Un 24enne residente a cori è finito sotto la lente dei carabinieri per la coltivazione di sostanze stupefacenti nel suo appartamento. Il caso rientra in un controllo mirato al contrasto dello spaccio nella zona. L’operazione ha portato al sequestro di cinque piante di marijuana, pronte per essere analizzate dalle autorità competenti.
Cori e i suoi dintorni hanno visto negli ultimi tempi un aumento delle attività di prevenzione contro la diffusione di sostanze illegali, in particolare quella legata alla marijuana. Le forze dell’ordine seguono interventi mirati per fermare sia la vendita che la coltivazione illecita. Questo caso è uno dei molti che riafferma la presenza costante dei controlli in città.
La località, pur non essendo tra le più grandi, ha subito i riflessi del fenomeno droga tipico di molte aree italiane. Le autorità collaborano con le istituzioni locali e nazionali per monitorare e contenere queste attività che minano la sicurezza pubblica.
I cittadini sono invitati a collaborare segnalando situazioni sospette, mentre le operazioni di perquisizione aiutano a scovare le reti di spaccio e di produzione dentro e fuori le mura domestiche. I risultati di questa lotta si vedono attraverso la riduzione progressiva di sequestri di droga e di arresti in contesti urbani come cori.
I carabinieri della stazione di cori hanno eseguito una perquisizione domiciliare nel quartiere, con l’obiettivo di individuare attività legate allo spaccio di droga. All’interno dell’abitazione del giovane straniero, hanno rinvenuto cinque piante di canapa indiana poste in vasi. L’insieme delle piante risultava pari a un peso di circa 280 grammi. La quantità è stata subito sottoposta a sequestro e affidata ai laboratori della procura per le analisi chimiche necessarie a confermarne la natura e il principio attivo.
Il ritrovamento è avvenuto nell’ambito di un servizio di prevenzione e repressione che coinvolge quotidianamente le forze dell’ordine della zona, chiamate a intervenire su fenomeni legati all’uso e alla diffusione di sostanze stupefacenti. La presenza delle piante in casa suggerisce una coltivazione destinata a uso illecito, fattore che porta al deferimento del proprietario.
Dopo il controllo, il ragazzo di 24 anni è stato denunciato a piede libero con l’accusa di coltivazione di sostanza stupefacente. Il deferimento in stato di libertà indica che non è stato arrestato ma formalmente segnalato all’autorità giudiziaria. Questo permette agli inquirenti di procedere con le indagini e di avviare la pratica di eventuali procedimenti penali.
La normativa italiana prevede pene severe per chi coltiva marijuana senza autorizzazioni. La legge considera illegale la detenzione e la coltivazione di canapa indiana destinata all’uso personale o alla vendita, salvo casi particolari di prescrizione medica o licenze specifiche. Perciò, questa denuncia sottolinea la volontà delle forze dell’ordine di controllare rigorosamente ogni forma di abuso legata a queste sostanze.
Il materiale sequestrato è ora sotto la custodia degli enti competenti, in attesa dei risultati delle analisi di laboratorio che definiranno i dettagli tecnico-scientifici della sostanza, fondamentali per il proseguimento della vicenda giudiziaria.
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