Domenico Lopresto, segretario dell’unione inquilini di Napoli, ha denunciato attraverso il suo profilo Facebook un episodio di violenza e tentata occupazione che ha riguardato lui e i suoi familiari nella loro abitazione di via del Gran Paradiso 89, nel quartiere Scampia. La vicenda si è svolta in un contesto di tensione, dove cinque uomini e tre donne, armati di bastoni e spranghe, hanno tentato di forzare l’ingresso dell’appartamento con un flex. Il racconto di Lopresto offre uno sguardo diretto su una situazione drammatica legata a fenomeni abitativi e criminalità organizzata nella zona.
Il racconto dell’aggressione: violenza e minacce nel cuore di scampia
Domenico Lopresto ha descritto nei dettagli la dinamica dell’attacco subito insieme ai familiari. Nel corso della notte, gli aggressori hanno cercato di entrare nella casa usando un flessibile per tagliare la serratura. Il gruppo, composto da uomini e donne armati, ha affrontato i residenti con una violenza fisica evidente. Un episodio particolarmente grave riguarda sua sorella, una donna di 73 anni con problemi di salute, inclusi infarti e quattro bypass. Lopresto ha raccontato che una donna del gruppo, definita “camorrista”, ha preso a schiaffi la sorella e le ha rivolto minacce pesanti, ricordando i suoi trent’anni di carcere e promettendone altri trenta contro di lei.
La reazione di Lopresto è stata immediata nel tentare di difendere la sua famiglia, ma la risposta degli aggressori si è fatta più cruenta, con cinque di loro che lo hanno assalito impugnando mazze e spranghe. Il racconto lascia spazio a un quadro di tensione palpabile e di aggressività difficilmente contenibile, che ha coinvolto direttamente persone vulnerabili e anziane.
L’intervento dei carabinieri e l’allontanamento degli occupanti abusivi
Sul luogo dell’aggressione sono intervenuti i carabinieri del nucleo Radiomobile, chiamati da residenti della zona che avevano scoperto il tentativo di occupazione illegale dell’appartamento. Secondo le ricostruzioni fornite dalle forze dell’ordine, la situazione è degenerata da una discussione iniziata con gli occupanti abusivi, che si sono presentati con il chiaro intento di entrare nell’alloggio destinato a Lopresto e la sua famiglia.
All’arrivo dei carabinieri, gli aggressori, supportati da persone non ancora identificate, si sono dispersi rapidamente. Le forze dell’ordine hanno preso in carico la situazione, mettendo in sicurezza l’appartamento e ascoltando i testimoni. L’intervento ha evitato un’escalation ulteriore di violenza, ma la tensione vissuta dagli abitanti resta alta.
L’indagine in corso per identificare tutti i responsabili
La compagnia carabinieri Napoli Stella ha avviato un’indagine per chiarire con precisione quanto accaduto e per identificare tutte le persone coinvolte nella violenta vicenda di Scampia. Al momento, non tutti gli aggressori sono stati riconosciuti e si cerca di ricostruire il motivo del tentativo di occupazione.
L’episodio si inserisce in un contesto più ampio di pressione abitativa e di episodi di illegalità denunciati da mesi nel quartiere. Le indagini puntano a stabilire se dietro questa azione ci siano gruppi criminali organizzati o se si tratti di movimenti spontanei di occupazione. Nel frattempo, la famiglia Lopresto resta nel mirino di chi ha provato a sfrattarla con la forza.
Le forze dell’ordine mantengono alta l’attenzione sul caso, raccogliendo testimonianze e analizzando le immagini delle videocamere di sicurezza della zona, nel tentativo di portare davanti alla giustizia i responsabili di un gesto che ha seminato paura tra i residenti.