L’estate 2025 ha portato temperature straordinarie su gran parte dell’Europa, con ondate di caldo che hanno superato ogni record in Spagna, Francia, Germania e anche in Italia. Dopo giorni di caldo torrido, l’anticiclone subtropicale che ha dominato la scena meteorologica sta per cedere il passo a correnti più fresche provenienti dal nord, portando così un netto cambiamento del tempo dal weekend. Analizziamo insieme i dettagli degli ultimi sviluppi rilevati da 3bmeteo.com.
La svolta dal weekend: l’anticiclone subtropicale perde forza
Da diversi giorni, un vasto anticiclone subtropicale soffoca mezza Europa con temperature notevoli. Manuel Mazzoleni di 3bmeteo.com spiega che questa struttura, protagonista principale dei primi giorni dell’estate 2025, comincerà a indebolirsi entro il weekend. Questa evoluzione aprirà la strada a una vasta circolazione depressionaria che prenderà origine nei paesi nordici per estendersi verso il Mediterraneo centrale.
Già da sabato si avvertiranno gli effetti delle fresche correnti atlantiche, soprattutto sul Centro-Nord Italia. Venerdì i temporali isolati interesseranno prevalentemente le zone alpine e gli Appennini centro-settentrionali. Nel corso del weekend, invece, i fenomeni temporaleschi si diffonderanno su tutto il nord, coinvolgendo anche vasta parte della Pianura Padana, fatta eccezione per l’area della Romagna orientale dove le piogge risulteranno limitate o assenti.
Temporali e grandinate sul versante tirrenico
Sul fronte appenninico del Centro Italia, il movimento delle correnti più fresche scatenerà temporali diurni che domenica potrebbero colpire anche l’alto versante tirrenico. Lo scontro tra strati d’aria calda e fredda potrà generare fenomeni intensi, accompagnati da grandinate e raffiche di vento.
Questo cambiamento segna una fine temporanea della condizione di stabilità e caldo estremo che ha caratterizzato le settimane precedenti, introducendo una fase più instabile e fresca.
L’impatto sul clima: calo delle temperature anche di 8/10 gradi
L’arrivo delle correnti fresche non si limiterà alle piogge. Il raffreddamento sarà netto e si farà sentire principalmente a partire da sabato in molte regioni del nord Italia. Secondo le previsioni di Manuel Mazzoleni, le temperature massime scenderanno sotto i 35 °C sabato nel Nord, mentre domenica oscilleranno tra i 26 e i 33 °C, con valori più elevati solo in Romagna.
Nel Centro Italia il calo delle temperature sarà più evidente da lunedì, con valori che in alcune zone scenderanno sotto i 30 °C. Al Sud, invece, si registrerà un ulteriore aumento delle temperature nei primi giorni della nuova settimana, con punte sopra i 40 °C in alcune località. Solo a partire dalla metà della settimana successiva i termometri cominceranno a scendere anche lì, portandosi talvolta sotto i 30 °C soprattutto lungo le coste.
Questo abbassamento delle temperature segna un passaggio significativo dal clima rovente dominato dall’anticiclone a condizioni più fresche e normali per il periodo estivo. I ribassi saranno anche di 8-10 gradi rispetto ai picchi più intensi, contribuendo a ridurre il disagio legato alle ondate di calore che hanno colpito tante aree d’Italia e d’Europa.
Le piogge previste: differenze nette tra nord e sud
La discesa delle correnti atlantiche porterà con sé anche una ripresa delle piogge, ma i fenomeni si distribuiranno in modo molto disomogeneo. Al Nord, la meteorologia prevede rovesci frequenti e temporali diffusi, particolarmente intensi vicino ai rilievi. Qui gli accumuli di pioggia potrebbero superare i 150 millimetri, specialmente lungo le Alpi e gli Appennini settentrionali.
Nel Centro, invece, le precipitazioni interesseranno in prevalenza la zona appenninica, mentre sulle coste adriatiche e del medio Tirreno i fenomeni saranno più blandi o addirittura assenti, con ampie finestre di bel tempo.
Al Sud la presenza di piogge sarà ancora più limitata. Le precipitazioni saranno diurni e localizzati soprattutto lungo la dorsale appenninica, in particolare nella seconda parte della prossima settimana. Zone come Murge, Daunia e Gargano potrebbero registrare qualche episodio isolato.
Questa differenza riflette la dinamica del fronte fresco che tende a concentrarsi maggiormente nelle regioni settentrionali e centrali, lasciando il Sud in una condizione di tempo più asciutto per diversi giorni ancora.
Record di caldo senza precedenti in europa e in italia
L’ondata di caldo che ha investito l’Europa negli ultimi giorni ha raggiunto livelli mai visti in giugno. In Spagna e Portogallo sono state superate punte di 46-47 °C, temperature mai registrate fino ad ora in questo mese. In Francia sono stati registrati valori oltre i 40 °C, con ben sedici dipartimenti messi in vigilanza rossa. Per gestire l’emergenza molte scuole sono rimaste chiuse e anche la Torre Eiffel ha sospeso l’apertura per motivi di sicurezza.
In Germania alcune regioni come Baden-Württemberg, Nordrhein-Westfalen, Berlino e Dresda hanno sfiorato i 40 °C. In queste zone resta grave la siccità che ha reso i primi sei mesi del 2025 tra i più secchi degli ultimi 130 anni. Nel Regno Unito, giugno 2025 è risultato il secondo mese più caldo dal 1884. Il primo luglio la temperatura ha raggiunto 33,6 °C a Frittenden, una delle più alte registrate nel Paese in questa stagione.
Dati impressionanti in italia
Anche in Italia i numeri impressionano. Il 1° luglio una stazione a 4.750 metri sul monte Bianco ha toccato +5,7 °C, con punte di +6,4 °C a Capanna Margherita. Lo zero termico ha sfiorato quota 5.400 metri sulle Alpi, un livello mai registrato a queste quote e periodi. Tutte le vette alpine hanno registrato valori sopra lo zero, condizione che rende i ghiacciai particolarmente vulnerabili. La montagna, al momento, risulta instabile e soggetta a rischi legati alla rapida fusione del ghiaccio. Degno di nota anche il fatto che la cima del monte Bianco ha registrato 33 ore consecutive di temperature positive.
Questi dati confermano l’eccezionalità della fase calda in corso, che lascia tracce profonde sui territori e fa discutere gli esperti sull’impatto ambientale dei mutamenti climatici.