La mattinata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti di Latina ha mostrato una situazione critica: i pazienti in arrivo sono stati molti più di quanto la struttura potesse gestire. La pressione su spazi e personale sanitario ha raggiunto livelli difficili da sostenere, con forti ripercussioni sui tempi di attesa e sulla funzionalità dei servizi di emergenza.
Un afflusso superiore alla capacità del pronto soccorso
Stamattina il pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria Goretti ha dovuto affrontare un numero di pazienti che ha superato ampliamente la capacità massima di accoglienza. Gli spazi fisici risultano insufficienti a contenere le persone in attesa, e il personale sanitario si è trovato a dover fronteggiare un carico di lavoro molto superiore al normale. Gran parte delle richieste riguarda pazienti con patologie meno gravi o sintomi lievi, situazioni che teoricamente potrebbero essere gestite altrove. Questa sovrapposizione ha contribuito a intasare il triage e ad allungare i tempi per visite e valutazioni mediche.
Il risultato è stato che molti pazienti hanno dovuto attendere per ore prima di essere visitati, mentre quelli arrivati in ambulanza sono stati lasciati sulle barelle, in attesa di un letto o di una sedia disponibile. La mancanza di spazi liberi all’interno del pronto soccorso ha rallentato il ciclo di accoglienza e cura, creando un ingorgo che ha interessato anche le procedure di ricovero. Queste difficoltà hanno messo a dura prova medici e infermieri, obbligati a gestire una mole di lavoro pesante e a volte senza le risorse necessarie.
Ambulanza ferme e rischi per la copertura del territorio
In questa giornata di forte pressione, il piazzale antistante l’entrata del pronto soccorso ha visto una presenza eccezionale di ambulanze ferme. Al massimo della mattinata, ne sono state contate fino a undici, tutte bloccate mentre i pazienti attendevano di essere presi in carico. Questo blocco crea una criticità importante: le ambulanze, ferme in attesa di liberare le barelle, non possono uscire per nuovi interventi, riducendo la disponibilità dei mezzi di soccorso sul territorio provinciale.
Difficoltà di parcheggio per operatori e ambulanze
Gli operatori delle ambulanze hanno dovuto fare i conti anche con problemi di parcheggio. I posti destinati ai mezzi di emergenza erano occupati da automobili di pazienti e parenti, provocando doppie file e difficoltà di manovra. Questa situazione di “sosta selvaggia” ha aggravato ulteriormente il caos, costringendo i conducenti a sostare in spazi non idonei, senza poter lasciare rapidamente la zona. Le condizioni complicano i tempi di intervento e rischiano di penalizzare la risposta alle emergenze in provincia di Latina.
La carenza di strutture di supporto e i limiti nella gestione delle emergenze
Dietro l’affollamento del pronto soccorso e la congestione delle ambulanze c’è anche una carenza diffusa di strutture sul territorio per gestire patologie meno gravi. In assenza di punti di primo soccorso o ambulatori in grado di accogliere questi casi, i pazienti si rivolgono direttamente all’ospedale principale, facendo aumentare notevolmente il flusso al pronto soccorso.
Al contempo, i mezzi di soccorso si trovano spesso nell’impossibilità di spostare pazienti verso altri pronto soccorso della zona. I protocolli di gestione delle emergenze impongono infatti che il luogo di destinazione sia scelto in base alla gravità e ai sintomi denunciati, il che limita le possibilità di alleggerire la pressione sui singoli ospedali. Così, il Santa Maria Goretti finisce per accumulare un numero elevato di casi, mentre le strutture vicine rimangono meno coinvolte.
Impatto sugli operatori sanitari
La mancanza di alternative valide e la rigidità nelle regole di triage e trasporto hanno un impatto evidente sia sui pazienti sia sugli operatori sanitari. Questi ultimi si trovano a fronteggiare situazioni di emergenza con risorse limitate, sottoposti a stress prolungato e carichi crescenti, con conseguenze sulla qualità dell’assistenza e sulla sicurezza delle prestazioni.
L’affollamento al pronto soccorso di Latina riflette un problema che coinvolge la rete sanitaria territoriale e le modalità di accesso ai servizi. Le criticità riscontrate questa mattina confermano la necessità di un intervento che va oltre il singolo ospedale, coinvolgendo l’intera organizzazione delle cure sul territorio.