A Alvito, venerdì sera, il Teatro Comunale ha ospitato un evento che ha saputo coniugare arte e formazione. Gli allievi del laboratorio di teatro-educazione chiamato “Amleto, teatro per fare e per imparare” hanno presentato lo spettacolo “Chi non salta primitivo è”. L’iniziativa ha attirato l’attenzione di pubblico e istituzioni, mettendo in evidenza il ruolo del teatro come mezzo per crescere e riflettere.
Il valore educativo del teatro nella comunità di alvito
Lo spettacolo ha dimostrato il potenziale del teatro oltre la semplice rappresentazione artistica. Grazie all’impegno dei giovani attori coinvolti nel laboratorio, si è creato uno spazio dove si uniscono apprendimento e creatività. La proposta vuole stimolare la crescita personale, la capacità espressiva e il senso critico dei partecipanti. In questo contesto, il teatro diventa un’occasione di confronto diretto con temi e valori importanti, trasmessi attraverso la recitazione e la preparazione sul palcoscenico.
Un percorso pratico che supera la scuola tradizionale
L’educazione teatrale si rivela un percorso pratico che va oltre il programma scolastico tradizionale. In aula, gli allievi imparano a gestire emozioni, collaborare in gruppo e sviluppare attenzione ai dettagli. Il laboratorio “Amleto” si propone come uno strumento per creare legami tra scuola e territorio, facendo emergere storie e racconti locali con un linguaggio accessibile. Questa modalità permette a chi partecipa di vivere un’esperienza completa, che unisce cultura e crescita personale.
Il sostegno istituzionale e il coinvolgimento delle figure chiave del territorio
L’evento ha ricevuto l’attenzione di rappresentanti istituzionali, come il Presidente del Consiglio provinciale Gianluca Quadrini. La sua presenza ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa per il territorio di Alvito. Quadrini ha portato il saluto del Presidente Luca Di Stefano e dell’intero Ente, confermando l’appoggio alla manifestazione come segno di fiducia nelle nuove generazioni.
Il ringraziamento a chi ha reso possibile il progetto
Nel suo intervento, Quadrini ha voluto ringraziare pubblicamente la regista Anna Lucia Mazzenga, che ha guidato con dedizione il laboratorio. Ha poi menzionato le collaboratrici Cinzia Messercola, Daniela Rocca e Pasquina Capoccia per il supporto offerto durante tutto il percorso. Anche il dirigente scolastico, dottor Gianfrancesco D’Andrea, e l’istituto Omnicomprensivo di Alvito sono stati citati come elementi fondamentali che hanno dato fiducia a questo progetto.
Il coinvolgimento di queste figure ha reso possibile un evento capace di fare dialogare arte, scuola e comunità locale. Un sodalizio che ha portato avanti l’iniziativa con un’attenta cura ai contenuti e alla forma, valorizzando così un format che aspira a durare nel tempo.
La provincia riconosce il ruolo del teatro come investimento verso il futuro delle nuove generazioni
Durante la serata, il Presidente Quadrini ha espresso con chiarezza la posizione dell’ente provinciale rispetto a questo tipo di iniziative. Ha detto che “sostenere eventi come quello di Alvito significa aprire prospettive concrete per i ragazzi, incentivando la libertà di esprimersi e sviluppare consapevolezza”. Il teatro è visto come un oggetto che non solo intrattiene, ma che educa e fa riflettere.
Cultura come valore centrale e investimento
Il messaggio trasmesso è che la cultura non deve restare un fattore marginale, ma deve essere considerata un investimento concreto. La partecipazione e l’entusiasmo dimostrati dagli studenti confermano la validità di questi percorsi formativi. Alla provincia appare fondamentale promuovere strumenti che aiutino i giovani a diventare cittadini consapevoli, capaci di scegliere parole, emozioni e comportamenti.
Questo tipo di supporto non si limita a un’azione simbolica ma si traduce in risorse, attenzione e presenza. Il teatro educativo quindi si fa sentire come un baluardo contro l’indifferenza culturale, capace di formare e far crescere la collettività partendo proprio dai più giovani e dal loro modo di guardare il mondo.