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Ansia da esame di maturità: come il cinema può aiutare migliaia di studenti a gestire le emozioni

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L’arrivo degli esami di maturità segna un momento cruciale per migliaia di studenti in tutta Italia. Le preoccupazioni legate a prove, voti e futuro scolastico crescono nelle settimane che precedono gli esami, portando con sé un carico emotivo spesso difficile da gestire. Il ritorno di rituali ormai noti, come cantare l’inno di “notte prima degli esami” di Antonello Venditti, sottolinea l’importanza di questi giorni per i giovani. Le tensioni non restano confinate solo a questo periodo: la scuola stessa è percepita da molti come fonte persistente di stress e ansia. In questo contesto, si stanno affermando approcci alternativi per accompagnare i ragazzi nel riconoscere e affrontare le proprie emozioni, con strumenti nuovi e pratici.

Il peso del disagio emotivo tra gli studenti e il ruolo della scuola

L’ansia legata alla maturità è solo la punta dell’iceberg: secondo una ricerca della piattaforma maturansia, più del 90% degli studenti si sente preoccupato al pensiero dell’esame. Qui non si tratta solo di una paura passeggera, ma di un disagio radicato che spesso accompagna i ragazzi durante tutto il percorso scolastico. Lo dimostra un’inchiesta svolta da mabasta, movimento contro il bullismo, insieme alla startup 2young2fail, secondo cui oltre il 75% degli studenti considera la scuola la principale fonte di stress e ansia.

La sfida della scuola nel rispondere ai bisogni emotivi

Questi dati rivelano come il sistema educativo non riesca ancora a rispondere alle esigenze emotive dei giovani. I programmi di studio mantengono una forte attenzione sui contenuti teorici, dando poca attenzione a competenze emotive e relazionali, che invece potrebbero aiutare gli studenti a gestire momenti di tensione, insicurezze e difficoltà quotidiane. Non a caso, cresce la richiesta di strumenti che non limitino l’apprendimento al mondo delle nozioni, ma aiutino a costruire anche la consapevolezza di sé.

La scuola sullo schermo: un progetto che fa parlare il cinema al cuore degli studenti

Nel 2025 è nata “la scuola sullo schermo“, una piattaforma pensata proprio per affrontare la complessità delle emozioni in età adolescenziale usando scene di film per favorire il riconoscimento e la gestione di stati d’animo spesso confusi. Il progetto è frutto della collaborazione fra Virginio de Maio, scrittore e studioso di cinema applicato allo sviluppo personale, Anna Maria Palma, counselor e coach specializzata in intelligenza emotiva, e Giovanni Annunziata, imprenditore e formatore nel campo del benessere.

Cinema come palestra emotiva

Questa iniziativa propone un metodo originale per aiutare ragazzi e ragazze a leggere dentro di sé, mettendo in scena riflessioni reali sul superamento di paure o crisi personali. Attraverso l’identificazione con personaggi e situazioni di film scelti, gli studenti trovano l’occasione per comprendere meglio le proprie emozioni, affrontarle con consapevolezza e acquisire nuovi strumenti per gestire lo stress. Giovanni Annunziata sottolinea come “il cinema diventi una palestra interiore che, anziché limitarsi a intrattenere, accompagna i giovani fuori dalle paure e dai blocchi emotivi.”

Cinque film che aiutano a leggere l’ansia e a riprendere il controllo prima degli esami

Tra i titoli suggeriti dalla piattaforma, alcuni vengono scelti per la loro capacità di riflettere stati emotivi e momenti di svolta tipici della vita scolastica e giovanile.

Harry Potter e il prigioniero di Azkaban offre un esempio chiaro di come cambiare punto di vista aiuti a ridurre la paura. In particolare, la scena in cui il professor Lupin insegna a Harry a ridere del molliccio, una creatura che assume la forma della propria paura, mostra che l’ironia può indebolire ciò che spaventa. È una metafora potente per ricordare agli studenti che alle volte basta spostare la prospettiva per rimettersi in controllo.

Notte prima degli esami , ambientato nell’Italia degli anni ’80, racconta con leggerezza i timori legati alla maturità. Il film coglie le emozioni più profonde di quegli anni formativi: le ansie, le amicizie vere, le prime esperienze d’amore e la consapevolezza che quell’esame è solo una tappa di molti passaggi verso l’età adulta. Vederlo nei giorni che precedono la prova può dare ai ragazzi un senso di comunanza e calma emotiva.

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Noi siamo infinito non parla esplicitamente di scuola, ma accompagna chi attraversa momenti di insicurezza a riscoprire il proprio valore. Il protagonista affronta le paure interiori che bloccano e paralizzano, trovando un percorso di apertura e accettazione di sé.

Eighth grade – terza media entra nel vissuto di chi si sente impreparato e sopraffatto. Il film non propone soluzioni, ma aiuta a ridurre l’isolamento emotivo mostrando un ritratto veritiero di ansie, imbarazzi e desideri di riuscire. Guardarlo può far sentire chi si avvicina agli esami meno solo e meno sbagliato.

Abbandonata dal destino mostra una storia vera di determinazione e riscatto. Gli ostacoli affrontati dalla protagonista superano ogni aspettativa e ridimensionano la percezione dello stress scolastico. È una spinta a vedere la scuola come una leva per il cambiamento personale, non soltanto come fonte di valutazioni.

Questi film offrono ai ragazzi strumenti concreti per riconoscere, accogliere e gestire emozioni complesse legate a una fase delicata della loro crescita.

Cinema e scuola: un binomio che parla alle nuove generazioni

L’esperienza proposta da “la scuola sullo schermo” rappresenta un approccio che rompe gli schemi tradizionali dell’educazione. Il cinema diventa esperienza empatica, laboratorio di emozioni ed esercizio di consapevolezza. Questa modalità risponde a un bisogno reale dei ragazzi, soprattutto in epoca moderna, dove il carico emotivo cresce e le risorse per affrontarlo non sono sempre sufficienti.

Offrire ai giovani la possibilità di vedere attraverso gli occhi dei personaggi, riconoscere difficoltà e strategie di superamento, rende più accessibile la gestione dello stress. Al tempo stesso, invita insegnanti e famiglie a considerare l’importanza di educare alle emozioni, di fornire linguaggi e strumenti capaci di accompagnare la maturazione psicologica e personale. Il supporto offerto da storie vissute sullo schermo apre una strada concreta, che può accompagnare chi si appresta ad affrontare gli esami ma anche tutte le sfide che vengono dopo.

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