A Napoli, nel cuore del quartiere Ponticelli, un edificio di tre piani di proprietà comunale è stato sequestrato dopo essere stato occupato abusivamente da membri legati a un clan camorristico. L’azione ha coinvolto più forze dell’ordine, impegnate in un’ampia operazione coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia . L’immobile, trasformato in un vero e proprio centro di controllo per il gruppo criminale, presenta una storia recente fatta di illeciti e pressioni sui residenti.
Le indagini e il decreto di sequestro nell’edificio occupato a ponticelli
Il decreto di sequestro è stato emesso dal gip di Napoli dopo un lungo lavoro investigativo condotto dai carabinieri e dalla Dda. Le verifiche hanno messo in luce come l’immobile, formalmente destinato a uso commerciale, fosse stato illegalmente trasformato in abitazioni. Gli investigatori hanno ricostruito, anche grazie alle testimonianze di collaboratori di giustizia, il coinvolgimento diretto del clan “De Martino XX” in questa occupazione forzata.
Le indagini hanno evidenziato che l’accesso all’edificio avveniva solo previo pagamento di una somma ai membri della cosca, trasformando così l’immobile in una base di potere per il clan. La presenza di soggetti legati a organizzazioni criminali ha rappresentato un aggravante grave nel reato di occupazione abusiva. Il ruolo della camorra, infatti, ha fatto lievitare il livello di attenzione delle autorità coinvolte sia per ragioni investigative che di ordine pubblico.
Organizzazione e forze coinvolte nel blitz di via panagulis a ponticelli
L’operazione che ha portato al sequestro dell’immobile ha richiesto l’impiego di oltre 200 unità tra carabinieri, polizia locale, polizia di stato, guardia di finanza e vigili del fuoco. Il prefetto di Napoli ha coordinato l’intervento, dato il profilo delicato delle attività e le possibili ripercussioni sul quartiere. Sul posto sono arrivati anche gli operatori dei servizi sociali e il personale comunale addetto alla gestione logistica.
La sinergia tra diversi corpi è stata cruciale per mettere in sicurezza l’area e liberare le abitazioni illegalmente occupate. Gli agenti hanno lavorato anche per tutelare eventuali famiglie presenti, evitando scontri e momenti di tensione. L’operazione si è svolta in modo articolato e pianificato, capace di frammentare il sistema criminale che si era insediato tra i locali.
La gestione degli spazi e le soluzioni per le famiglie coinvolte
Al termine del sequestro, gli operatori dell’ufficio logistico comunale con l’aiuto dei lavoratori di Asia Napoli servizi hanno rimosso mobili e beni dagli appartamenti abusivamente occupati. Le abitazioni sono state dichiarate inagibili e murate per impedire ulteriori intrusioni. Questo passo è stato fondamentale per ristabilire il controllo degli spazi pubblici.
Per le famiglie ancora presenti nei locali, le autorità hanno predisposto sistemazioni temporanee, offrendo soluzioni abitative e assistenza sanitaria. Il supporto dei servizi sociali è stato immediato e mira a evitare situazioni di emergenza o disagio. La volontà comune di polizia e istituzioni è garantire tutela e protezione a chi si è trovato coinvolto senza avere alternative, in attesa di percorsi più stabili.
L’operazione di via Panagulis rappresenta un momento di intervento significativo contro le occupazioni abusive legate alla criminalità organizzata a Napoli, con un’attenzione particolare alle condizioni delle persone coinvolte.
