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Alatri, il museo civico di palazzo Gottifredo riconosciuto dimora storica dalla regione Lazio

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Il comune di Alatri ha ottenuto un importante riconoscimento per il museo civico ospitato nel palazzo Gottifredo, noto anche come casa torre. Dal 18 giugno 2025 la porzione comunale dell’edificio medievale ha acquisito ufficialmente lo status di dimora storica. Questa certificazione apre nuove opportunità per la tutela del sito e per la promozione della storia locale attraverso strumenti finanziari dedicati alle dimore storiche del Lazio.

La procedura che ha portato al riconoscimento ufficiale

Il riconoscimento della porzione comunale del palazzo Gottifredo come dimora storica è il frutto di un’attività documentale e storica dettagliata. L’iter si è sviluppato grazie alla collaborazione tra gli uffici comunali e i consiglieri delegati alla cultura e al bilancio, Sandro Titoni e Giuseppe Pizzuti. Hanno lavorato insieme per ricostruire la storia dell’edificio e le sue caratteristiche architettoniche, fornendo tutti i dati necessari alla regione Lazio.

Il riconoscimento, disposto con determina regionale del 18 giugno 2025, dimostra il valore culturale e identitario attribuito al museo civico e al palazzo. L’accreditamento non è solo un attestato formale ma dà accesso a strumenti e programmi specifici per la conservazione e la valorizzazione del patrimonio storico.

L’importanza culturale di palazzo Gottifredo per Alatri

Palazzo Gottifredo rappresenta un elemento centrale nella storia e nell’identità di Alatri. Risalente al periodo medievale, l’edificio racchiude significati simbolici e architettonici che lo rendono punto di riferimento per la comunità cittadina. La parte riconosciuta oggi come dimora storica è quella di proprietà comunale, mentre un settore privato, appartenente alla famiglia Spalvieri, era già accreditato in precedenza.

Il museo civico al suo interno conserva testimonianze e reperti legati alla tradizione locale. Il riconoscimento come dimora storica rafforza il valore del luogo e agevola la protezione dei suoi elementi più delicati. Tale status facilita interventi di manutenzione, restauri e iniziative di promozione legate al patrimonio culturale cittadino.

Le prospettive di sviluppo e i nuovi finanziamenti

Secondo quanto dichiarato dagli esponenti comunali, questo riconoscimento amplia le possibilità di sviluppo. Sandro Titoni, consigliere delegato alla cultura, evidenzia che “con l’accreditamento si aprono nuovi canali per partecipare a bandi e ottenere finanziamenti regionali e nazionali”. Queste risorse possono essere utilizzate per progetti di tutela, promozione e valorizzazione del museo e del centro storico.

Giuseppe Pizzuti, delegato al bilancio, sottolinea il valore del riconoscimento anche dal punto di vista economico. Le risorse legate allo status di dimora storica possono contribuire a politiche mirate di rigenerazione urbana. L’obiettivo è migliorare la fruizione turistica e al tempo stesso tutelare il patrimonio storico senza comprometterne l’integrità.

Questo percorso inserisce Alatri in un contesto più ampio di sviluppo sostenibile, dove arte, storia e economia si collegano per migliorare la qualità della vita e l’attrattività del territorio.

Il ruolo della regione Lazio e il sostegno all’amministrazione

L’amministrazione comunale rivolge un ringraziamento particolare all’assessore regionale alla cultura Simona Baldassarre e ai suoi uffici. La regione Lazio è stata un interlocutore attento e disponibile nel supportare il comune nel percorso di riconoscimento. Questa collaborazione ha favorito il superamento delle fasi burocratiche e il rispetto delle normative previste per l’accreditamento.

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Il sostegno regionale si è rivelato fondamentale per garantire che il museo civico di Alatri rientrasse tra le dimore storiche riconosciute nel Lazio. La partecipazione a questo circuito istituzionale connota un passo avanti nella protezione e nell’organizzazione delle attività culturali che interessano il palazzo Gottifredo e il suo territorio.

Palazzo Gottifredo tra patrimonio pubblico e privato

L’edificio medievale noto come palazzo Gottifredo si divide in due parti: una pubblica e una privata. Quest’ultima, appartenente alla famiglia Spalvieri, possiede già da tempo il titolo di dimora storica. Il recente riconoscimento si è concentrato sulla sezione comunale, dove si trova il museo civico, arricchendo così la tutela complessiva dell’intero complesso.

Questa doppia appartenenza mette in evidenza la complessità delle gestioni immobiliari di edifici storici. Riuscire a uniformare norme di salvaguardia tra proprietà private e pubbliche contribuisce alla conservazione del valore originario del sito e facilita lo sviluppo di piani coordinati per il futuro.

Il completamento del percorso di accreditamento è un segnale chiaro dell’attenzione riservata al bene culturale e della volontà di non perdere alcun frammento della storia alatrense.

Il valore simbolico per la comunità di Alatri

Il sindaco Maurizio Cianfrocca ha espresso la sua soddisfazione per quanto raggiunto affermando che “il riconoscimento rappresenta un orgoglio collettivo”. La valorizzazione del museo civico e di palazzo Gottifredo si inserisce tra le priorità dell’amministrazione, in linea con la volontà di rafforzare il legame tra la città e le sue radici storiche.

Il riconoscimento di dimora storica integra il museo in un circuito regionale che mette in luce l’importanza della conservazione culturale per l’intera comunità. Il risultato testimonia un’attenzione crescente verso il patrimonio e una maggiore consapevolezza del suo ruolo nell’identità cittadina.

L’amministrazione comunale continua a lavorare sulla promozione di iniziative che valorizzino Alatri, per rendere il centro storico più attrattivo e per consolidare la memoria storica tra residenti e turisti.

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