Lazio avvia un progetto per rimuovere rottami e residui ferrosi dai fiumi, con l’obiettivo di proteggere l’ambiente, ridurre i rischi idraulici e sostenere la navigazione. Un protocollo d’intesa tra la Regione e Confimea Imprese è stato approvato per coinvolgere imprese locali nella pulizia e nel recupero di materiali, senza gravare sui bilanci pubblici. Questa iniziativa si inserisce nella politica di gestione sostenibile delle risorse e di promozione dell’economia circolare.
Il protocollo siglato tra la Regione Lazio e Confimea Imprese crea una collaborazione concreta tra pubblico e privato per rimuovere carcasse di veicoli, biciclette, relitti di imbarcazioni e altri rifiuti ferrosi dai fiumi regionali. Le imprese aderenti, su segnalazione della Regione, potranno operare lungo corsi d’acqua come il Tevere e l’Aniene, che attraversano centri urbani di rilievo.
L’intervento mira a recuperare materiali metallici in modo conforme alle normative vigenti, senza impegno economico per le casse pubbliche. Si tratta di un passo concreto per limitare l’inquinamento e migliorare la sicurezza idraulica, riducendo i pericoli legati a questi ingombri. Il materiale recuperato verrà valorizzato nel contesto dell’economia circolare, favorendo il riuso e riducendo gli sprechi.
Le condizioni del Tevere e dell’Aniene rappresentano un focus prioritario per la Regione, vista la loro importanza nei tessuti urbani e l’impatto sulla popolazione. Gli accumuli di rottami e residui ferrosi possono ostruire il flusso dei corsi d’acqua, aumentando il rischio di esondazioni. Liberare le acque da questi ostacoli è fondamentale per la sicurezza delle aree circostanti.
L’assessore Fabrizio Ghera ha sottolineato che l’intervento si integra con altre iniziative recenti, come l’installazione di barriere anti-plastica, volte a proteggere sia i fiumi sia i mari dai rifiuti. “L’attenzione alle risorse idriche si traduce in un impegno concreto per salvaguardare l’ambiente e prevenire problemi di ordine pubblico legati a eventi alluvionali.”
Il protocollo coinvolge le imprese rappresentate da Confimea Imprese, coordinate per operare sul territorio nel recupero dei materiali. Roberto Nardella, presidente di Confimea, ha evidenziato come questa collaborazione diventi un esempio di responsabilità ambientale condivisa tra aziende e istituzioni.
La partecipazione delle realtà imprenditoriali locali al progetto modifica il rapporto tra comunità e ambiente, creando opportunità di lavoro legate alla sostenibilità. Il protocollo non solo tutela il paesaggio fluviale ma promuove una nuova dimensione di imprenditoria che considera il rispetto dell’ambiente parte integrante del proprio modello operativo.
Questa sinergia tra pubblico e privato riflette un modello di gestione che punta al recupero, alla riduzione degli sprechi e al coinvolgimento diretto dei cittadini e delle imprese nella cura del territorio. Le imprese impegneranno risorse e competenze, in un quadro di regole definite, per raggiungere risultati tangibili che vanno oltre l’ordinaria manutenzione.
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