La polizia di stato di Latina ha fermato un uomo già noto alle forze dell’ordine e destinatario di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti verso la ex compagna. L’arresto è avvenuto nella mattinata di mercoledì 7 maggio 2025 a Terracina, dopo un inseguimento terminato con un tentativo disperato di fuga nell’acqua di un canale. La vicenda racconta di un latitante che, evaso dagli arresti domiciliari, è stato bloccato grazie all’intervento tempestivo della squadra mobile e della volante territoriale.
Il soggetto ricercato e l’ordinanza della procura di latina
L’uomo finito in manette era già coinvolto in un procedimento per maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Latina aveva deciso di aggravare la sua misura, passando dagli arresti domiciliari alla custodia in carcere. Prima dell’arresto, l’uomo aveva disatteso la misura cautelare e si era reso irreperibile, fuggendo probabilmente anche all’estero. I poliziotti della questura hanno tenuto attiva la ricerca per diverse settimane, senza lasciar spazio a pause né rallentamenti.
La gravità della situazione
Il provvedimento restrittivo scaturisce da accuse serie, legate a maltrattamenti domestici, che hanno spinto le autorità a chiedere una detenzione più severa per scongiurare ulteriori pericoli alla vittima. La gravità della situazione emerge da questo passaggio dall’arresto domiciliare al carcere, segno che la magistratura ha ritenuto necessario un controllo più rigido.
La fuga durante il controllo a terracina e l’intervento della squadra mobile
Il momento dell’arresto è avvenuto al termine di un controllo di routine della volante in servizio a Terracina. L’uomo era con due altri soggetti quando ha cercato di evitare l’identificazione non mostrando i documenti e poi improvvisando una fuga a bordo dell’auto. Un agente, nel tentativo di bloccarlo, si era avvicinato alla vettura, ma lui ha ingranato la marcia e si è mosso a tutta velocità verso Sabaudia. Si è così scatenato un inseguimento che ha coinvolto la squadra mobile, impegnata a mettere in sicurezza l’area durante l’inseguimento.
Un gesto disperato durante la fuga
Dopo diversi chilometri, l’auto è stata finalmente fermata in aperta campagna. L’uomo, però, ha tentato ancora di scappare. Con un gesto che ha messo a rischio anche l’incolumità degli agenti, si è buttato in un canale nei dintorni, cercando di raggiungere l’altra sponda e sfuggire così alle manette.
Il blocco e l’arresto definitivo nei pressi del canale
Il tentativo di fuga nell’acqua si è concluso rapidamente. Gli agenti della squadra mobile attendevano infatti dall’altra parte, pronti a fermarlo. La rapidità e la coordinazione delle forze dell’ordine hanno impedito che l’uomo riuscisse a depistare le ricerche o a far perdere le sue tracce. È stato così tratto in arresto, portato in carcere e messo a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Il quadro delle accuse contro di lui ora si amplia con i reati di resistenza a pubblico ufficiale ed evasione, oltre naturalmente a quelli per maltrattamenti. Negli uffici del tribunale locale è stato fissato per il giorno successivo il rito per direttissima, dove saranno valutati gli elementi raccolti negli ultimi giorni.
L’operazione a Terracina dimostra l’impegno costante della polizia nel garantire la sicurezza sul territorio e nel dare seguito alle misure disposte dall’autorità giudiziaria. L’arresto aiuta a mettere un freno a un uomo che aveva evitato la detenzione, ma non è sfuggito al lavoro di chi presidia le strade.