Nella notte tra sabato e domenica, nel cuore del centro storico di Frosinone, si è verificato un episodio che ha destato allarme tra residenti e passanti. Un uomo di 38 anni, originario della Guinea, ha preso di mira una piadineria-creperia di via Angeloni, dando in escandescenze davanti al locale chiuso. L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato conseguenze più gravi, ma l’episodio riapre il dibattito sulla sicurezza nel cuore della città.
L’uomo, sembra fosse in evidente stato di alterazione, ha cominciato a colpire con violenza la saracinesca della piadineria-creperia in via Angeloni, a pochi passi dall’arco Campagiorni. L’attività era chiusa, ma i gestori si trovavano ancora all’interno, e hanno assistito impotenti alla scena. I danni provocati alle serrande sono stati evidenti, così come il forte rumore che ha attirato l’attenzione delle persone in zona.
Diverse testimonianze e video raccolti sul posto ritraggono l’uomo mentre urla e insiste per farsi aprire il locale. Il comportamento è apparso subito fuori controllo. Alcuni passanti hanno provato ad intervenire, cercando di calmarlo o allontanarlo, ma hanno ricevuto in cambio una reazione aggressiva. Tre persone hanno tentato di bloccarlo, senza però riuscire a fermarne la furia, e senza reagire con azioni violente per evitare che la situazione degenerasse.
L’escalation ha creato un clima di tensione in pieno centro storico. Non sono mancati momenti di paura tra chi si trovava nei paraggi, anche per la presenza di numerosi giovani e famiglie in zona nelle ore serali. L’episodio si colloca in un contesto già delicato, segnato da episodi simili di disturbo e violenza nelle settimane precedenti.
Alcuni spettatori hanno chiamato il 112, e la polizia è arrivata rapidamente sul luogo. Una volante della questura, sotto la guida del dirigente Gianluca Di Trocchio, ha raggiunto via Angeloni nel giro di pochi minuti. All’arrivo degli agenti, l’uomo non aveva smesso di urlare e fare richieste confuse, oltre a opporre resistenza.
Gli agenti hanno chiesto più volte i documenti, ma l’uomo si è rifiutato di collaborare. Nonostante le provocazioni e gli atteggiamenti ostili, la polizia è riuscita a fermarlo e a condurlo in questura senza ulteriori tensioni sul posto. Per lui è scattata una denuncia per resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio e rifiuto di fornire le proprie generalità.
Le ragioni dietro a questo comportamento non sono ancora chiare. L’identificazione ha permesso di stabilire solo alcuni dati anagrafici, ma non è emerso un motivo valido per l’azione compiuta. L’intervento tempestivo delle forze dell’ordine ha impedito che gli altri cittadini e i gestori dell’attività commerciale riportassero danni o ferite.
L’episodio ha portato di nuovo l’attenzione sulla situazione della sicurezza nel centro storico, da tempo sotto osservazione per problemi di ordine pubblico. Negli ultimi giorni e settimane, residenti e imprenditori hanno lamentato risse tra giovani, schiamazzi e atti di inciviltà che minano la quiete della zona.
Le modalità di questa nuova aggressione, il livello di disturbo creato in una zona frequentata da famiglie e turisti, mette in discussione le misure attualmente messe in campo. Le critiche riguardano soprattutto l’assenza di un presidio stabile e la difficoltà di garantire serenità durante le ore serali e notturne.
La zona più antica di Frosinone è da sempre centro della vita culturale e sociale della città, e gli episodi di violenza rischiano di compromettere questa vocazione. Le istituzioni locali sono chiamate ad affrontare con decisione la questione, per tutelare chi vive e lavora nella zona, e permettere a tutti di godere di serate sicure e tranquille.
“È fondamentale intervenire per garantire sicurezza e rispetto”, hanno commentato alcuni residenti fermamente preoccupati dalla situazione.
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