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Agcom, codice di condotta per influencer: le nuove regole per i content creator con oltre 500mila follower

L’autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha ufficializzato in questi giorni il nuovo codice di condotta dedicato agli influencer, con l’obiettivo di regolamentare le attività online di chi opera nel mondo dei social con un seguito consistente. Il codice introduce obblighi precisi circa la trasparenza delle comunicazioni, il rispetto di norme etiche e l’applicazione di sanzioni, in particolare per i content creator che raggiungono almeno 500mila follower o un milione di visualizzazioni. Il provvedimento è frutto di un confronto con associazioni di categoria, consumatori e rappresentanti della pubblicità, che hanno contribuito a definire un quadro di responsabilità finora assente.

Identificazione e iscrizione degli influencer rilevanti all’elenco ufficiale agcom

Il codice si rivolge agli influencer considerati “rilevanti”, cioè coloro che vantano almeno 500mila follower o raggiungono un milione di visualizzazioni sui propri canali. Questa soglia segna un passaggio importante, poiché conferisce agli influencer lo status di emittenti televisive, con conseguente piena responsabilità editoriale sui contenuti diffusi. Gli influencer che rientrano in questa categoria sono tenuti a iscriversi entro sei mesi dall’entrata in vigore del codice a un elenco ufficiale, gestito dall’Agcom. L’iscrizione mira a creare trasparenza e tracciabilità di chi opera con un seguito significativo, anche se restano aperti interrogativi su chi supera i limiti ma non si adegua.

Responsabilità editoriale e impatto sociale

La decisione di estendere la responsabilità editoriale agli influencer con grandi numeri testimonia la volontà dell’autorità di considerare i content creator come soggetti con grande impatto sul pubblico, e quindi responsabili della qualità e onestà dell’informazione diffusa. Questo significa che i contenuti prodotti devono rispettare regole precise simili a quelle dei mezzi di comunicazione tradizionali, un cambiamento radicale per chi fino ad oggi poteva operare quasi senza vincoli.

Le regole fondamentali del codice di condotta per i content creator

Tra i principali punti previsti dal codice spiccano alcuni obblighi chiari riguardo alla pubblicazione dei contenuti. Si richiede agli influencer di garantire correttezza e imparzialità nelle informazioni diffuse, oltre al rispetto della dignità umana e alla condanna dei discorsi d’odio. La tutela dei minori rappresenta un altro aspetto cruciale, tanto che la violazione delle norme su questo punto può portare a sanzioni particolarmente elevate.

Un’attenzione specifica viene riservata alla trasparenza nelle comunicazioni commerciali.

Tutti i contenuti pubblicitari devono essere chiaramente dichiarati come tali, evitando cosiddette “pubblicità occulte”. Il codice richiama inoltre il Digital Chart, un regolamento di autodisciplina promosso dall’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria , che fornisce indicazioni operative per riconoscere in maniera precisa i messaggi promozionali.

Le sanzioni amministrative previste possono arrivare fino a 250mila euro per violazioni generali, e superare i 600mila quando sono coinvolti i minori. Questo sistema sanzionatorio rafforza la posizione dell’Agcom come ente garante del buon funzionamento della comunicazione digitale, ponendo limiti più stringenti per evitare abusi e disinformazione da parte di influencer con grande seguito.

La posizione dell’unione nazionale consumatori sul nuovo codice

Massimiliano Dona, presidente dell’Unione nazionale consumatori, ha accolto positivamente l’adozione del codice, definendolo un passo avanti dopo anni di segnalazioni e denunce iniziati nel 2017. L’associazione ha partecipato attivamente alla stesura del regolamento, contribuendo con osservazioni e richieste su alcuni punti specifici. Resta però critica su alcune esclusioni previste: ad esempio, per le infrazioni più gravi non è stata accolta la proposta di estendere l’obbligo di trasparenza anche agli influencer con meno follower o visualizzazioni.

Dona ha evidenziato il problema della pubblicità di prodotti potenzialmente dannosi, come il gioco d’azzardo o gli apparecchi per il riscaldamento del tabacco, che necessita di una regolamentazione più severa. Nonostante questi limiti, l’Unione nazionale consumatori spera in un incremento delle misure restrittive in futuro, per garantire maggiore tutela ai cittadini e agli utenti dei social. La disponibilità a un miglioramento costante fa capire che questo codice rappresenta solo una prima risposta a un fenomeno ancora in piena espansione.

Critiche di codacons alle nuove disposizioni agcom per gli influencer

Il codice riaffronta il tema delle regole per gli influencer, ma non è stato accolto con unanime consenso. Il Codacons ha espresso forti perplessità, definendo le nuove misure inadeguate a contenere il peso sempre maggiore di questi soggetti. Al centro della critica c’è in particolare la soglia di 500mila follower o di un milione di visualizzazioni, considerata troppo alta per garantire un controllo effettivo.

Secondo il Codacons, anche chi ha comunque un seguito vasto ma inferiore a tali numeri dovrebbe sottostare ad obblighi di trasparenza e correttezza. La solita “giungla” degli influencer rischia di restare tale per chi si muove sotto questi limiti e continua a influenzare una lunga platea di utenti senza regole. Inoltre, le misure sono valide solo per gli influencer residenti in Italia: chi risiede all’estero e pubblica per un pubblico italiano resta praticamente fuori da questa disciplina.

Un aspetto ancora non regolamentato riguarda l’utilizzo di intelligenza artificiale per creare interazioni false o manipolare dati di visualizzazione, fenomeno in aumento e capace di distorcere la percezione degli utenti e i compensi pubblicitari degli influencer. L’assenza di regole su questi strumenti rende il codice non sufficientemente incisivo contro derive scorrette nel mondo digitale, lasciando spazio a ulteriori discussioni e necessità di aggiornamenti.

Agcom traccia nuove regole ma la regolamentazione degli influencer resta in evoluzione

L’adozione del codice di condotta rappresenta un momento importante per l’autorità che prova a incanalare la crescita dell’influencer marketing entro limiti precisi. Le sanzioni previste, l’elenco ufficiale e le regole chiare per contenuti e pubblicità formano un quadro inedito e più definito. Le critiche di associazioni come l’Unione nazionale consumatori e Codacons evidenziano che il percorso è ancora lungo, con molti nodi da sciogliere per ottenere una regolamentazione davvero efficace e uniforme. Anche la dimensione internazionale e i nuovi mezzi tecnologici richiedono attenzione, con prospettive aperte a modifiche e approfondimenti.

Monica Ghilocci

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