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A Torre del Greco si indaga sul corso d’acqua nascosto sotto le cento fontane per un rilancio monumentale

A Torre del Greco, la zona sotto il monumento delle cento fontane si trasforma in cantiere di approfondimenti tecnici. Da mesi un gruppo di esperti è impegnato a seguire il percorso di un corso d’acqua emerso proprio accanto alla struttura. L’obiettivo è scoprire da dove nasce questo flusso e tracciare il suo cammino, per poi procedere a un progetto di riqualificazione volto a valorizzare un’area considerata cruciale per il turismo locale. Il sindaco Luigi Mennella guida l’iniziativa, mettendo in primo piano sia il rispetto per la storia cittadina sia la salvaguardia delle opere presenti.

La scoperta e il monitoraggio del corso d’acqua sotto le cento fontane

La presenza di un corso d’acqua sotto le cento fontane di Torre del Greco ha attirato l’attenzione degli addetti ai lavori già da qualche tempo. Il sito si trova vicino all’area portuale, un territorio ricco di vitalità commerciale e turistica, che ora si trova oggetto di approfondite verifiche. Per capire il fenomeno è stato costituito un pool di esperti capitanato dal geologo Biagio Palma, incaricato dal comune di mettere a punto uno studio dettagliato sulla natura del flusso.

Esplorazione e raccolta dati

L’accesso al percorso dell’acqua si effettua da un punto vicino al monumento; speleologi e tecnici coinvolti hanno percorso un tratto obbligato per monitorare e registrare dati. Durante le ispezioni, aperte anche alla presenza della dirigente comunale Maria Gabriella Camera, il team ha raccolto informazioni essenziali per comprendere origine e percorso del corso d’acqua.

Questi controlli non rappresentano un episodio isolato, ma fanno parte di una serie di sopralluoghi programmati nei mesi scorsi, con altre verifiche già previste in futuro. L’attenzione con cui si segue questo fenomeno testimonia l’interesse del comune verso la conservazione e la gestione del patrimonio ambientale e culturale di Torre del Greco.

Gli obiettivi del comune: storia e tutela idrica nel rilancio dell’area

Il sindaco Luigi Mennella ha sottolineato i due aspetti chiave che motivano gli studi in corso. Il primo riguarda la ricerca del percorso completo del corso d’acqua, in parte già visibile sul terreno vicino alle cento fontane. Non è chiaro se si tratti del vecchio fiume Dragone, un corso d’acqua storico ma da tempo considerato misterioso, o di un altro affluente sotterraneo.

Importanza storica e ambientale

L’interesse principale è capire come le acque si muovono nel sottosuolo e da dove provengano, informazioni cruciali non solo per la ricostruzione storica, ma soprattutto per la pianificazione futura dell’intervento. Questo percorso è infatti collegato a elementi più ampi, come le eruzioni del Vesuvio, già da secoli protagoniste della storia di Torre del Greco. Capire dove scorre l’acqua significa anche preservare e mettere in risalto un tratto significativo del patrimonio locale.

L’aspetto idrogeologico è importante per evitare che il corso d’acqua causi danni alle strutture nella zona. Perciò, in parallelo alla ricerca storica, i tecnici valutano gli interventi necessari a contenere e gestire il flusso, preservando gli edifici vicini e garantendo la sicurezza dell’area.

La futura riqualificazione delle cento fontane tra progetto e tutela ambientale

Il rilancio del monumento delle cento fontane rappresenta una priorità per l’amministrazione comunale. Attualmente, l’area è un cantiere a cielo aperto dove si svolgono le operazioni preliminari per capire la conformazione del terreno e la presenza del corso d’acqua. Solo dopo aver completato questa fase, si potrà accedere alla progettazione vera e propria della riqualificazione.

Progetti e sicurezza per il patrimonio

Il sindaco ha evidenziato che la progettazione estesa e dettagliata non può partire senza aver accertato l’itinerario dell’acqua e le azioni necessarie a tutelare la struttura e gli edifici attorno. Questo ha un impatto importante sul cronoprogramma, visto che gli interventi dovranno prevedere soluzioni tecniche per evitare infiltrazioni e danni al complesso monumentale.

Lo studio attuale getta le basi per un lavoro complesso, attentamente calibrato. L’obiettivo è consegnare alla città un sito più sicuro, accessibile e capace di attrarre visitatori richiamati dalla storia, dall’ambiente e dalla vicinanza al Vesuvio. La riqualificazione dovrebbe portare a un miglioramento complessivo dell’area, sempre sotto il rispetto delle condizioni naturali e del passato urbano di Torre del Greco.

Allo stato attuale, la limitazione delle strutture operative e il controllo del corso d’acqua restano il centro degli interventi, preludio necessario a futuri sviluppi che potrebbero trasformare le cento fontane in un punto di riferimento più visibile e sicuro per cittadini e turisti.

Clarissa Abile

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