La chiusura della galleria Capo di China sulla superstrada Sora-Cassino, in territorio di Atina, continua a far discutere in Valcomino. Dopo settimane di deviazioni e rallentamenti, crescono le preoccupazioni per le ripercussioni economiche sul commercio locale. Nel dibattito si inserisce la nota del vicesindaco di Settefrati, Donato Mazzenga, che risponde direttamente alle stime di un drastico calo del fatturato riportate da esponenti politici locali.
Negli ultimi giorni, era arrivata al centro dell’attenzione l’ipotesi di un crollo del 70% del fatturato nel trimestre primaverile per le attività commerciali della Valcomino. Questo dato era stato riferito dal sindaco di San Donato Val di Comino, Enrico Pittiglio, citato da Lorenzo Cedrone, coordinatore del partito socialista italiano a livello locale. L’impressione negativa si basava sul presupposto che la deviazione obbligata per la chiusura della galleria avesse limitato fortemente il flusso di clienti e attività.
Il numero del 70%, se confermato, segnerebbe un impatto economico notevole per un territorio già fragile sotto diversi punti di vista. Molte attività dipendono dal passaggio sulla superstrada per procurarsi clienti, merci e visitatori. La chiusura ha imposto percorsi alternativi più lunghi e meno pratici, riducendo il transito in zona e quindi la possibilità di vendite regolari.
Donato Mazzenga, vicesindaco di Settefrati, ha diffuso una nota per mettere in dubbio la veridicità delle cifre sull’impatto economico negative diffuse in queste settimane. Secondo lui, si tratta di dati non supportati da fonti ufficiali e sarebbe scorretto far circolare numeri privi di riscontri oggettivi. Alcune dichiarazioni politiche assumerebbero forme di comunicazione distorta, tese a ottenere visibilità a discapito della coesione sociale e dell’informazione corretta.
Mazzenga sottolinea che il disagio provocato dall’intervento sulla galleria è temporaneo e del tutto prevedibile in lavori di manutenzione e messa in sicurezza di infrastrutture importanti. Giudica ingiusto alimentare tensioni politiche e sociali basandosi su cifre non chiare, perché questo rischierebbe di creare inutili divisioni nel territorio.
Oltre a mettere in discussione i dati, il vicesindaco non risparmia dure parole verso chi, a suo parere, usa la situazione per fini politici, mantenendo un silenzio complice su altri problemi gravi che hanno pesato negli anni sulla valle. Ricorda per esempio le scelte della regione Lazio, allora guidata da Nicola Zingaretti, che hanno limitato strumenti utili ai sindaci per gestire il trasporto pubblico locale nelle aree marginali.
Indica anche gli aumenti retroattivi sulle tariffe rifiuti imposte alla società SAF, che hanno aggravato i bilanci comunali e, con effetti a catena, le tasche dei cittadini. Secondo Mazzenga, chi oggi protesta non ha espresso critica su quei provvedimenti, dimostrando una gestione selettiva dei problemi.
In più, il vicesindaco denuncia come alcuni soggetti provino a creare conflitti all’interno della valle, mettendo una zona contro l’altra riguardo agli interventi compensativi promessi da ANAS per la riparazione della galleria. Questa divisione fatta di accuse e rancori rischia di compromettere il senso di comunità e il lavoro di coordinamento tra amministrazioni locali.
Mazzenga ricorda che qualsiasi intervento di manutenzione avviato su un’opera pubblica come la galleria Capo di China è indispensabile per scongiurare rischi reali per chi la attraversa. L’integrità della struttura non può essere messa a repentaglio in nome di una comodità temporanea. Le eventuali proroghe dei lavori rispondono a necessità evidenti emerse durante i controlli tecnici.
Il vicesindaco punta il dito contro chi critica senza proporre soluzioni alternative concrete. Smantellare i cantieri in presenza di problemi sarebbe irresponsabile, così come lasciare che la galleria resti aperta nonostante i rischi. È compito di chi amministra garantire che i lavori si svolgano in sicurezza, anche se questo comporta disagi temporanei e decisioni difficili.
Secondo Mazzenga, la politica dovrebbe evitare polemiche sterili e cercare invece di sostenere interventi di lungo termine che tutelano la comunità.
Il vicesindaco di Settefrati conclude la sua nota invitando a superare le divisioni e la strumentalizzazione politica che si sono create attorno alla chiusura della galleria. Sottolinea la necessità che il confronto pubblico si fondi su informazioni verificate e non su numeri ipotetici e slogan mediatici.
Chi ha responsabilità nei territori deve lavorare per una gestione seria e trasparente, senza lasciare spazio a tensioni inutili. La priorità resta la sicurezza della viabilità e il sostegno alle attività locali, senza alimentare confusione sull’effettivo stato dei fatti.
I prossimi mesi saranno determinanti per ripristinare la normalità della circolazione e per valutare con strumenti ufficiali gli effetti di questo intervento sul tessuto economico e sociale della valle.
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