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A Parigi torna il pallone aerostatico con il braciere olimpico dopo paris 2024

A partire dal 21 giugno 2025, il celebre pallone aerostatico che ha illuminato le Olimpiadi di Paris 2024 tornerà a fluttuare sopra i giardini delle Tuileries, nel cuore di Parigi. Questa attrazione, diventata simbolo estivo e punto d’incontro per cittadini e turisti, promette nuove albe dai riflessi dorati e panorami spettacolari tra il Museo del Louvre e l’Arco di Trionfo. L’evento durerà fino al 14 settembre, offrendo la possibilità di ammirare il cielo parigino animarsi con l’aeronave sospesa, che quest’anno sarà sostenuta da un sistema tecnico potenziato per mantenere attivo il servizio per tre stagioni estive consecutive.

Il pallone aerostatico di paris 2024 di nuovo simbolo nei cieli della ville lumière

Il pallone aerostatico con il braciere olimpico, protagonista indiscusso delle Olimpiadi di Paris 2024, rappresenta un collegamento visivo tra sport e città. La sua immagine durante i tramonti estivi aveva catturato l’attenzione globale con riflessi che sembravano dipinti sull’orizzonte parigino. Il ritorno del pallone ai giardini delle Tuileries si deve anche alla pressione raccolta sui social, con molti appassionati che hanno chiesto di non rimuovere questo segno riconoscibile della capitale francese. A confermare la decisione è stato il presidente Emmanuel Macron, che durante la passata estate aveva già annunciato l’intenzione di far continuare questa tradizione almeno fino ai prossimi Giochi olimpici a Los Angeles, nel 2028.

Informazioni per i visitatori e orari dei voli

I visitatori avranno modo di informarsi sugli orari dei voli, soprattutto quelli serali, tramite il sito ufficiale vasqueparis2024.fr, da cui si potranno anche conoscere aggiornamenti sulle condizioni meteorologiche che potrebbero provocare cancellazioni. Le estati a Parigi talvolta presentano cambiamenti repentini, dunque sarà importante consultare il calendario per non perdere lo spettacolo.

Tradizione aerostatica nella capitale francese: alle origini di un sogno

Parigi ha una lunga storia legata ai voli in mongolfiera, una tradizione che risale a più di duecento anni fa. Il 1 dicembre 1783, davanti a una folla impressionante di 400.000 persone radunate alle Tuileries, Jacques Charles e Marie-Noël Robert riuscirono a far decollare il loro pallone aerostatico, evento che entrò subito nella memoria della città. Questo volo non fu però il primo assoluto. Pochi giorni prima, precisamente il 27 novembre, i fratelli Montgolfier avevano inaugurato un’altra impresa pionieristica, facendo volare il primo pallone con due uomini a bordo sopra il castello de La Muette. I loro tentativi iniziali avevano visto come protagonisti anche un’anatra, un gallo e un vitello, lanciati in aria dai cieli di Versailles durante i test preliminari.

Questi momenti rappresentano uno snodo fondamentale delle sorti dell’aerostatica, un’idea che ha affascinato parigini e inventori, e che ancora oggi trova un riflesso concreto nel pallone olimpico.

Passato e presente del volo in mongolfiera

L’aerostatica si conferma così una tradizione di lunga data e un elemento identitario di Parigi, che continua a vivere nel moderno utilizzo del pallone olimpico.

Lo spazio quasi permanente del pallone nella vita della città: dal ballo olimpico al ballon générali

Il pallone aerostatico che ora spiccherà il volo per tutta l’estate 2025 si affianca a un altro punto fisso del cielo parigino: il Ballon Generali. Questo secondo pallone è installato stabilmente nel parco André Citroën, a breve distanza dalla Tour Eiffel. Ha una doppia funzione: oltre a una vista panoramica della città da 150 metri di altezza, svolge il compito di stazione per il monitoraggio della qualità dell’aria. Questa presenza costante permette a cittadini e visitatori di vivere un’esperienza sospesa sopra Parigi e di conoscere meglio le condizioni ambientali.

Con il ritorno del pallone olimpico, i cieli della capitale francese offrono ancora una volta un segno di continuità e di richiamo culturale alla storia e alla modernità, riunendo sotto le sue vele di colore atleti, residenti e turisti.

Monica Ghilocci

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