Il Comune di Aprilia si ritrova invischiato in una grave difficoltà economica a causa di un debito fuori bilancio di 3,5 milioni di euro. Questa somma deriva da un contenzioso con la Regione Lazio per il mancato pagamento delle forniture di acqua potabile erogate tra il 1986 e il 2003. La vicenda ha radici lontane e si è articolata tra sentenze giudiziarie, ricorsi e tentativi di trattative, con un impatto serio sulle finanze comunali.
La causa per i pagamenti arretrati delle forniture idriche
Il contenzioso nasce dal mancato versamento da parte del Comune di Aprilia delle fatture relative all’acqua potabile consegnata dalla Regione Lazio per quasi vent’anni, dal 1986 fino al 2003. La Regione ha reclamato il pagamento di oltre 10 milioni di euro durante le varie fasi giudiziarie. Nel settembre 2021, il Tribunale ordinario di Roma, seconda sezione civile, ha emesso una sentenza che imponeva al Comune di pagare 3.364.771 euro più interessi, riferiti al periodo dal 1998 al 2003. La decisione includeva però anche un riconoscimento della prescrizione dei debiti dal 1983 al 1997, alleggerendo così la posizione finanziaria dell’ente. Il giudice Eugenio Curatola ha quindi ridimensionato la richiesta della Regione, riducendo sensibilmente il debito da saldare.
Il contenzioso in appello e la risposta delle parti
Dopo la sentenza di primo grado, sia la Regione Lazio che il Comune di Aprilia hanno presentato ricorso. La Regione mirava a recuperare la somma piena di 10,5 milioni, mentre l’amministrazione comunale contestava l’intero debito, sostenendo di non dovere nulla. Entrambi i ricorsi sono stati respinti dalla Corte d’Appello con la sentenza n. 7368 del novembre 2024, che ha confermato l’importo di circa 3,5 milioni da versare. A seguito di questo verdetto, il Comune ha tentato una trattativa per rateizzare la somma da saldare in tre anni, ma senza ricevere risposte dirette dalla Regione. A maggio 2025, la Regione ha riacceso il contendere proponendo ricorso in Cassazione per ottenere la cifra maggiore inizialmente prevista. Dal canto suo, l’Avvocatura comunale si è opposta, ribadendo che nessun debito residuo è dovuto, creando così un’ulteriore fase di incertezza.
Le conseguenze finanziarie per il Comune e le strategie della commissione straordinaria
La Commissione straordinaria che attualmente regge il Comune di Aprilia deve fare i conti con un debito fuori bilancio mai inserito nei precedenti rendiconti. Non iscrivere questa passività avrebbe potuto mettere a rischio la trasparenza finanziaria dell’ente e la situazione economica generale del Comune. La squadra commissariale sta considerando di riconoscere ufficialmente il debito fuori bilancio e trovare le risorse necessarie per metterlo a bilancio. Questo accorgimento serve a proteggere le casse comunali e limitare l’applicazione di ulteriori interessi o sanzioni legate al pagamento tardivo. L’attesa della decisione della Corte di Cassazione, che potrebbe richiedere anni, rappresenta un’incognita pesante per le finanze comunali. Se la Suprema Corte dovesse confermare o peggiorare il debito, l’importo potrebbe crescere ulteriormente, aggravando la situazione economica del Comune, già provato da precedenti crisi istituzionali e finanziarie.
Una città ancora segnata da tensioni e problemi amministrativi
Aprilia, dopo la grave decisione di scioglimento del Consiglio comunale per infiltrazioni mafiose, continua ad affrontare un periodo difficile. Il caso del debito con la Regione Lazio è solo una delle sfide che il Comune deve superare per tornare alla normalità gestionale. La presenza della Commissione straordinaria riflette un periodo di transizione che richiede scelte precise e spesso delicate sul fronte economico. Tutte le decisioni future saranno osservate con attenzione, considerata la posta in gioco non solo per i bilanci ma anche per la credibilità dell’ente presso i cittadini e le istituzioni. Gli sviluppi del contenzioso legale con la Regione e le scelte di bilancio potranno incidere in modo significativo sullo scenario sociale e amministrativo che Aprilia si troverà ad affrontare nel prossimo futuro.