Ponza introduce una nuova modalità digitale per gestire i ticket ambientali destinati alle imbarcazioni che si fermano nei suoi porti. Il sistema Telepass si espande oltre le strade arrivando in mare, con l’obiettivo di snellire le procedure di pagamento e sostenere la tutela ambientale dell’isola e delle sue acque. Questo servizio coinvolge anche Palmarola e vuole creare un collegamento reale tra mobilità terrestre, urbana e marittima in chiave digitale e sostenibile.
Telepass si espande al mare per facilitare i pagamenti ambientali a ponza
Telepass, noto per il suo ruolo nelle autostrade, ha avviato un nuovo progetto che lo porta nel mondo della nautica da diporto. L’azienda ha lanciato un sistema dedicato chiamato Telepass Mare, pensato specialmente per i turisti e i diportisti che arrivano a Ponza ma anche a Palmarola. A differenza del passato, adesso chiunque, anche chi non è cliente Telepass, può saldare i ticket ambientali attraverso una app semplice e sicura con carta di credito.
Il sistema registra automaticamente i pagamenti, calcolando in modo chiaro l’importo dovuto in base alla lunghezza della barca e al periodo di permanenza. In questo modo le code ai punti vendita o le lunghe attese si riducono notevolmente. La novità vuole mantenere un equilibrio tra flusso turistico e tutela ambientale, considerando che queste tariffe influenzano direttamente la gestione delle aree marine protette e delle zone di ormeggio. Il Comune di Ponza ha fissato diverse tariffe stagionali, con un massimo che arriva a 3 euro al metro al giorno durante i mesi più intensi.
Il funzionamento del ticket ambientale e il ruolo del comune di ponza
Il ticket ambientale è un contributo obbligatorio che tutela le risorse marine dell’isola di Ponza e delle sue vicinanze, Palmarola compresa. Riguarda tutte le imbarcazioni da diporto e i natanti non registrati che scelgono di ormeggiare lungo le coste o nei porti autorizzati. Il Comune di Ponza gestisce questa forma di controllo ambientale per limitare gli impatti negativi causati dall’aumento del traffico nautico, una questione che si fa più urgente nei mesi estivi.
Il prezzo del ticket varia a seconda della grandezza della barca e della durata della sosta. Durante l’alta stagione, il costo massimo raggiunge fino a 3 euro al metro al giorno, tariffa che mira a scoraggiare soste prolungate senza controllo. Con l’introduzione dell’app dedicata, il calcolo dell’importo varia automaticamente in base ai parametri inseriti, evitando errori di calcolo e dubbi per chi paga. Così si favorisce una maggiore consapevolezza e trasparenza nel sistema, con vantaggi sia per le amministrazioni sia per i visitatori.
Il punto di vista del sindaco ambrosino e le reazioni del territorio
Francesco Ambrosino, sindaco di Ponza, ha espresso soddisfazione per questa innovazione che apre una nuova fase nella gestione del turismo sull’isola. Ha sottolineato come Telepass Mare aiuti il Comune a valorizzare Ponza su scala nazionale, elevando al tempo stesso la qualità dell’esperienza turistica. Il primo cittadino ha messo in rilievo il legame stretto tra questa tecnologia e la sostenibilità, tema cruciale per il mantenimento dell’ecosistema locale.
Il servizio già aveva affrontato una fase sperimentale che ha raccolto opinioni contrastanti. Gli ambientalisti vedono di buon occhio questa soluzione perché sostiene la salvaguardia dell’ambiente marino con un sistema di gestione più rigoroso e digitale. Dall’altro lato, alcuni diportisti mostrano ancora esitazioni sulle tariffe e le modalità del pagamento. L’estate 2025 sarà decisiva per capire come si svilupperà l’equilibrio tra esigenze turistiche e tutela ambientale in questa realtà insulare, con Telepass Mare a fare da punto di riferimento tecnologico.