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Aggressione in un pub a Gaeta coinvolge due gruppi di clienti con feriti e intervento carabinieri

La notte tra tensioni crescenti e una discussione sfociata in violenza ha agitato il clima in un locale di Gaeta frequentato da turisti e residenti. Una rissa ha coinvolto due gruppi, portando a feriti e all’intervento delle forze dell’ordine sul posto. La vicenda mette in luce le difficoltà che a volte possono emergere in ambienti affollati lungo la costa durante la stagione estiva, con episodi che disturbano la quiete e creano preoccupazione tra i frequentatori.

La disputa iniziale e la composizione dei gruppi coinvolti

La serata sembrava procedere normalmente nel pub affollato di Gaeta, meta abituale per chi cerca ristoro dopo una giornata al mare. Tuttavia, tra due gruppi di persone, uno formato da una famiglia proveniente dalla provincia di Napoli e un altro da un gruppo di amici locali, è nata una discussione che in breve ha attirato l’attenzione degli altri clienti. Il confronto è partito da battute e piccole offese legate probabilmente a una questione di posti a sedere. Il movimento improvviso di una delle parti, che aveva deciso di lasciare il locale, non ha calmato gli animi, bensì ha generato ulteriore agitazione.

Protagonista la famiglia napoletana e gli amici di Gaeta

I protagonisti di questa storia appartengono a realtà molto diverse: la famiglia napoletana, residente fuori regione, e il gruppo di amici originari di Gaeta. Una terza famiglia, arrivata da Sessa Aurunca e accompagnata da due bambini, si è trovata a fare da involontaria testimone della scena. Questi ultimi si sono poi rivelati una presenza importante nel contesto della rissa, in particolare per le precauzioni prese dal personale del locale nel momento dell’escalation violenta. L’orientamento iniziale era quello di restare tranquilli, ma gli scambi di battute e sguardi hanno alimentato un’atmosfera sempre più tesa.

Dal litigio verbale alla rissa tra bicchieri e spintoni

La situazione è rapidamente degenerata una volta che le provocazioni reciproche sono diventate più pesanti. Il gruppo di Gaeta ha preso l’iniziativa tornando all’interno del pub e apostrofando in modo offensivo la famiglia campana appena tornata, risvegliando rancori e rabbia sopiti. La discussione verbale si è trasformata in un confronto fisico, con urla e spintoni. Nel corso della zuffa alcuni bicchieri e bottiglie sono stati usati come oggetti contundenti, alimentando il caos dentro il locale.

Intervento del personale e delle forze dell’ordine

Tra il tumulto, il personale ha cercato di mettere in sicurezza le persone più vulnerabili. Il cameriere ha portato i due bambini appartenenti alla famiglia di Sessa Aurunca in cucina, lontano dal luogo degli scontro. A quel punto, la situazione è diventata ingestibile e sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Gaeta, allertati probabilmente dai gestori del pub o da altri clienti. Nell’attesa dei militari sono arrivati anche gli operatori del 118 perché uno degli uomini coinvolti nella rissa aveva riportato ferite al volto. Dopo le prime cure ricevute sul posto, il ferito è stato trasportato all’ospedale di Formia, dove è rimasto in osservazione con una prognosi di dieci giorni.

Le conseguenze e le indagini in corso sul fatto di cronaca

Al momento non è chiaro se la vicenda porterà a conseguenze legali formali come denunce per lesioni tra le parti coinvolte. Le autorità stanno cercando di ricostruire la dinamica precisa tra i gruppi, considerando anche le accuse mosse dalla famiglia campana verso alcune frasi discriminatorie pronunciate dal gruppo di Gaeta. Queste offese avrebbero riguardato non solo la loro appartenenza geografica ma anche i turisti provenienti dalla Campania in generale.

I titolari del locale non hanno ancora comunicato se presenteranno richiesta di risarcimento per i danni riportati all’arredamento durante la violenta colluttazione. La rissa dimostra come situazioni apparentemente semplici, come un confronto per i posti a sedere, possano degenerare in conflitti fisici molto più gravi in contesti affollati. L’attenzione resta alta sulle modalità di gestione della sicurezza nei locali frequentati in estate, specie nelle zone con forte presenza di turisti e residenti.

Paolo Ludovichi

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