L’istituto Chiominto ha chiuso il primo anno del progetto “giornalisti fuoriclasse” con un incontro tra quaranta studenti e il noto giornalista d’inchiesta Sigfrido Ranucci. Questo momento è stato pensato per avvicinare i giovani al mondo del giornalismo, offrendo loro la possibilità di interagire con una figura di riferimento del settore. L’appuntamento ha portato al centro dell’attenzione la professionalità richiesta dalla carriera giornalistica e ha coinvolto anche l’amministrazione locale di Cori e Rocca Massima.
Il progetto giornalisti fuoriclasse e il coinvolgimento degli studenti
Il progetto “giornalisti fuoriclasse” è nato un anno fa dall’iniziativa del corpo docenti dell’istituto Chiominto, insieme alla direttrice Elisabetta Visco, con l’obiettivo di stimolare l’interesse verso il giornalismo tra gli allievi delle scuole primarie e medie. Grazie ai fondi stanziati dal Pnrr sono stati coinvolti una quarantina di studenti provenienti dalle sedi di Cori, Giulianello e Rocca Massima.
Confronto e contaminazione di idee
La scelta di includere i ragazzi più piccoli insieme a quelli delle medie ha permesso un confronto intergenerazionale e una contaminazione di idee. L’intero istituto ha partecipato in qualche modo, come ricorda la direttrice Visco, richiamando l’attenzione sul contributo dato dagli studenti dell’indirizzo musicale, che hanno partecipato con performance durante l’evento conclusivo. Questo ha reso la giornata ancora più speciale e ha riunito tutta la comunità scolastica.
L’amministrazione pubblica non si è limitata a sostenere con i fondi il progetto: ha anche messo a disposizione il teatro comunale per ospitare l’incontro con il giornalista Ranucci. Il rapporto stretto tra il conduttore di Report e il territorio ha reso naturale la scelta di coinvolgerlo. A garantire il successo della giornata è stato l’impegno congiunto della scuola, degli insegnanti e delle istituzioni locali.
L’incontro con sigfrido ranucci e il confronto con gli aspiranti giornalisti
Nel teatro messo a disposizione dal comune di Cori, una sala gremita di studenti ha preso parte a un dialogo diretto con Sigfrido Ranucci. Il giornalista ha raccontato le esperienze che hanno segnato il suo percorso professionale e ha spiegato ai ragazzi quali siano le caratteristiche che un buon giornalista dovrebbe possedere.
I valori fondamentali del giornalismo
Ranucci ha evidenziato l’importanza della ricerca della verità, della capacità di ascolto e della precisione nel raccontare i fatti. Ha anche sottolineato le difficoltà che si incontrano nel mestiere, citando l’investimento personale richiesto e la tenacia necessaria di fronte a pressioni esterne. La discussione si è sviluppata in modo fluido, con gli alunni che hanno posto domande puntuali, richiedendo spesso esempi di situazioni vissute dal giornalista nelle sue inchieste.
Questa occasione non ha rappresentato solo un confronto, ma anche un momento formativo per i giovani interessati al giornalismo. La presenza dei sindaci di Cori e Rocca Massima, insieme all’assessore Angelo Tomei, ha confermato l’interesse delle istituzioni verso iniziative che avvicinano i ragazzi ai temi dell’informazione e della cultura civica. Il dibattito è stato moderato da Sara Boni, insegnante e giornalista, che ha saputo guidare la conversazione con professionalità, stimolando gli studenti a partecipare attivamente.
Il ruolo delle amministrazioni locali nel sostegno all’evento e al territorio
L’iniziativa non sarebbe stata possibile senza l’appoggio delle amministrazioni locali di Cori e Rocca Massima. Il teatro di Cori ha accolto l’evento, un gesto che ha dato valore all’intera manifestazione e ha permesso di ospitare un pubblico numeroso in condizioni adeguate.
Contributi dei sindaci e collaborazione con il giornalista
Il sindaco di Cori, Mauro De Lillis, ha partecipato all’evento, sottolineando quanto attività di questo tipo contribuiscano a rafforzare il legame tra scuola e territorio. A Rocca Massima, il sindaco Mario Lucarelli e il vice Angelo Tomei hanno dato un contributo fondamentale, con Tomei in particolare che ha fatto da tramite con Sigfrido Ranucci. L’attenzione dedicata a realtà locali mostra un interesse per la crescita culturale e formativa dei giovani abitanti del territorio.
Non è un caso che il giornalista fosse molto legato a Rocca Massima, un dettaglio che ha reso ancora più densa di significato la sua presenza. L’impegno delle amministrazioni ha colmato il divario tra istituzioni e mondo della scuola, creando un’occasione concreta di incontro e dialogo. La risposta positiva degli studenti testimonia l’efficacia di questa sinergia tra enti e istituzioni.