del sottoscala9 e il ruolo nella cultura indipendente di Latina

Il sottoscala9 nasce il 25 aprile 2009, originariamente in viale Petrarca 9, dove prende vita uno spazio definito affettuosamente “sottoscala” per via della sua posizione nel locale, sotto una scala. Qui si sviluppa una prima fase di attività incentrata sulla musica indipendente, ma anche su incontri culturali, dibattiti e performance teatrali.

Nel 2012 il circolo si trasferisce in via Isonzo, in una nuova sede più ampiamente attrezzata che consente di ampliare la programmazione. In questo spazio polifunzionale si raggruppano artisti e associazioni, mantenendo la dimensione originaria di punto di riferimento per la cultura attiva in città. Dai concerti notturni alle feste sociali, il sottoscala9 si afferma come luogo aperto, che favorisce l’espressione di tante realtà emergenti e consolidate.

Interventi di rinnovamento e rilancio

Nel 2014, un gruppo di soci e professionisti della provincia avvia diversi interventi per rinnovare il locale. L’attenzione si concentra sul miglioramento degli spazi interni e del giardino, con accorgimenti ecologici come l’utilizzo di pallet per l’arredamento. Questa fase di rilancio rafforza l’identità del sottoscala9, che si dedica alla promozione di eventi culturali invernali ed estivi, mantenendo vivo lo spirito di inclusione e partecipazione.

Le sfide degli spazi culturali indipendenti tra pandemia e crisi economica

Come altre realtà simili, il sottoscala9 ha sofferto negli ultimi anni a causa delle restrizioni legate alla pandemia e delle difficoltà economiche che ne sono derivate. Questi fattori hanno pesato sulla programmazione e sul mantenimento dello spazio, rendendo più complicato garantire continuità alle attività.

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Il circolo ha percorso un cammino segnato da tentativi di sopravvivenza e adattamento, con l’aiuto dei soci e dei volontari che hanno cercato di conservare l’identità del luogo. Negli ultimi mesi il rischio di chiusura ha fatto emergere la necessità di una mobilitazione più ampia, perché il sottoscala9 rimane un punto di riferimento essenziale per chi cerca un ambiente libero dove la cultura si fa partecipazione.

Non a caso il collettivo rilancia la sfida con una mobilitazione collettiva, per garantire che lo spazio sopravviva e torni a ospitare eventi, concerti, incontri e iniziative sociali. Il coinvolgimento della cittadinanza resta decisivo per tutelare un luogo che ha scritto pagine importanti nella storia culturale di Latina dal 2009.

Un punto di riferimento per la cultura indipendente e la socialità

Nel corso degli anni il sottoscala9 ha accreditato la sua fama ospitando decine di artisti di rilievo nazionale, soprattutto nel campo della musica indipendente. Artisti come Calcutta, Vasco Brondi con Le Luci della Centrale Elettrica, Giorgio Canali, Angela Baraldi, Massimo Zamboni, Bud Spencer Blues Explosion e tanti altri si sono esibiti su quel palco.

Il programma ha incluso anche nomi della stand-up comedy, incontri con fumettisti come Zerocalcare, giornalisti come Diego Bianchi detto Zoro, oltre a presentazioni e dibattiti con scrittori e attivisti. Non solo spettacolo, ma partecipazione sociale, con il sostegno a realtà locali e nazionali quali Emergency, Legambiente, Libera contro le Mafie, Arcigay e il Movimento Queer di Latina.

Questa varietà di iniziative ha reso il sottoscala9 un laboratorio di idee, di impegno civico e creatività, spesso al centro di eventi di forte richiamo per la cittadinanza. Dal 2009 a oggi, il circolo si è definito come luogo di incontro per chi cerca spazio libero, autentico e fuori da logiche commerciali.

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