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Uomo di 40 anni muore ad arpino per ferite da arma da taglio davanti casa del fratello

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Un uomo è morto nella tarda serata in via Moncisterna, ad Arpino, dopo essere stato raggiunto da ferite profonde. La vittima, conosciuta come Antonio Altilia, detto “Tony”, è deceduta per dissanguamento in circostanze ancora da chiarire. Gli investigatori mantengono aperte tutte le piste riguardo alla dinamica dei fatti e alla natura dell’episodio.

La tragedia in via Moncisterna: cosa è successo

La morte di Antonio Altilia si è consumata poco dopo le 23:00 davanti all’abitazione del fratello, in una zona residenziale di Arpino. Secondo quanto ricostruito finora, l’uomo ha riportato due ferite molto profonde, che hanno reciso l’arteria brachiale. Il sanguinamento massiccio è stato fatale in pochi minuti. Sul posto sono intervenuti i soccorsi, ma il quadro clinico era già troppo grave per permettere un intervento efficace.

Il fatto ha destato sconcerto nella comunità locale, soprattutto perché è avvenuto davanti ad alcuni familiari. Al momento gli inquirenti non escludono nessuna ipotesi riguardo alle cause: dalla tragedia accidentale fino a un’aggressione volontaria. Le prime valutazioni si basano sui rilievi e sulle testimonianze raccolte in loco, ma ogni dettaglio resta al vaglio degli esperti.

Contesto familiare e primi riscontri delle indagini

La situazione che ha portato alla tragedia sembra dipendere da una discussione molto accesa tra Antonio e i suoi familiari. La lite sarebbe scoppiata proprio davanti casa del fratello, coinvolgendo diverse persone presenti al momento. Erano sul posto la madre di Antonio, anziana, la compagna del fratello, una donna con problemi di salute, e un nipote minorenne, da poco sedicenne.

Presenza di familiari con condizioni di salute fragile

La presenza di familiari con condizioni di salute fragile o particolari renderebbe ancora più complesso ricostruire con chiarezza la sequenza dei fatti. Gli investigatori hanno posto particolare attenzione al comportamento dei presenti, con l’intento di capire se qualcuno possa aver avuto un ruolo diretto o indiretto nella tragedia.

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Sequestri e indagini in corso sui dispositivi elettronici dei presenti

Negli ultimi giorni gli inquirenti hanno sequestrato anche il telefono cellulare del nipote adolescente, per esaminare tutte le comunicazioni intercettate nel periodo precedente e durante l’episodio. Sono al vaglio messaggi e chiamate per accertare eventuali motivi di conflitto o prove che possano chiarire come si siano svolti i fatti.

Analisi delle comunicazioni digitali

L’analisi del cellulare mira a ricostruire gli ultimi momenti prima della tragedia e ad accertare le interazioni tra le persone coinvolte. In questo modo si spera di ottenere elementi utili a colmare le lacune ancora presenti nell’inchiesta. La procedura di controllo ieri ha interessato altre tracce digitali, in modo da delineare un quadro più preciso della vicenda familiare.

L’inchiesta prosegue senza esclusione di ipotesi e con un monitoraggio stretto di tutti i protagonisti. La comunità di Arpino attende sviluppi sulla vicenda che ha scosso il piccolo paese alla vigilia del nuovo anno, in un clima di tensione che resta molto alto.

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